Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

FIRMA LA PETIZIONE!

https://www.change.org/p/president-of-t ... liferation

Aiutaci anche tu a proteggere il cielo stellato!

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Inquinamento Luminoso, cos'é, effetti collaterali e non, come si combatte

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serastrof
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#1

Messaggio da serastrof »

FANALI CATTIVI, DI NOTTE E DI GIORNO. Globi, lampada sodio alta pressione ed inclinazione verso l'alto. Peggio di così solo i fari roteanti.

Ma i fasti del lusso non producono intelligenza culturale?

Boulevard Marechal Leclerc, Cap d'Antibes, Antibes, France, juillet 2012
http://goo.gl/maps/aDYy

Immagine:

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234,22 KB


Notate come anche i piani del palazzo posti più in alto dei fanali ricevano luce dai lampioni medesimi. Segno di grossa dispersione verso l'altro, quindi di bassa efficienza nell'illuminare la dove serve, cioè il piano stradale, e di forte inquinamento luminoso.

Immagine:

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(mi scuso per le evidenti imperfezioni delle immagini. Foto by night ripresa a mano libera dunque mossa).


ettoreguido
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#2

Messaggio da ettoreguido »

Idea "illuminante!"
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serastrof
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#3

Messaggio da serastrof »

ALTRO ESEMPIO DI CATTIVA AMMINISTRAZIONE ILLUMINOTECNICA, nonostante l'accattivante design.

FANALE "BUONO" (lampada recessa e vetro piano, quindi armatura "full cut off") MA INCLINAZIONE COMPLETAMENTE SBAGLIATA: flusso luminoso proiettato ben oltre il semplice piano di calpestio, con alta percentuale di irradiazione verso l'orizzontale e verso il cielo.

Un fanale del genere sarà visibile a chilometri di distanza, irradierà sensibilmente verso il cielo in via diretta e poiché é installato in prossimità di una spiaggia, creerà anche riflessione di luce verso l'alto "rimbalzando" sull'acqua.

Promenade Pierre Merli, Cap d'Antibes, Antibes, France, juillet 2012.
http://goo.gl/maps/q9EP

Immagine:

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261,41 KB

(mi scuso per le evidenti imperfezioni dell'immagine)
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renard
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#4

Messaggio da renard »

Renard: ......secondo me, sul discorso inquinamento luminoso in generale, credo che sia sbagliato l'approccio.
Nulla quaestio sul risparmio energetico, come valido argomento. Sono validi entrambi.

Però circa l'approccio vorrei fare alcune osservazioni.
Anche dell'inquinamento acustico o delle acque di balneazione non fregava niente nessuno, pur colpendo direttamente ciascuno di noi, fino a che non si é diffusa una coscienza globale o che qualcuno ha lottato duramente per far accettare che il rumore o l'acqua sporca non solo da fastidio ma fa anche male.

Se ci pensi, pannelli fonoassorbenti e depurazione acque, a livello di società complessiva, costano molto più che la messa a norma dei lampioni.

Eppure ormai sono costi doverosamente accettati da tutti e perfino pretesi dai più.

L'eccesso di luce esterna, che nottetempo entra dove si dorme, é una realtà misconosciuta ed ancora assolutamente non rivendicata. Ma é una realtà che investe milioni di esseri viventi tanto quanto il rumore di chi abita affianco ad una grossa arteria stradale.

Di fatto però d'inverno viene naturale tappare tutte le serrande e le finestre (e quindi é "facile" ovviare al problema e levarsi di torno chi se ne lamentasse).

Di contro, d'estate solo chi non ha il condizionatore (come me, per scelta e scrupolo economico/ecologico) le lascia aperte, subendo la violenza delle luci sbagliate altrui.

Ma perché se tu mi spruzzi dell'acqua addosso sono tutelato dalla Legge e se m'inondi di luce che non mi fa dormire bene o non mi fa vedere le stelle non devo esserlo?

Ho, e voglio che sia rispettato, il diritto a scegliere se avere il buio o meno, se vedere le stelle o meno.

E tu non hai il diritto di impormi le tue scelte, se illumini male.

E' il principio dell'art.844 del C.C.:

844. Immissioni
Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi (890, Cod. Pen. 674).

Nell'applicare questa norma l'autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di un determinato uso.

http://www.fonoisolamento.it/art-844-codice-civile.html

Se le "immissioni" non si possono impedire, esse però non devono superare la "normale tollerabilità" (e chi lo stabilisce, cosa é normale? Io - ad esempio - non tollero le luci che mi entrano in stanza da letto, o che mi accecano rubandomi il buio cielo e le stelle!), avuto riguardo alla condizione dei luoghi, contemperando le ragioni della "produzione" (i padroni del vapore?!) con quelle della proprietà (il mio privato, il mio spazio libero e sovrano. E se alzo gli occhi al cielo? Proprietà comune, bene comune, bene indivisibile, bene indisponibile, patrimonio dell'Umanità!)

