18,71 è il tuo SQMmetro? E la misura è stata effettuata da Milano città? Stando alle foto di notte dall'alto, la luminanza dal suolo sarebbe diminuita di poco, mentre ha virato moltissimo verso il blu. E tu sai meglio di me che il la luce blu spegne le stelle più della giallosodio (oltre a fare male al ciclo della serotonina/melatonina).
Non lo sostengo io, ma un'analisi d'un ricercatore spagnolo presentata al CONGRESSO MONDIALE IAU DI HONOLULU 2015:
http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... 04946/1/#1
209103lh ha scritto:Sei sicuramente più arrabbiato di me !!
Mah.. in realtà il tempo e le sconfitte a ripetizione m'hanno solo inacidito, e comincio a non tollerare più l'idiozia/ideologia dominante.
Gli Euro5 e 6, le energie alternative, etc.. sono arrivati solo grazie all'Europa ed agli europei, fosse stato per noi stavamo ancora a carbone (se pensi che Montalto da nucleare è passata ad olio combustibile... e tutte le centrali a 4000Mw lo sono tuttora),
In effetti, ci vorrebbe proprio la UE, anche sull'inquinamento luminoso, perchè Commissione e Parlamento sono oggi gli unici in grado di sganciarsi dal localistimo quotidiano e bottegaio. Vuoi per
formfactor socioculturale, vuoi per classe censuaria, sono gli unici che si possono permettere, oggi, di
"volare alto" un pochettino più degli altri.
Ma siccome in Europa c'è molto più spazio inedificato/verde, l'inquinamento luminoso lo avvertono molto meno: gli inglesi sempre con l'ombrello aperto, nei secoli scorsi hanno dominato costantemente l'astronomia mondiale. Il più grande centro commerciale di strumenti astronomici amatoriali, Teleskope Service, è appena fuori Monaco. Attraversando la
France, qui a la forme d'un hexagone, in molte località ho trovato frecce stradali "
Observatoire amateur" (oltre a quelle "
Défibrillateur"......), come da noi ci sono i cartelli Municipio, Biblioteca Comunale o Ufficio Postale.
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centro d'astronomia pubblico
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Indicazioni stradali per l'area dedicata agli astrofili
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La piazzola osservativa pubblica
Nel Nord europa - Epo75 potrà confermarlo - in genere non ci sono nemmeno legislazioni specifiche sul tema inquinamento luminoso, perchè da tempo hanno riflettuto su come illuminare meglio con minore spreco.
Ricordo di aver visto - sarà stato il 1985, a Wies, una piccola località della Baviera - normalmente in uso da tempo, armature stradali e lampioncini residenziali che solo oggi le ns. aziende d'illuminotecnica rendono disponibili sul mercato italiano.
(Tra l'altro, come al solito lo fanno con l'occhio ed il cuore esclusivamente verso il loro portafogli: nei cataloghi dedicati all'assortimento "
a norma IL" anche il cartellino prezzi vola alto come i politici europei, mentre la porcheria sbiancacielo è spacciata sottocosto in superofferta).
In Andalusia, infine, c'è il maggior centro europeo accademico di studio e ricerca sull'inquinamento luminoso, da cui è partita la
"Dichiarazione di Siviglia sui pericoli della luce blu".
Ma non sono filoeuropeista per partito preso: a parte che è italiano il primo
Atlante Mondiale dell'inquinamento luminoso, purtroppo è storicamente oggettivo e comprensibile che paesi più avanzati abbiano maturato livelli di consapevolezza e di multiculturalità più elevati dei nostri (e spesso a spese nostre e di altri paesi "arretrati").
Quello che voglio sottolineare che i corpi illuminanti cut-off nella maggior parte dei paesi europei non sono stati imposti da limiti di legge, bensì da un maggior senso pratico e soprattutto civico. Non c'è stato bisogno d'alcuna coercizione, o forzatura, ma è stato un logico processo mentale evolutivo.
In questo contesto, i paesi europei cd
"locomotiva" non sentono l'urgenza d'intervenire legislativamente sulla materia, e quelli trainati ed i fanalini di coda, invece (essendo vasti mercati dove smaltire le vecchie produzioni allettando la gente con il prezzo stracciato ed i governi con lo scambio dell'olio .... - vedi la Grecia od il Portogallo...) vedrebbero come fumo negli occhi un'eventuale Direttiva in materia di fanali e d'uso razionale dell'illuminazione.
Peggio ancora sarebbe in caso d'un Regolamento self-executive, ci sarebbe la rivolta contro i lacci e lacciuoli all'economia ed all'occupazione....
Ma tanto, con l'aria nazimenefreghista che tira, al momento tutto ciò non si pone proprio.
Meno che mai si porrà, fintanto che la salvaguardia del cielo buio non sarà rivendicata da un soggetto organizzato espresso da un corpo sociale di riferimento.
Più facilmente, semmai dovesse avvenire il miracolo, sarà un frutto d'uno di quei tanti
"diritti ottriati", a seguito di "pressioni" tanto aristocratiche quanto venalmente interessate, esercitate da una "lobby" (all'americana) imprenditorial-scientifico-accademica.