Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

FIRMA LA PETIZIONE!

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Aiutaci anche tu a proteggere il cielo stellato!

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terremoto Emilia Romagna

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Moderatore: renard

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serastrof
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terremoto Emilia Romagna

#1

Messaggio da serastrof »

Ai nostri utenti delle zone colpite: il forum vi é vicino.

Se necessitate d'aiuto, fateci sapere (sempre che possiate navigare). Ad es., magari anche solo per ricoverare gli strumenti, possiamo vedere se chi vi sta vicino può offrire questa solidarietà.

PER TUTTI GLI ALTRI: SE VOLETE, POTETE RACCONTARCI LA VS. ESPERIENZA


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elettrorider
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#2

Messaggio da elettrorider »

Mi unisco al messaggio di Sergio.
Fateci sapere....
Stefano De C.
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#3

Messaggio da Stefano De C. »

Lo sciame sismico prosegue, ultima scossa magnitudo 5,1, un vigile del fuoco è caduto dal tetto e ci sono nuovi crolli.
E' molto raro un evento sismico di questa portata in Valpadana, per quella zona sarebbe il più forte dal 1570
thefrenz
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#4

Messaggio da thefrenz »

I ragazzi che abitano nell'appartamento vicino al mio si sono svegliati questa notte, e si sono spaventati, io non ho sentito niente, ho continuato a dormire, però il mio piccolo ad una certa ora si è svegliato ed venuto "nel lettone", ogni tanto lo fa però....
La scossa di questo pomeriggio non l'ho sentita ed ero seduto sul divano a sentire le interviste della moto GP. Mi sento un po' stranito perchè di solito le sento le scosse....cerco il piccolo e raddrizzo le antenne, e valuto se scappare fuori casa, in ditta (circa 50 dipendenti) faccio parte della squadra antincendio e il preposto sulla sicurezza, nei corsi ci hanno insegnato che avere un piano d'evacuazione ed eseguirlo tempestivamente può fare la differenza, non dico che a casa faccio così, ma meglio correre fuori 10 volte per niente che rischiare.

Mi unisco al messaggio di Serastrof
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serastrof
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#5

Messaggio da serastrof »

Messaggio inserito da Stefano De C.

E' molto raro un evento sismico di questa portata in Valpadana, per quella zona sarebbe il più forte dal 1570
la vicinanza temporale ed energetica con il 6 aprile 2009, nonché altri elementi, mi portano a pensare che l'intera penisola sia stretta in una frizione proveniente da SudOvest che si articola sull'Arco Alpino.

So di sensori di rilevazione quota, che vengono misurati via satellite, posti al valico Sant'Elia (Collelongo - AQ). Ho visitato più volte il posto, poiché frequento la Valle Roveto, e mi ci sono recato più volte in escursione. Ricordo (e forse ho perfino qualche foto), fra le altre strumentazioni di monitoraggio ambientale una specie di superficie tetraedra metallica riflettente. Il recinto recava appese anche tabelle ufficiali della Comunità Europea, dell'Arpa, del Ministero Ambiente e del INGV
http://www.panoramio.com/photo/53576194

All'epoca del sisma dell'Aquila, vidi su un sito USA di sismologia (ci arrivai partendo da INGV, credo sia USGS, lo stesso che corresse e smentisse la famosa soglia della mag. 6, come pure si é verificato oggi con Ferrara/Modena) che riportava misure di sollevamento della crosta terrestre rilevati da satellite. Fui attratto dal fatto che la tabella conteneva dati anche per l'Italia, e siccome l'emozione era viva per il sismsa, mi cascò l'occhio sull'unico punto misura riportato per la provincia dell'Aquila.

Orbene, i dati quantitativi scrivevano che negli ultimi sei mesi precedenti (era aprile 2009), la quota si era sollevata di 1,5cm (mi pare). Altre carte a colore, indicavano l'appennino centrale come punto di sollevamento. E quindi di probabile frizione fra masse geologiche.

