Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali
Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.
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Doppia Mizar di città
Moderatori: renard, GALASSIA60, orione56
Doppia Mizar di città
Comprendendo che pochi trovano appassionante la ripresa di grandi stelle invece di nebulose e galassie come ben sapete io ne sono da sempre affascinato. La motivazione va anche concretamente ricercata perchè riprendere stelle di prima grandezza rappresenta anche un severo banco di prova per il proprio set-up in quanto collimazione e artefatti esplodono subito evidenti.
In questo caso lo scopo era interessate poichè volevo vedere se con un seeing che mi attestava un FWHM da 4,5 a 5,7 sarei riuscito a separare la doppia Mizar le cui componenti distano frazione di secondi d'arco. Direi che la cosa è riuscita oltre le aspettative come il crop mono sottoposto a deconvoluzione evidenzia.
Non mi dispiace nemmeno evienziare che la collimazione che feci al solo secondario del R.C. 2 anni fa ancora regge benissimo. Una piccola tirata d'orecchi per tutto quello che sento su maniacali interventi di smontaggio addirittura di specchi primari e collimazioni in cascata. Ho il R.C. 14" dal maggio 2005 ed è stato sottoposto a un controllo di collimazione del solo secondario nel febbraio del 2006 e nel settembre del 2009; non toccherei senza banco ottico il primario nemmeno se uno mi pagasse per farlo ma sono punti di vista.
A parte questo per alleggerire le antipatie e i vaffa che mi tiro addosso dopo il pensionamento astrofotografico quando sentenzio che vi complicate troppo la vita e vi fate male da soli, evidenzio come sotto gli spikes della componenete maggiore si possono vedere nell'immagine grande quelli della minore molto meno incisi
Semper Collimated Frank
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In questo caso lo scopo era interessate poichè volevo vedere se con un seeing che mi attestava un FWHM da 4,5 a 5,7 sarei riuscito a separare la doppia Mizar le cui componenti distano frazione di secondi d'arco. Direi che la cosa è riuscita oltre le aspettative come il crop mono sottoposto a deconvoluzione evidenzia.
Non mi dispiace nemmeno evienziare che la collimazione che feci al solo secondario del R.C. 2 anni fa ancora regge benissimo. Una piccola tirata d'orecchi per tutto quello che sento su maniacali interventi di smontaggio addirittura di specchi primari e collimazioni in cascata. Ho il R.C. 14" dal maggio 2005 ed è stato sottoposto a un controllo di collimazione del solo secondario nel febbraio del 2006 e nel settembre del 2009; non toccherei senza banco ottico il primario nemmeno se uno mi pagasse per farlo ma sono punti di vista.
A parte questo per alleggerire le antipatie e i vaffa che mi tiro addosso dopo il pensionamento astrofotografico quando sentenzio che vi complicate troppo la vita e vi fate male da soli, evidenzio come sotto gli spikes della componenete maggiore si possono vedere nell'immagine grande quelli della minore molto meno incisi
Semper Collimated Frank
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Secondo me ti sbagli a dire che solo pochi sono interessati a riprese di grandi stelle, il problema invece è come dici tu: che serve un setup performante e appropriato.
Anch'io mi sono cimentato in riprese di questo tipo qualche giorno fa con la 8300, però non l'ho ancora elaborata.
Ritornando alla tua immagine, che dire; è semplicemente bella e da ammirare.
Anch'io mi sono cimentato in riprese di questo tipo qualche giorno fa con la 8300, però non l'ho ancora elaborata.
Ritornando alla tua immagine, che dire; è semplicemente bella e da ammirare.
- elettrorider
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Lo spirito con cui faccio certe asserzioni non è quello di essere o sembrare un pò antipatico o peggio, la mia storia su questo forum lo testimonia al contrario, ma semplicemente perchè non condivido l'atteggiamento di continuo cambiamento e rivoluzionamento dei set-up, la fissazione di migliorie a volte inesistenti perchè non raggiungibili, la leggerezza con la quale si mette mano agli specchi e tanto altro. Insomma come ho sempre detto non è possibile che con qualunque set-up e di qualunque livello non si trovi un punto fermo in base al quale fermarsi con gli esperimenti e cominciare a fare astroimaging per una sessione di vita di quel set-up che mai deve essere di solo qualche giorno ma almeno di mesi e raccogliere frutti e soddisfazione ognuno nei propri limiti.
Il livello del set-up è importante ma non per questo strumentazione inferiore giustifica che si passi la vita a smontare, rimontare, costruire raccordi e altre maniacalità del genere.
Poi non possiamo meravigliarci se per equilibrare un set-up qualcuno magari in buonissima fede perde un pò il senso del reale e si affida a dinamometri, elastometri e rilevatori laser di movimento... cosa che può solo far sorridere. Questa non è la strada per risolvere i problemi ma quella che porta a rimanere nel limbo perennemente. E' tutto molto più semplice, molto più diretto, molto più legato all'esperienza sul campo senza formule e alchimie e cosa checonsiglio vivamente senza super pippe mentali
Frank
Il livello del set-up è importante ma non per questo strumentazione inferiore giustifica che si passi la vita a smontare, rimontare, costruire raccordi e altre maniacalità del genere.
