Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

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indagine conoscitiva di Roma Capitale sull'IL

Inquinamento Luminoso, cos'é, effetti collaterali e non, come si combatte

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indagine conoscitiva di Roma Capitale sull'IL

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Messaggio da serastrof »

L'Assemblea di Roma Capitale (la nuova denominazione del consiglio comunale di Roma, ndr) ha avviato un'indagine conoscitiva sullo stato di applicazione, nel territorio comunale, della Legge Regionale Lazio n. 23/2000 per la riduzione dell'inquinamento luminoso ed il risparmio energetico.

Ne dà notizia il Coordinamento LazioStellato, dopo la riunione della seduta della IV Commissione Consiliare Permanente - Ambiente, tenutasi il 3 luglio 2014 presso la sede di Largo Lamberto Loria. Presieduta dall'on. Athos De Luca (PD), erano presenti solamente i consiglieri Sveva Belviso (NCD), Giulia Tempesta (PD), Valeria Baglio (PD) ed Enrico Stefàno (M5S).

L'indagine conoscitiva era stata da tempo sollecitata dallo stesso Coordinamento LazioStellato, allo scopo di denunciare la grave situazione dell'inquinamento luminoso della Capitale, causato anche dalla sostanziale disapplicazione della L.R. 23/2000 sul territorio comunale (soprattutto da parte di soggetti privati).

Alla seduta della Commissione Consiliare il Coordinamento LazioStellato é stato ufficialmente invitato a partecipare con una propria delegazione.

Ai Consiglieri Comunali il Coordinamento LazioStellato ha presentato un breve dossier in cui sono stati documentati sia alcuni casi eclatanti di violazione della L.R. 23/2000 (Ponte della Musica, Cavalcaferrovia Settimia Spizzichino, Palazzo dei Congressi Eur, manifestazione estate romana "Lungo Il Tevere", ed altri) sia la campagna di monitoraggio dell'IL di roma svolta nel 2011 dal gruppo Facebook "Parco delle Stelle" in collaborazione con BMP-Buiometria Partecipativa (che rimane tuttora l'unica campagna di misurazioni della brillanza del cielo notturno svolta a livello dell'intera estensione della metropoli).

All'incontro hanno preso parte anche tecnici dell'amministrazione cittadina e di quella regionale. Erano presenti membri dell'Ufficio Qualità Ambiente della Regione Lazio, del Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale, del Dipartimento Tutela Ambientale del Comune di Roma, nonché del Comando cittadino del Corpo di Polizia di Roma Capitale.

L'indagine conoscitiva della Commissione consiliare si é orientata soprattutto a verificare presso le strutture amministrative quale fosse lo stato di applicazione della L.R. 23/2000.

L'Ufficio Qualità Ambiente della Regione Lazio ha denunciato che nella grande maggioranza dei casi i Comuni laziali ancora non conoscono affatto la L.R. sull'inquinamento luminoso. Per di più, il Comune di Roma non ha ancora risposto al questionario sull'applicazione della L.R. 23/2000 inviato dalla Regione a tutti i comuni del Lazio nella primavera del 2013.

Il Dipartimento Ambiente del Comune di Roma ha precisato che mentre possiede le necesarie competenze per la verifica, il controllo e l'intervento sulle forme di inquinamento più note (aria, acqua, da rifiuti e sostanze chimiche, acustico e da campi elettromagnetici), non ha finora mai ricevuto incarico ufficiale ad occuparsi di inquinamento luminoso.

La competenza sulla materia, infatti, finora risulta assegnata - da parte delle Autorità politico-amministrative della città, al S.I.M.U. (Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana - in pratica i cd Lavori Pubblici, ndr) (sic!).

Il Corpo dei Vigili Urbani ha invece fatto presente di aver già in svariate occasioni avviato contestazioni di impianti fuori norma (su segnalazione di osservatori astronomici riconosciuti o di cittadini) ma di non possedere strumenti di misura e/o tecnici qualificati ad adoperarli. Si pone dunque per i Vigili Urbani una necessità di formazione del personale e di esser dotati di strumentazione tecnica per effettuare la verifica se un impianto rientra o meno nelle norme, senza la quale verifica le eventuali contravvenzioni rischiano di essere contestate tutte integralmente.

E' altresì emerso che dopo 9 anni, Roma Capitale non avrebbe ancora inserito nel proprio Regolamento Edilizio il richiamo al rispetto dei limiti di flusso luminoso previsti dal Regolamento Regionale n.8/2005 di attuazione della L.R. 23/2000 , come invece era previsto dovesse fare entro sei mesi, ai sensi dell'art. 9 dello stesso Regolamento 8/2005.

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Roma é fra le città più inquinate al mondo, dal punto dai vista luminoso, con livelli paragonabili a quelli derl Cairo e del delta del Nilo, e di Bombay. Personalmente, nel ringraziare l'on.le Athos De Luca per aver finalmente imboccato con coraggio una lunga e difficile strada al fine di riportare a civiltà giuridica e ecologica questo vero e proprio "lucimostro" che passa sotto il nome di "Roma", non posso che deprecare la pressoché assoluta indifferenza, indolenza e renitenza di Roma Capitale nell'applicare una legge della Regione Lazio che comporterebbe un risparmio di almeno 10 milioni di euro l'anno sulla TASI nonché un concreto impulso all'economia reale della città. La messa a norma ex L.R. 23/2000 é' un fenomeno economico, industriale, commerciale ed occupazionale paragonabile solo alla ristrutturazione impiantistica che si é avuta con la Legge 46/90 sulla sicurezza elettrica.

Parliamo infatti di milioni di lampioncini e fanali fuori norma, che sprecano una mole inqualificabile di energia con emissioni inutili verso il cielo.

Ridurre l'inquinamento luminoso non significa spegnere o lasciare al buio la gente, ma solo schermare ed orientare correttamente il flusso luminoso là dove serve, cioè verso il piano di calpestìo e senza sprechi verso il cielo stellato.

Il Coordinamento LazioStellato ha richiesto un incontro al Sindaco Marino, finora senza esito. Credo sia opportuno richiederlo anche ai competenti assessori, Estella Marino e Paolo Masini.

La città ha perso quasi del tutto anche la visibilità della Stella Polare, bussola naturale dell'Umanità.
Ciò rappresenta una significativa parabola sullo smarrimento di senno da parte d'una civiltà in netto declino.

La situazione s'aggrava ogni giorno che passa. E' ora che le strutture amministrative e soprattutto quelle politiche imparino a rispettare la Legge, ed far prendere coscienza della necessità di farlo anche da parte di tutti i comuni cittadini.

Diversamente invito gli astrofili, gli ambientalisti, la Magistratura ed i cittadini a trarne le dovute conseguenze.

Cieli limpidi e bui


Guardare all'Infinito, agire nel Finito
Alzare la testa, allargare il pensiero
serastrof@yahoo.it per un'astrofilia popolare e di massa
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