LE GALLINE DI SCAI micro-racconto

[lebowski]

Scai sarei io per la precisione.
Chissà perchè mi mise questo nomignolo ????
Metto un racconto simpatico e anche questo vero come del resto tutto quello che scrivo o che scrivevo o che scriverò se ne avrò ancora voglia.
Insomma avete capito.

LE GALLINE DI SCAI
Si erano radunate intorno alla loro amica e con preoccupazione guardavano quella strana cosa all’interno della cassetta.
Tonda.
Anzi no, ovale, giallognola tendente al nocciola.
Rossina, così la chiamava Scai, alzando le penne per sembrare più grande, era orgogliosa della sua creatura. Certo era costata fatica, anche un po’ di dolore, ma alla fine aveva dato alla luce il suo primo uovo.
Le amiche di Rossina restavano li intorno con aria di sufficienza ma anche con un principio di invidia:

-Coccodeeeee coccodeeee, si sgolava Rossina
- Ma senti questa brutta gallina che si vanta di un ovetto piccolo piccolo
- Coccodeeeee coccodeeee, continuava Rossina
- Come si allontana giuro che gli rompo questo sgorbio di uovo
-Coccodeeee coccodeeee sono la prima ad aver fatto l’uovo e quindi da oggi comanderò io
-Bastarda ma tu guarda come se la tira. Siiiiiiiii come si gira facciamo uno zabaglione del suo uovo

Era bastato un semplice uovo a rovinare una bella amicizia. Tra le cinque gallinelle di Scai era entrato il tarlo dell’invidia. Ormai Rossina stava per essere isolata dal gruppo solo per essere stata la prima.
Nel bel mezzo della disputa entrò dal cancello Scai che le trovò ad azzuffarsi.

- Ehiiii che avete oggi?
-Vai alla cesta, cercò in qualche modo di farsi capire Rossina
-Diavola di una Rossina oggi sei strana
- Stupido di un uomo vai alla cesta, cosa aspetti? Coccodeeee coccodeeeee

Scai si spinse fino alla cesta ma non trovò nulla di rilevante. Ogni giorno andava a controllare se una delle sue gallinelle avesse fatto un uovo, ma mai aveva trovato la lieta sorpresa.

- Stupido di uno Scai guarda bene, alza la paglia deve esserci. Mi sono uccisa quasi per farti il tuo stramaledetto uovo stamattina. Continua a guardare.
- Rossina accidenti calmati. Oggi sei maledettamente strana, neanche avessi fatto il tuo primo uovo.
- L’ho fatto fottutissimo di uno Scai. Continua a guardare nella cesta, deve esserci.

Le ex amiche di Rossina intanto con aria indifferente facevano finta di banchettare con un vermetto ma tenendo ben aperte le orecchie per ascoltare le suppliche di Rossina e se la ridevano.
( n.d.r. Non ho mai visto una gallina ridere ma immagino che in certi momenti riesca a farlo).

Scai come ogni giorno versò l’acqua nel pentolino, riempì la vaschetta di mangime e prima di richiudere il cancello del suo pollaio guardò con aria sconsolata le sue galline che non si decidevano a fare il loro primo uovo.
Un altro giorno era passato e ….. lo stesso pensò Rossina guardando la cesta vuota orfana del suo uovo. Le sue ex amiche continuavano a far finta di rincorrere un bruco e se la ridevano.
Più in la un uovo spiaccicato si confondeva tra i sassi.

[thefrenz]

Bello anche questo.

[renard]

Secondo me, se fai una raccolta di questi racconti, hanno più successo delle dritte di Lebo.
Roberto