Si, è obbligatorio mettere a norma gli impianti. Lo era già prima, a maggior ragione lo è adesso. La non conformità è sanzionabile in via amministrativa
da 1000 a 6000 euro a seconda dei casi - vedi l'art. 10 della L.R. Lombardia 31/2015. La multa è irrogata dalla Polizia Locale.
Però prima
verifica se l'impianto NON risulti di modesta entità, secondo la definizione della tua L.R., art, 2 lettera f:
"f) impianto di modesta entità: impianto di illuminazione esterna afferente a un unico quadro di alimentazione o a un contatore energetico fiscale, che presenta contemporaneamente le seguenti condizioni:
1) flusso emesso dalla singola sorgente, o da un gruppo di sorgenti, di un singolo apparecchio di illuminazione, non superiore a 1.800 lumen;
2) potenza totale installata nell'insieme degli apparecchi di illuminazione non superiore a 150 watt;
3) flusso totale emesso verso l'alto non superiore a 2.250 lumen;"
Basta superare uno solo di questi parametri, e scatta l'obbligo di applicare la L.R. Lombardia 31/2005
La tecnologia più avanzata si sta rivolgendo verso l'induzione elettromagnetica:
https://www.italtesla.it/cataloghi/cata ... triale.pdf
(DA EVITARE: TEMPERATURA COLORE OLTRE 3000°K)
Nell'edilizia civile, quindi nei condomini, purtroppo si è portati a considerare come riferimento normativo solo la raccomandazione UNI 10380, che risale ben al 1994, e quindi non poteva tenere conto delle successive Leggi Regionali, e soprattutto è incentrata pressocchè totalmente sull'illuminazione di aree interne, come scale, passaggi, androni, etc. e solo "di striscio" s'occupa dell'illuminazione perimetrale esterna.
I limiti in essa consigliati per risultano oggi parzialmente in contrasto con i principi delle Leggi antinquinamento luminoso.
Il problema principale su cui occorre sicuramente insistere - con produttori ed utilizzatori - è soprattutto il seguente:
corretto orientamento/schermatura del fascio luminoso.
Qualsiasi sorgente, se rivolta direttamente verso l'alto, o non specificamente schermata, crea
"inquinamento luminoso".
Non è la luce ad esser né cattiva né buona, ad esser sbagliato è l'uso sregolato che l'uomo ne fa, senza preoccuparsi delle conseguenze dei propri comportamenti sull'ambiente.
Guarda ad esempio questi pali:
http://www.carpenteriaeuropea.it/pali-d ... gK9T_D_BwE
Nell'immagine della realizzazione pubblicizzata la lampada appare schermata da una parabola 90° circa, orientata esclusivamente verso il suolo. Dunque è (sufficientemente) OK.
Ma cosa accadrebbe se rigirassimo la lampada di 180° verso l'alto? (La risposta è ovvia).
Ma per creare inquinamento luminoso sarebbe sufficiente anche soltanto inclinarla verso l'alto di pochi gradi, ed il flusso luminoso salirebbe
OLTRE IL PIANO DELLA SORGENTE.
Pertanto: non solo pali e lampioni, occorre valutare, ma anche plafoni, appliques, funghi e tubi orizzontali
posti su parete verticale
ECCO QUAL'E' IL PRINCIPIO PER VALUTARE UN CORPO ILLUMINANTE:
MANDA LUCE PIU' SU DEL PIANO SU CUI E' POSTA LA SORGENTE LUMINOSA?
Se si, no buona.
Con questa logica pratica ed elementare, possiamo scegliere qualsiasi tipo di lampione, per davanti il portone, per il giardino, per i vialetti condominiali, per l'intera città!
SECONDO PARAMETRO A CUI FARE ATTENZIONE: LA TEMPERATURA COLORE = MAX 2700-3000°K
La luce blu (bianco-blu-violacea) non è buona!
1- emette verso l'UV
2- spegne le stelle molto più della luce gialla-gialloverde
3- Acceca l'occhio umano, con perdita più o meno permanente del potere visivo della retina
4- E' sospetta di contribuire a danni alla salute come tumori della pelle, danni irreversibili alla retina, alterazioni degli equilibri neurormonal e financo sospetta di stimolazione di modificazioni geniche;
5- Introduce alterazioni varie dell'ecosistema delle specie animali "inferiori" (insetti, larve e germi del terreno, etc...) e quelle del mondo vegetale;
6- etc...
(Non mi dilungo, ma basta cercare in rete).
http://www.repubblica.it/salute/ricerca ... 148362393/
TERZO FATTORE DI ATTENZIONE: L'ECCESSO DI POTENZA = max 100 lux al suolo, da 1 metro di distanza dalla verticale della sorgente.
E'' il limite che è stato individuato - ad esempio nella L.R. Lazio 23/2000 - per il rischiaramento degli spazi antistanti le vetrine dei negozi, e vi assicuro che non sono pochi, ma significano un bel biancore, perfino eccessivo ed accecante.