Non so se e quanto ciò abbia effettivamente relazione con gli eventi sismici recenti. Ma all'epoca il fatto mi colpì, e mi fu spontaneo ricollegarlo al movimento tellurico.
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#6

Messaggio da serastrof »

A proposito, ma ITA124, lo "scienziato di Linosa", non possiede una sua stazione sismologica?
ITA124
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#7

Messaggio da ITA124 »

Eccomi!
La notizia, con tutti i dettagli, è presente sulla prima pagina del nostro sito IESN:
http://www.iesn.it/
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#8

Messaggio da serastrof »

Beh, sei in grado di dirci qualcosa in più? Leggiamo che é stato sussultorio, e che sarebbe "colpa" degli Appennini sepolti sotto la pianura padana.

Inoltre, ad esempio, che ne dici di quanto ho scritto prima su un "sollevamento" di determinate quote? Ti risulta?
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#9

Messaggio da ITA124 »

Il maestro è il direttore dell'IESN ... lui conosce le faglie (quelle conosciute) della zona e i meccanismi focali degli eventi odierni (almeno del principale).
Le mie conoscenze si limitano solamente ad individuare le principali fasi (onda P e onda S) in un sismogramma ... ho da imparare ancora molto
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serastrof
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#10

Messaggio da serastrof »

Mi dicono che in qualche report sul terremoto, esponenti dell'INGV hanno spiegato il fenomeno come derivante dal movimento dell'intera catena appenninica verso N-NE, come se facesse cerniera sulle Alpi marittine, e pertanto l'energia si é scaricata sulla pianura padana.

Ciò purtroppo sembrerebbe confermare la personale idea, che ho avuto fin dal terremoto dell'Aquila quando scopersi casualmente quelle misure di sollevamento della quota di una montagna della Marsica che conosco (ho provato a ritrovare quella tabella, ma non ci sono riuscito), di una compressione di grandi zolle meridionali verso il nostro paese.

Non ho alcuna competenza in materia, ed a posteriori é facile parlare.

Però a "Porta a Porta" del 21/5/2012 mi ha ulteriormente impressionato la nuova mappa del rischio sismico presentata dal prof. Giuliano Panza dell'Univ.TS, che ora le notizie di cronaca - non riportate però dai grandi media - presentano come colui che avrebbe previsto sia L'Aquila che l'attuale.

Secondo i sismologi di Trieste, quindi, sotto allarme prossimo venturo (lo studio del Gruppo SAND dell'Ictp di TS indicherebbe allarme dal 1° marzo al 30 settembre) é tutta la fascia cispadana, cisalpina, le tre Venezie (che non sarebbero una novità) e tutta la zona costiera adriatica fino a Pescara-Vasto, per poi rientrare in Appennino verso l'Iserniate, la Marsica e fino al Matese.

Si tratta di uno studio sugli "scenari di pericolosità sismica dipendenti dal tempo", la cui novità risiede proprio nell'indicare come a rischio sismico prossimo venturo aree finora non inserite nelle mappe tradizionali, come pianura padana e costiera adriatica.

E' pur vero, però, che anche i classici sassi sanno che l'Italia é tutta sismica, ma ciò confermerebbe che non si può (non si dovrebbe) più sottovalutare tale rischio in nessun centrimetro quadrato del Bel Paese, e che ogni edificio andrebbe opportunamente rivisto, con nuove metodologie (californiane e giapponesi! = legno, materiali leggeri, naturali e riciclabili, profilo energetico A++ ed eco-bioarchitettura).

Altro che grandi opere (alias grandi truffe) e mafioTAV. Si potrebbe far ripartire l'economia semplicemente "ristrutturando" (senza cemento) il patrimonio edilizio esistente.
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#11

Messaggio da serastrof »

Ancora su questo terribile tema del terremoto leggo da http://www.iesn.it/

"una faglia di tipo compressivo (thrust), con immersione a sud, ma con ipo molto più superficiale. Ciò fa presumere che la sequenza, svuluppatasi per circa 40 km con direzione est-ovest, insista nel margine superficiale del sovrascorrimento appenninico sulla placca adriatica."

Io capisco: una zolla (pianura cisalpina?) si va infilando verso il basso a sud, e l'altra, appenninica, che la va a sormontare, sollevandosi.

Qualcuno sa se é corretto?

http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubr ... 32454.html


Ciò - a posteriori - sembra far logicamente rientrare anche il sisma dell'Aquila 2009 in tale dinamica.

