Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

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2600 arresti: Canada come il Cile?

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serastrof
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2600 arresti: Canada come il Cile?

#1

Messaggio da serastrof »

In questi giorni arrivano notizie veramente strabilianti, nientepopodimeno che da una regione del globo, che é sì vastissima geograficamente, ma praticamente finora é sempre stata del tutto inesistente, silenziosa ed inerte dal punto di vista della cronaca quotidiana e della politica: IL CANADA.

2600 studenti sono stati arrestati in Quebec, poiché hanno cercato di disturbare il Gran Premio di Formula 1.

Gli studenti del Quebec stanno protestando contro il forte aumento delle tasse universitarie, ed hanno scelto l'occasione di quella grande kermesse, commerciale ancor più che sportiva, per contestare a tutto campo l'assetto politico ed istituzionale del loro paese.

Il "casus belli" é partito dallo stridente carattere “elitario” dell’evento sportivo, il quale é stato (in parte) finanziato anche con denaro pubblico dal governo del Quebec, nello stesso momento in cui il medesimo ha effettuato una forte stretta finanziaria in danno della spesa a sostegno dello studio e della ricerca.

Se volessimo riportare - con un paragone - il tutto alle ns. misure, sarebbe come se il Governo Monti come misura anticrisi sostenesse le industrie di lampioni acquistando per la pubblica illuminazione tutte le scorte invendute di lampioni fuori norma e che creano inquinamento luminoso, nel momento stesso in cui gli astrofili chiedessero al resto della nazione di ridurre l'IL, e nel mentre che il Governo chiedesse a tutti sacrifici anticrisi.

L'equivalente di una nostra riforma neutriniGelmini ha infatti aumentato del 75% le tasse universitarie (dagli attuali 2.168 dollari canadesi a 3.946 (da 1681 a 3061 euro).

Ciò starebbe scatenando grande malcontento nel paese del più famoso "Scudo", e quindi gli studenti del Quebec, alla vista di tanto scialo e spreco per un evento che tutto sommato si é sempre "autofinanziato", si sono fatti un pochettino rodere.

Una vera rivoluzione nel tradizionalmente placido e benestante Quebec, in cui le divisioni di casta e classe si sommano e incrociano con quelle culturali e nazionali. Le componenti razziali ed etniche infatti - come ormai dappertutto nell'occidente globalizzato - hanno anche laggiù il loro peso.

Fra i giovani fermati c’è infatti anche la figlia di un deputato dell'opposizione i cui estremi anagrafici tradiscono platealmente lo scontro sociale in atto: Amir Khadir, lui stesso arrestato l'altro ieri sera per aver partecipato a un corteo non autorizzato dalla polizia.

Le immagini della ragazza, Yalda Machouf-Khadir, che esce di casa accompagnata dalla polizia, hanno fatto il giro dei media locali, suscitando scalpore di opinione pubblica.

Nell'ingresso dell'abitazione un grande cartellone con la scritta: "Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza è un dovere". Un esplicito segnale di insubordinazione rispetto alla liberticida ‘Loi 78’ che ha concesso ampi poteri discrezionali alle forze di polizia in funzione antistudentesca.

(Nella nostra storia recente, sembra che quello slogan riecheggi quel pilastro di coerenza e moralità e santità che fu Don Milani: "l'obbedienza non é più una virtù").

Il braccio di ferro tra gli studenti universitari del Quebec e il governo del Partito Liberale dura ormai da quattro mesi e non dà segni, per ora, di cessare. Anzi, secondo alcuni analisti la cosiddetta ‘Primavera degli aceri’ (Le printemps erable) potrebbe sfociare in una estate di guerriglia e poi di nuovo in un vastissimo movimento in autunno, in grado di disarcionare dal potere i liberali.

A proposito della minaccia da parte degli studenti di boicottare il Gran Premio scriveva qualche settimana fa Maurizio Molinari sul quotidiano ‘La Stampa’:

“I maggiori giornali canadesi parlano apertamente di ‘ricatto’ con il Globe and Mail di Toronto che in un editoriale chiede al premier del Quebec di ‘non cedere alle intimidazioni’ degli studenti, che sono considerati nelle province anglofone dei ‘viziati’ per il fatto di risiedere in regioni dove gli aiuti pubblici alle famiglie sono i più alti dell’intera nazione. «Il problema è che il Quebec si sente più vicino alla Francia che parte integrante del Canada - tuona l’editorialista Margare Went dal “Globe and Mail” - e persegue il sistema sociale dell’assistenzialismo totale che ha bloccato la crescita economica della la Francia». Sono motivazioni e termini che spingono i militanti francofoni, ancora proiettati verso il miraggio della separazione da Ottawa a confluire nei ranghi della protesta. La conseguenza, spiega Christian Borque popolare sondaggista in Quebec, «è che la Legge 78 ha trasformato la protesta studentesca in una nuova puntata del conflitto fra anglofoni e francofoni» perché le inchieste svolte dimostrano che «se sei vecchio, anglofone, ricco e vivi a Quebec City sei a favore delle norme anti-manifestazioni mentre se sei giovane, francofone, di Montreal ed anche un reddito medio-basso sei contrario»”.


Fin qui, praticamente Storia ordinaria.

Ma come la mettiamo con una nazione considerata ai massimi vertici della civiltà occidentale, sinonimo di pace sociale ed equilibrio istituzionale, la cui Polizia ha effettuato in una sola settimana ben 2600 arresti?

Dal punto di vista politico, sociale e giudiziario é un'enormità! E' un grandissimo processo repressivo su scala di massa, che incide su un intero complesso di un contratto sociale, con cifre da capogiro, a cui nemmeno la guerra scatenata dai Nuovi Blocchi in Siria contro l' "ancient regime" di Assad ci ha finora messo di fronte.

Che succede nel civilissimo Canada, collaboratore - ad esempio - dell'avanzatissima missione di salvezza planetaria portata avanti dalla ISS (tanto per rammentare un altro collegamento con il comune denominatore di questo forum)?

Come é possibile che un'intera categoria sociale, sicuramente poco proclive alla moderazione ed alla diplomazia (i giovani, gli studenti, le nuove generazioni - com'eravate voi alla loro età? Come lo sono chi oggi é loro coevo?), diventi in così poco tempo anche una categoria criminale?

E quand'anche la loro classe fosse del tutto sganciata dalla maggioranza dei loro consimili, o da quella del più generale corpo elettorale, cifre giudiziarie del genere non possono che preoccupare, allarmare, spaventare: migliaia di arresti ed azioni repressive di massa, a fronte di una diffusa sollevazione generazionale, nella Storia dell'Umanità, sono sempre stati sinonimo di frattura del dialogo sociale, di conservatorismo militante, di pugno di ferro, di ragioni della forza, di odio contro i "ribelli", di amore per la violenza ed il sangue, di voglia di distruggere il nemico.

In una parola: di dittatura.


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