Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

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Ache la UIL crea inquinamento luminoso

Inquinamento Luminoso, cos'é, effetti collaterali e non, come si combatte

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Ache la UIL crea inquinamento luminoso

#1

Messaggio da serastrof »

Sta per concludersi oggi a Roma il XVI°congresso nazionale della UIL, il ben noto "sindacato dei lavoratori". L'evento si svolge presso il Palazzo dei Congressi dell'Eur, a Roma (p.le J.F. Kennedy)

Come praticamente sempre avviene in questi casi, l'evento é avvolto in uno sfgolgorio sfavillante di luci, nel tentativo di mettersi in mostra quanto più possibile (tanto la bolletta elettrica la pagano con i contributi pubblici...).

E come sempre avviene in questi casi, responsabili "politici", "mandanti" e committenti dell'evento, nonché sedicenti "tecnici delle luci" ed (im)prenditori dell'illuminotecnica non sanno mai, o non vogliono sapere, che le loro luci violano le leggi e creano inquinamneto ambientale, segnatamente quello luminoso.

Insomma: anche il "Sindacato" si é dedicato alacremente, in questi giorni (nonstante sia stato diffidato dal farlo dal sottoscritto) a produrre ulteriore inquinamento luminoso a Roma.

Tra l'altro, il Palazzo dei Congressi, all'Eur, si trova a due passi dalla sede del Planetario di Roma (che - anche lui! - si guarda bene dal disturbare il manovratore....).

A riprova di quanto qui sostenuto, eccovi alcune immagini:
congressoUILfacciata.jpg
congressoUILfacciata.jpg (34.44 KiB) Visto 1626 volte
gazeboreggifari.jpg
gazeboreggifari.jpg (62.7 KiB) Visto 1624 volte
La prima immagine mostra il complesso della facciata del Palazzo dei Congressi e la piazza antistante. In quest'ultima sono installati due gazebo a torre-traliccio (a base quadrata) con i teloni pubblicitari (seconda immagine).

I due gazebo-traliccio sono dotati di fari alla base, che dal basso verso l'alto illuminano i teloni pubblicitari con il logo e lo slogan dell'evento. Inoltre, alla sommità dei due tralicci. sono installati - per ogni gazebo-traliccio - due potenti proiettori asimmetrici, volti ad illuminare la facciata del Palazzo dei Congressi, su cui é appeso lo striscione più grande, e che dà il titolo all'evento.

Dalle immagini potete constatare che i due gazebo a traliccio sono perfettamente illuminati su tutti i lati, sia laterali che soprattutto quelli sommitali. Ovvero il flusso luminoso sfugge abbondantemente oltre la struttura, se quest'ultima é perfettamente "leggibile" nella notte fino ai suoi confini estremi. In particolare, sorgendo il flusso luminoso dal basso, a livello del suolo, esso si dirige fino all'estremo superiore dei due tralicci-torre, ed oltre, molto oltre, verso il cielo.

Ovvero si sta producendo inquinamento luminoso. E ciò é vietato dalla L.R. Lazio n.23/2000 (regolamento d'attuazione n. 8/2005), che per il fatto prescrive perfino delle sanzioni pecuniarie ben precise.

Inoltre - cosa ben più grave - i 4 fari proiettori di potenza, installati sopra i due tralicci in piazza, "sparano" il loro flusso luminoso verso la facciata.

Osservate la prima foto: ho regolato la sensibilità di ripresa allo scopo di mettere in evidenza gli elementi principali, cioè la fascia orizzontale della prima copertura, quella con lo striscione, ed il contorno del torrino sommitale, a copertura a spicchi di luna.

Ovvero: se i contorni della struttura edilizia, estremamente regolari ed a filo lineare, si mostrano nel buio così ben stagliati contro il nero del cielo, vuol dire che sono totalmente raggiunti dal fascio luminoso dei proiettori posti nel basso, nel piazzale. Ma se il fascio luminoso mette in netta evidenza il confine estremo di ogni parte edificata soprasuolo, ciò non può comportare che il medesimo fascio, per arrivare fino agli estremi del materiale edilizio, deve essere per forza di cose SOVRABBONDANTE RISPETTO ALLA SAGOMA DELL'INVOLUCRO EDILIZIO , IL QUALE, PER DI PIU', E' ESTREMAMENTE REGOLARE, CON PROFILI DRITTI E LISCI, A LAMA DI COLTELLO (per il quale, cioè, sarebbe estremamente facile controllarne l'illuminazione).

E' EVIDENTE CIOE' CHE SI STA CREANDO - per fatto intrinseco - un ABBONDANTE SFORAMENTO DEL FASCIO LUMINOSO VERSO IL CIELO BUIO. E ciò é vietato dalla L.R. Lazio n. 23/2000(reg. att. n. 8/2005), che in particolare al suo art.3 c.1 così prescrive:

"1. Per gli impianti di illuminazione esterna di facciate di edifici pubblici o privati, di interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 17) e successive modifiche, con sagoma regolare, o di illuminazione di particolari degli stessi edifici, il flusso luminoso diretto verso l’emisfero superiore, non intercettato dalle superfici della struttura illuminata, non deve superare il 5 per cento di quello emesso dai corpi illuminanti, con luminanza media delle superfici di 2cd/mq . Tali impianti sono spenti o riducono il flusso luminoso dalle ore 24,00 nel periodo di ora solare e dalle ore 1,00 nel periodo di ora legale. La riduzione non può comunque essere inferiore al 30 per cento.

In sintesi: in caso di edifici a carattere monumentale (ed il Palazzo dei Congressi lo é), a sagoma regolare (ed il Palazzo dei Congressi lo é) il flusso luminoso "non intercettato dalle superfici" non deve superare il 5%, con luminanza di 2cd/mq.

Ora: misure specifiche spettano all'ARPA od ad altri organismi autorizzati/accreditati, ma la semplice osservazione "ictu oculi" già da sola permette di esprimere, con sufficiente approssimazione, una corretta valutazione di merito: UNO DEI PIU' GRANDI SINDACATI ITALIANI SI DEDICA A PRODURRE INQUINAMENTO LUMINOSO.


Chissà se mai qualche funzionario solerte o qualche coraggioso Vigile Urbano saprà sfidare il potere oscuro della centrale sindacale e far rispettare la legge, in nome delle stelle del cielo infinito?


Possibile che oltre ai privati senza scrupoli, istituzioni indifferenti ed ignoranti (come quell'assessorato Urbanistica - sic! - del Comune di Roma che ha sede nella medesima piazza e tiene accesa ogni notte una lampada rivolta inutilmente verso il cielo... che fanno il Sindaco Marino e la Corte dei Conti?) ci si debba mettere anche uno storico "sindacato di lavoratori" a spegnere le stelle (e la speranza) sul cielo della Città Eterna?


Incazzatamente vostro


Guardare all'Infinito, agire nel Finito
Alzare la testa, allargare il pensiero
serastrof@yahoo.it per un'astrofilia popolare e di massa
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