Prescrive infatti il c. 5 art. 3 Regolamento Lazio n. 8/2005 di attuazione della L.R. Lazio 23/2000:
"Il contributo ai valori di illuminamento sul piano di calpestio dovuto agli apparecchi privati preposti all’illuminazione delle vetrine e delle zone di accesso ai negozi, ad una distanza di 100 cm dalla vetrina, non deve superare il valore di 100 lux.
La luminanza media sulle superfici delle vetrine, misurata da un punto situato sull’asse centrale ad 1 metro di distanza dalla vetrina e ad 1,50 metri da terra, non deve superare il valore di 10 cd/m2."
A causa dell'incontrollata diffusione dei LED, e del loro ridotto fabbisogno energetico, si tende ad espandere senza limiti la
"luminosità" di lampade e faretti. Anche questo comporta inquinamento luminoso, sia per via diretta che soprattutto per via riflessa (dal suolo, dalle pareti, da superfici riflettenti come vetrate e carrozzerie lucide di autovetture, etc...)
A parte che - fra qualche anno, a conti fatti, i LED si scopriranno non così tanto vantaggiosi economicamente (alto costo d'acquisto, durata inferiore al promesso, rapida riduzione di potere illuminante....), anche il valore di illuminamento al suolo e/o sulle pareti verticali va fatto contenere entro certi limiti, previsti in alcune leggi regionali, o comunque già individuati da norme tecniche UNI-ISO, protocolli tecnici e/o raccomandazioni d'installazione.
Quindi:
il rischiaramento di suolo e pareti non dev'essere eccessivo. Ad esempio, potrebbe inondare di luce camere da letto di abitazioni poste ai piani bassi, con grave disturbo del riposo notturno.
Dormire male è una misconosciuta ma frequentissima causa di malattie e disturbi d'ogni tipo, anche gravi, sia fisici che psichici, poichè il dormire poco e male (ed il buio in tal senso è determinante), spesso si ripete notte dopo notte per anni ed anni.... E quando
"ci si ammala" non solo forse sarà troppo tardi, ma anche impossibile ricondurne la causa (o la con-causa) all'
"inquinamento luminoso"...
La stessa L.R. Lombardia, all'art. 2 lettera
"m" parla dei danni alla salute:
"m) rischio di alterazione del ritmo circadiano: rischio legato alla potenziale influenza delle differenti componenti dello spettro luminoso della luce sul normale andamento del sistema di regolazione del ritmo biologico, caratterizzato da un periodo di circa ventiquattro ore, che regola molte delle funzioni vitali quali ciclo sonno-veglia, secrezione di melatonina, temperatura corporea, parametri legati al sistema circolatorio e produzione di ormoni;"
http://www.greenstyle.it/depressione-in ... 11021.html
Infine:
LA RIDUZIONE DEL FLUSSO NEL CORSO DELLA NOTTE
negli orari di minor frequentazione (tipicamente dopo la mezzanotte con l'ora solare, dopo l'una con l'ora
"estiva"), se si riduce il flusso luminoso emesso del 30% (è possibile sia con le lampade a scarica, che con i LED, mediante specifici regolatori elettronici, che possono anche esser remotizzati), l'illuminamento complessivo che residua si riduce molto poco, pur restando sufficiente a garantire le condizioni di visibilità su strade carrabili e marciapiedi, vialetti e spazi pedonali vari).
Si realizza così sia un consistente risparmio energetico (per il minor consumo durante la maggior parte delle ore di accensione), si prolunga moltissimo la vita delle lampade, soprattutto a LED (meno sono "stressati", più conservano il potere illuminante), si disturba meno l'ambiente notturno (Natura e Uomo) e perfino si
crea meno inquinamento atmosferico!!!!
L'eccesso di presenza di luci artificiali la notte, infatti, contribuisce ad accrescere l'inquinamento atmosferico dei centri urbani per via diretta: di notte si svolgono dei processi di autopurificazione dell'aria, in prossimità del suolo, grazie al cd "ciclo dei radicali nitrati", che viene rallentato dalla luce.
In pratica,
se di notte c'è più luce artificiale, la mattina seguente l'aria resterà meno "ripulita", in un circolo vizioso di concentrazione degli inquinanti - giorno dopo giorno - che solo forti eventi meteorologici od eolici saranno in grado di diluire (ma dove finiscono, i particolati?)
http://cielobuio.org/inquinamento-lumin ... -metafora/
https://www.forumskylive.it/Public/data/ ... ferico.pdf
http://www.inquinamento-italia.com/linq ... mosferico/
http://klimat.czn.uj.edu.pl/enid/ss__Os ... o_6sb.html
http://www.nonsoloaria.com/smogfor.htm
http://www.lescienze.it/news/2017/11/23 ... d-3765796/