terremoto Emilia Romagna

[lebowski]

Messaggio inserito da Stefano De C.

Assolutamente nullo SErgio, questa è una notizia falsa messa in giro da chi ora vede complotti in tutto.
Le trivellazioni non sono assolutamente in grado di generare un terremoto di mag 6, per uno come quello, servono una 40ina di bombe di Hiroshima, poi, le trivellazioni arrivano al massimo a 2-3 km, non arrivano certo a 10-20 km di profondità

se è per questo quando lasciai il campo petrolifero già facevamo perforazioni a quasi 8000 metri - a Trecate tanto per fare un nome, sono intorno ai 7500 mt-, un pozzo di 2000 mt neanche si considera più tale.
Riguardo la teoria del Fracking che in Italia neanche si usa .... so tutte una marea di cazzate buone per far parlare gli allocchi

[serastrof]

@Stefano De C.: non intendevo il contributo diretto al sisma, ma appunto al rischio cavità ed alla polluzione dal profondo.

Ad es.: l'acqua ed il fango? La terra liquefatta? Le sabbie?

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... 5e36.shtml

(Nell'articolo viene immesso il link a http://www.ir-plc.com/business/business.html#a)

Inoltre, gli stoccaggi sotterranei sono stati effettuati proprio sulla previsione di ridotta o nulla sismicità, ora le mappe del rischio essendo state giocoforza riscritte... Gli enti petroliferi stanno già da soli riconsiderando la questione.

E non dite che é impossibile, non sarebbe veramente scientifico dare una cosa simile per assiomatico... fra le cose sicure la più sicura é il dubbio!

Infine: il principio di precauzione?

[Stefano De C.]

La terra liquefatta è stata dovuta semplicemente alla falda che è stata spinta verso l'alto dalla scossa stessa (la roccia nel punto del sisma si è sollevata)

[serastrof]

Quante centrali nucleari ci sono ancora nel mondo? Quante ancora rischiano Three Mile Islands, Chernobyl, Fukushima (di cui non si parla più, ma sta ancora tutta là....)?

Ogni azione dell'uomo sull'ambiente ha delle ripercussioni, di cui non sempre si conoscono a perfezione i contorni ed i meccanismi d'azione.

E' possibile oggi, alla luce dei fatti storici, minimizzare ogni rischio, come fu fatto prima del terremoto dell'Aquila? Vi assumereste questa responsabilità, in scienza e coscienza?
Purtroppo le mappe del rischio sismico sono state riscritte, in Italia forse solo la Sardegna rimane - per ora - fuori.

Ma qualche secolo, nelle ere geologiche, cosa mai possono contare?

Compito della scienza in questo campo, é conoscere e sondare ogni possibile scenario, senza isterismo né ideologia, ma con razionalità.

Una frattura può verificarsi altrove, una falda può irrompere in altra cavità, altri fenomeni potrebbero verificarsi. Siamo in grado di escluderlo? Altresì: siamo in grado di prevederlo per tempo, con le conoscenze attuali?
A mio giudizio no. Occorre dunque ancora studiare e valutare. Nel frattempo?

Torno a dire: il principio di precauzione, che fine fa?