Io sono convinto che una campagna contro l'inquinamento luminoso incentrata sul risparmio economico possa interessare molta più gente.
Credo che la campagna iniziata tempo fa da questo governo, riguardo la segnalazione degli sprechi, sia una buona iniziativa, ma andrebbe impostata a livello locale, farla a livello centrale vuol dire fare i conti con tempi bibblici prima di poter arrivare a qualche risultato, sempre che mai ci si arrivi.
La spending review del Governo non l'hanno certo lanciata per gli astrofili, é già finita, e la campagna di Cielo Buio non ha avuto nemmeno l'onore di un francobollo in ultima pagina su un qualsiasi giornale di quartiere.

La campagna sarebbe stata ottima, ma é rimasta nella testa di chi l'ha pensata, per mancanza d'iniziativa, che non può non essere squisitamente politica, e non poteva avvenire altro che da parte degli astrofili (che non ci sono stati).

Una campagna dev'esser pubblica e pubblicizzata, vanno create occasioni di attenzione da parte dei media, si deve condurre sul territorio, con e fra la gente comune, va creata la "pressione" di opinione pubblica.

Che non c'é e non c'é stata per un'inveterata "aristocraticità" degli astrofili, perché slegati dalla società civile, chiusi nei propri orticelli dei circoli professionali e delle Società da Rotary Club, e non consoni, per mentalità, ad essere "lobby democratica".

La campagna vera sull'IL ancora deve partire. E la responsabilità non é soltanto di tutti noi, ma soprattutto di chi ritiene o si é candidata a rappresentare gl'interessi e le necessità degli amanti del cielo buio. Non basta trasmettere un appello o far circolare un invito a "scrivere al governo", le iniziative vanno pianificate su scala nazionale, con comitati di riferimento in tutta Italia (s'intende: dove possibile), soprattutto a partire dalle grandi città.

Quando dicevo di portare i telescopi nelle tendopoli era anche a tutti questi temi che pensavo: risparmio energetico, sì, ma insieme e soprattutto come motivo per il no all'IL.

Quarda che si può risparmiare energia anche inquinando luminosamente: prendiamo il caso dei LED, il cui spettro é astronomicamente nefasto, e sospetto anche dal punto di vista della salute umana (pelle, visus).

Inoltre possiamo svolgere un'altra considerazione. Se mantengo la potenza (ergo il consumo ergo i costi) ma alzo la lampada, allargo l'area illuminata, il flusso é lo stesso ma si disperde su un'area maggiore. Finché non irradio oltre il piano su cui é posta la fonte, non sto sprecando il lavoro svolto dalla mia lampada e "sono a norma", perché arrivo sempre a terra e non al cielo, e lo distribuisco di più, anche se con meno illuminamento per unità di superficie.

Posso così ridurre l'affollamento dei pali, e risparmiare sia sull'installazione, che sulla manutenzione ed i costi vivi futuri, ed ho fatto la spendig review perché ho redistribuito fra tutti le (poche) risorse che mi posso permettere di spendere.

E' la tendenza in atto da parte delle amministrazioni in difficoltà: meno illuminamento (e quindi meno vantaggio per le persone), ma IL maggiore o uguale perché il punto luce sarà visibile ancor da più lontano, quindi comunque un disturbo dal punto di vista astrofilo.

Ciò comporta che la diffrazione atmosferica delle particelle (scattering) avverrà comunque, e le nuvole di polluzione rosata sopra le città si spanderà in modo più ampio sul territorio.

Il bilancio in termini di SQM, se non é negativo, quantomeno sarà pari all'attuale.

======

Le L.R. che esistono - intanto - possono esser un grimaldello da utilizzare per fermare gli scempi e contenere le perdite. Ma vale di più una sola battaglia contro del nuovo cemento (che ti porta 1000 nuove luci, anche se a norma) più che 1000 denunce di altrettanti fanali. L'una e l'altra, meglio ancora, ma l'una senza l'altra on preserva territorio vergine e buio per la natura e le stelle, e quindi resta monca, vuota, si spegne, perde di senso, non trovi seguito, infine non fa notizia e soprattutto non si "radica"....
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#5

Messaggio da serastrof »

Scusate, ho fatto una bestialità veramente grossa. Per rispondere ad un intervento di Renard, ho scritto inavvertimente sopra il suo testo, cancellandolo. (Eppure, mi pareva di aver cliccato sulla freccia verde "rispondi quotando"...)