Poi non possiamo meravigliarci se per equilibrare un set-up qualcuno magari in buonissima fede perde un pò il senso del reale e si affida a dinamometri, elastometri e rilevatori laser di movimento... cosa che può solo far sorridere. Questa non è la strada per risolvere i problemi ma quella che porta a rimanere nel limbo perennemente. E' tutto molto più semplice, molto più diretto, molto più legato all'esperienza sul campo senza formule e alchimie e cosa checonsiglio vivamente senza super pippe mentali
Frank
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Francesco,
ottimo lavoro come sempre: immagini di questo tipo non solo sono interessanti da un punto di vista estetico, ma anche tecnico perché ad esempio si vede la bontà non solo dell'ottica e della sua collimazione ma anche del trattamento riflettente e dei paraluce. Nel tuo caso volendo fornire un'immagine finita sei ovviamente andato a fondo con l'integrazione: questo ha espanso inevitabilmente il disco, ma per contro hai potuto evidenziare il coloree l'alone piacevolissimo.
Stefano,
nelle prime due immagini di Francesco si vedono Mizar (la più luminosa) e Alcor (la seeconda in termini di luminosità). Queste due stelle sono una delle coppie più famose del cielo. Prima si credeva che fossero solo una coppia "apparente", ma adesso si sa che sono una coppia fisica che ha una distanza apparente di circa 11 primi d'arco, quindi sdoppiabile a occhio nudo per chi a buona vista. L'ultima immagine invece mostra Mizar sdoppiata nelle sue componenti Mizar A e Mizar B. Queste due stelle sono molto vicine (poco più di 14 secondi d'arco). Quindi in totale, l'immagine di Francesco riporta 3 stelle.
Come curiosità, ti segnalo che sia Mizar A che Mizaqr B e anche Alcor sono tutte e tre binarie spettroscopiche, che però non si possono separare otticamente. Quindi in totale il sistema è composto da ben 6 stelle di cui solo 3 separabili con il telescopio.
Marco
ottimo lavoro come sempre: immagini di questo tipo non solo sono interessanti da un punto di vista estetico, ma anche tecnico perché ad esempio si vede la bontà non solo dell'ottica e della sua collimazione ma anche del trattamento riflettente e dei paraluce. Nel tuo caso volendo fornire un'immagine finita sei ovviamente andato a fondo con l'integrazione: questo ha espanso inevitabilmente il disco, ma per contro hai potuto evidenziare il coloree l'alone piacevolissimo.
Stefano,
nelle prime due immagini di Francesco si vedono Mizar (la più luminosa) e Alcor (la seeconda in termini di luminosità). Queste due stelle sono una delle coppie più famose del cielo. Prima si credeva che fossero solo una coppia "apparente", ma adesso si sa che sono una coppia fisica che ha una distanza apparente di circa 11 primi d'arco, quindi sdoppiabile a occhio nudo per chi a buona vista. L'ultima immagine invece mostra Mizar sdoppiata nelle sue componenti Mizar A e Mizar B. Queste due stelle sono molto vicine (poco più di 14 secondi d'arco). Quindi in totale, l'immagine di Francesco riporta 3 stelle.
Come curiosità, ti segnalo che sia Mizar A che Mizaqr B e anche Alcor sono tutte e tre binarie spettroscopiche, che però non si possono separare otticamente. Quindi in totale il sistema è composto da ben 6 stelle di cui solo 3 separabili con il telescopio.
Marco
Ringrazio Marco per la perfetta disanima del complesso legato a Mizar.
Aggiungo ancora una piccola informazione. Essendo ancora (spero per poco e riaprire il CSO) sotto un cielo di città lo standard è limitato per ovvietà però è di sincera soddifazione appurare come in queste condizioni la posa ha permesso di risolvere al nucleo la piccolissima galassia PGC 46714 a destra di Mizar di 15.6 di magnitudine. Piccole cose ma che reputo molto significative
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Aggiungo ancora una piccola informazione. Essendo ancora (spero per poco e riaprire il CSO) sotto un cielo di città lo standard è limitato per ovvietà però è di sincera soddifazione appurare come in queste condizioni la posa ha permesso di risolvere al nucleo la piccolissima galassia PGC 46714 a destra di Mizar di 15.6 di magnitudine. Piccole cose ma che reputo molto significative
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Paolo al R.C. 14" l'unico strumento che ho utilizzato di lunga focale fin dal 2005, ho attaccato solo la STL11000 e la STX16803 entrambe antiblooming. Pero' ho utilizzatoin varie situazioni sia la ST10 che la ST8 e quindi ho benpresente il problema del blooming sulle stelle molto luminose che nel caso di stelle di prima grandezza equivale a una vera e propria colata. In qusti casi non c'è rimedio e presentare la stella corretta in maniera valida è quasi impossibile anche armandosi di ua pazienza enorme per corredarsi di pose ache brevissime. Pero' il metodo è solo questo e cioè riprendere un set di pose sempre più brevi con u certo scarto di durata e piano piano procedere ad una correzione progressiva della situazione. Sicuramente dopo l'applicazione ad esempio del remove blooming di CCDOPS la stella ne esce assai male e solo in PS è poi possibile recuperarla. Escludo totalmente la possibilità di usare il filtro di Maxim perchè una stell perfettamente rotonda in modo geometrico è innaturale e quindi da eviare.
Potremmo anche con onestà dire che questo tipo di riprese è fortemente sconsigliabile per sensori tipo ST8 e ST10 perchè il lavoro è grosso e potrebbe infine anche deludere e sta nella persona decidere se tentare o meno la cosa
Frank
Potremmo anche con onestà dire che questo tipo di riprese è fortemente sconsigliabile per sensori tipo ST8 e ST10 perchè il lavoro è grosso e potrebbe infine anche deludere e sta nella persona decidere se tentare o meno la cosa
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Mi piacciono molto queste immagini, ma sono convinto che siano anche molto difficili da realizzare, molto più difficili di una galassia o una nebulosa, un soggetto non stellare aiuta a sviare l'attenzione da eventuali imperfezioni, queste immagini invece, o sono perfette o le butti nel cestino.
Roberto
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