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/0 ... -35588008/
"Sotto accusa oggi c'è quell'"Arco di Ferrara" colpevole già del terremoto disastroso del 1570. "La falda dell'Appennino avanza sotto alla Pianura Padana, comprimendosi e rialzandosi lungo un fronte che ha la forma di un arco e dove si concentra la pericolosità sismica" spiega Claudio Chiarabba, funzionario di sala sismica. "Quando si rompe una faglia - spiega il sismologo Luca Malagnini - gli epicentri delle scosse si distanziano di una decina di chilometri l'uno dall'altro. Ma stavolta le scosse coprono un fronte di oltre 30 chilometri. Segno che a rompersi è stata più di una faglia".

In tutti i casi (come forse anche per i 6,2 gradi raggiunti all'Aquila nel 2009), la colpevole è sempre lei: la placca adriatica che dall'Africa preme verso nord-est. Questo blocco di roccia rigido e frastagliato confina a ovest con l'Appennino e a nord con le Alpi di Veneto e Friuli. Nella sala sismica dell'Ingv, quasi tutti i punti rossi recenti sono concentrati lungo i suoi bordi. Ma se si allarga lo sguardo del maxischermo sulla Terra intera, un'altra zona molto calda compare in Giappone. "Sono ancora le scosse di assestamento di Fukushima" spiega Alessandro Amato dell'Ingv. "In casi di sismi così violenti, l'assestamento può durare anche anni". Ma gli esperti assicurano che non sarà il caso della Pianura Padana.
i
(21 maggio 2012)"

Mi vien da pensare che per "prevedere" i terremoti il filone delle misurazioni via satellite di sollevamento/spostamento di punti della superficie terrestre sia ancora tutto da sondare...
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serastrof
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#12

Messaggio da serastrof »

Putroppo ieri nuovo evento, e non é una replica. Strage di operai in fabbrica, perché le fabbriche vengono costruite senza sicurezza antisismica.

Altro che grandi opere (grandi truffe), l'Italia intera dovrà riconvertire tutto il costruito con le stesse modalità di California e Giappone, dove eventi di 6° magnitudine richter non provocano affatto tutto questo disastro, e così tanto dolore.

Evento naturale, catastrofe sociale: lo titolò "Liberazione" per il sisma dell'Aquila, il 7 aprile 2009. Resta valido in ogni occasione simile. Perché i ricchi non muoiono mai, mei terremoti e nelle alluvioni, e nei "disastri".

http://it.notizie.yahoo.com/foto/terrem ... slideshow/
Stefano De C.
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#13

Messaggio da Stefano De C. »

La california e il Giappone non hanno però i centri storici. Però sì, molte case non sono a norma
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serastrof
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#14

Messaggio da serastrof »

Vero.

California e Giappone non hanno centri storici o perché gli sono venuti giù, o perché da sempre hanno sviluppato un'edilizia diversa, di necessità virtù. Forse la California no (non lo so), ma un paese come il Giappone credo (non sono un giapanista) annoveri tracce di civiltà forse perfino antecedenti a quella "occidentale", e che sono proseguite incessantemente nei millenni.

Per amore o per forza, quelle due nazioni hanno imparato la lezione sulla loro pelle. Noi a quanto pare no.

E poi, finora non volevo dirlo ma lo pensavo, quant'é il contributo derivante da trivellazioni e stoccaggi di gas?

Perché quando un comitatino di cittadini si oppone alle piattaforme, alle trivellazioni, alle discariche, alle autostrade o a quel che volete non gli si da mai retta prima? E' successo con Chernobyl, abbiamo rischiato il bis se non saltava Fukushima (che continua a spargere radionuclidi eterni ed a "mangiare" i suoi basamenti - sono più reattori.... - nel silenzio e disinteresse totale), ancora migliaia ce ne sono intorno, ed ogni volta bisogna costringere la gente a fare i blocchi stradali e finire manganellati dalla polizia!
Stefano De C.
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#15

Messaggio da Stefano De C. »

Assolutamente nullo SErgio, questa è una notizia falsa messa in giro da chi ora vede complotti in tutto.
Le trivellazioni non sono assolutamente in grado di generare un terremoto di mag 6, per uno come quello, servono una 40ina di bombe di Hiroshima, poi, le trivellazioni arrivano al massimo a 2-3 km, non arrivano certo a 10-20 km di profondità
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