Renard, ti chiedo umilmente scusa e perdono pubblicamente, oltre ad averlo già fatto privatamente. Spero possa recuperare o ricordare tutto il tuo testo e riscriverlo, il mio mandalo pure a quel paese. Attendo eventuali tue istruzioni.

Scusatemi tutti.

Costernato ed imbarazzatissimo

Serastrof

P.s. del 24/07/12: Per restituire senso logico alla discussione, ed in attesa (e nella speranza) che l'autore possa recuperare al danno subito riscrivendo il suo intervento, riporto che Renard aveva svolto delle considerazioni molto interessanti e sensate in merito all'importanza di soffermarsi di più - parlando di inquinamento luminoso - sulla questione del risparmio energetico.

La lotta all'IL infatti comporta un notevole risparmio energetico: se un fanale manda luce al cielo, non solo inquina quest'ultimo e "spegne le stelle", ma anche spreca preziosa energia, poiché solo una parte della luce emessa finirà là dove serve, ovvero al suolo.

Ovvero se una lampada da 250 Watt la si lascia irradiare sfericamente tutto intorno a sé, i 250 watt si divideranno in altrettanti singoli "raggi" luminosi, e solo una minima parte di essi andranno ad illuminare là dove serve, cioé il suolo. Qualora invece la fonte di luce sia sistemata in idoneo contenitore "full cut-off", ovvero fornito di parabola riflettente e di vetro piano (cioé non a coppa sporgente), l'intero flusso prodotto dai 250 watt consumati dalla lampada sarà facilmente direzionabile là dove necessita, cioé a terra.

Ciò comporta che nella stragrande maggioranza delle condizioni reali, per illuminare una strada od un marciapiede sarà sufficiente una potenza inferiore, con risparmio totale dei costi, sia economici che ambientali, oppure - a parità di consumo - si migliorerà l'illuminamento del piano di calpestio (sia pubblico che privato), con notevole incremento di sicurezza.

Renard pertanto aveva asserito che poiché purtroppo gli astrofili sono pochi numericamente, é molto più opportuno che essi si concentrino, in questa fase di crisi infinita e di tagli indiscriminati ed ossessivi alla spesa collettiva di qualsiasi natura, a condurre campagne di sensibilizzazione tutte incentrate sulla questione del risparmio energetico.

Un tema, cioé, che molto più facilmente troverebbe consenso, sia da parte della P.A. che da parte della generalità della popolazione, perché riguarda in maniera molto immediata e grossolana il portafogli.

Renard pertanto ho sottolineato che la lotta all'IL risulterebbe molto più "vincente" qualora condotta esplicitamente ed in maniera prevalente sul solo aspetto del "risparmio energetico".



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Fin qui il Renard-pensiero (che se non ho interpretato bene, correggetemi).

Condivido appieno, e le mie osservazioni le avete già lette.
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#6

Messaggio da Filippo De Luca »

Ciao Sergio, sicuramente Roberto ti avrà già "perdonato"...prima di leggere il tuo ultimo intervento in effetti mi sfuggiva qualcosa leggendo quello precedente di Roberto!
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#7

Messaggio da renard »

Sergio, come ti ho detto in privato, non è una cosa grave quella che hai fatto e quindi non preoccuparti.
A questo punto però, per dare un senso alla discussione, senza riscrivere tutto, riassumo quello che era il pensiero che avevo espresso.
Quello che volevo dire è solo che più gente si riesce a convolgere nel portare avanti un'iniziativa, ovvero, un'iniziativa a molte più probabilità di successo se interessa un numero elevato di persone. Quindi quello che sostenevo è che nel caso specifico, probabilmente riscuoterebbe maggiore attenzione una campagna volta all'ottimizzazione del impianti di illuminazione che possa portare a un risparmio, non tanto inteso come risparmio eneregetico in senso stretto (che può apparirire come scelta ecologica), ma proprio come risparmio pecuniario, proprio perchè penso che la cosa possa interessare molta più gente.
Non vorrei però essere frainteso, parlo solo di una eventutale campagna che possa suscitare il maggior interesse possibile perchè personalmente sono sensibile sia alla qualità del cielo che al risparmio energetico indipendentemente dal risparmio economico, ma purtroppo faccio parte di una minoranza.
Sergio quello che dici sull'inquinamento acustico e delle acque, credo che siano argomenti che interessino molta più gente di quanta sia interssata all'inquinamento luminoso. Guarda cosa succede in occasione dei concerti, i limiti di orario sono per i decibel non per le luci dello stadio.
Roberto
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