Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

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Regione Lazio: basta discariche, RICICLAGGIO!

Qui si parla di tutto.

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serastrof
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Regione Lazio: basta discariche, RICICLAGGIO!

#1

Messaggio da serastrof »

Finalmente un segno di sanità mentale viene dal mondo politico. Leggete 'sta notizia!
http://www.asca.it/news-Lazio__Consigli ... 6-ATT.html

Ieri notte il parlamentino del Lazio si é trovato tutto d'accordo a superare il concetto che i rifiuti non vanno buttati in discarica, ma che va riconvertito l'intero ciclo, rovesciando il punto di vista.

Ovvero: il trattamento dei rifiuti deve partire prioritariamente con la regola della 4R:

1) Riuso;
2) Riduzione
3) Riciclaggio
4) Raccolta differenziata.

Cioé:
1) non si deve buttare e basta, il percorso della materia va ripensato fin dall'inizio, dalla produzione.

Se il ciclo di vita di un prodotto si considera concluso, va valutato se é possibile un RIUSO (legno, metallo e plastica può essere smontato e rimontato, contenitori che possono esser nuovamente riempiti, etc...).

2) Diversamente va RIDOTTA la quantità (ad es.. degli imballaggi, plastica, etc...).

3) Il residuo va trattato appositamente per RECUPERARE MATERIA SECONDA.

4) INFINE, E SOLO SE IN FUNZIONE DEI PRECEDENTI PRESUPPOSTI, LA RACCOLTA DIFFERENZIATA VA "SPINTA", ESPLICITAMENTE ALLO SCOPO DI MANTENERE LA POSSIBILITA' DELLE PRIME TRE CONDIZIONI (riuso, riduzione, riciclaggio). (La materia tutta mischiata ed impura é scarsamente riutilizzabile e gestibile, quindi va preservata anzitempo).

DUNQUE LA R.D. E' SOLO L'ULTIMO ANELLO DI UN PROCESSO INDUSTRIALE, TECNOLOGICO E CIVILE/SOCIALE, DA PIANIFICARE ED INSTALLARE PREVENTIVAMENTE.

Una "conversione sulla via di Damasco", quella del Consiglio Regionale del Lazio, che non arriva come un fulmine a ciel sereno e per illuminazione divina.

Ma a suon di rivolte popolari, di cui si é riscontrata l'inutilità della repressione poliziesca, laddove perfino i poliziotti si sono praticamente stufati di menare le mani contro un senso comune diffuso e di qualità ben superiore a quello dei governanti eletti (e non).

Orbene: io che non son nemmeno laureato, chiedo e pretendo che i governanti tecnici laureati facciano vera scienza (e non ideologia di regime industrial-profittevole a pene di segugio).

E visto che siamo sempre noi a pagarli profumatamente, se non sono capaci nemmeno di realizzare un sistema razionale e lucido del recupero della materia (che poi significa anche quella soldi nostri), che aspettiamo a cacciarli a calci in culo?

(p.s.: a scanso d'equivoci mi tocca precisare che quest'intervento é a puro titolo personale, e non fatto come membro dello staff del forum. E spero che nessuno finora abbia mai pensato il contrario).

Cieli sereni e Terra pulita


Stefano De C.
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#2

Messaggio da Stefano De C. »

Sergio, la cosa andava cominciata 30 anni fa, il riciclaggio non si innalza in 2 mesi, una discarica provvisoria ahimè ora serve, ma sono anni che malagrotta doveva essere chiusa, ma nessuno ha mai voluto esporsi
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serastrof
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#3

Messaggio da serastrof »

Se 30 anni fa o ieri si fosse già deliberato in tal senso, non saremmo arrivati all'ultimo momento. La provvisorietà in Italia serve solo a mettere la polvere sotto lo zerbino, ed a lasciare tutto come prima. Passata la festa gabbato lo santo, tanto scoppierà qualche altra emergenza che distrarrà e costringerà ad abbandonare questa ed inseguire, affannosamente e con la lingua penzoloni, l'altra.

Con l'aggravante di ancor meno energie e risorse.

Una seconda Malagrotta non esiste: i volumi di Roma e dintorni sono tali che o li riduci del 70per cento, o fra sei mesi qualsiasi sito sarà di nuovo pieno.

Mi occupo di rifiuti fin dagli anni '80, anche all'epoca - a più riprese - si posero situazioni drammatiche al pari di oggi, sopporto tuttora conseguenze sanitarie di blocchi e manifestazioni insieme agli abitanti di Piana del Sole. Ne ho conosciuti tanti, che ora non ci sono più. I tassi di teratogenicità dell'aria malsana di Valle Galeria sono un'ingiustizia che grida vendetta al cospetto di Dio. Conosco bene Macchia Galeria, Monte Carnevale e Prati Madonna. Vado spesso là, oggi ad osservare, prima ancora per escursioni ecoanimaliste e di bird-watching, e sorveglianza antibracconaggio. Pattugliavamo l'oasi LIPU Castel di Guido ancor prima che fosse dichiarata tale, ed ho lavorato per costituirla. Figurati se non ci tengo a chiudere Malagrotta, più di quelli che oggi, a ben altri livelli, lo fanno solo per costrizione, od interesse. (Per me, é un'atro dei miei motivi validi di permanenza in vita).

Ed infatti, costoro non possono produrre altro che soluzioni peggiore del male, che solamente distraggono dalla verità e dai comportamenti virtuosi.

OGGI, IL CICLO DEI RIFIUTI, in tutta Italia, HA UN'UNICA SOLUZIONE: evitare quanto possibile l'indifferenziato non smaltibile.

Per il Pianeta, per la crisi economicofinanziaria, per la vita quotidiana di tutti noi.

Il territorio non ha più alcuna capacità di assorbire ed assorbirci, ci sarà sempre un sito idoneo che si rivelerà non idoneo. Coloro che si oppongono non sono affatto ammalati di nimby, perché la coperta é davvero corta, il territorio é davvero finito!

E' venuto il tempo delle scelte coraggiose, non si può più operare con mezze misure e restare con i piedi in due staffe. Non ci vogliono più di cinque minuti a promulgare un D.L. straordinario per - ad esempio - disporre l'obbligatorietà della rivendita di liquidi alla spina (detergenti, alimentari, etc...), in modo da indurre nella società l'uso normale del riuso del primo contenitore del prodotto acquistato. Non ci vogliono più di cinque minuti per istituire un corpo ausiliario di vigili urbani per sorvegliare che commercianti ed imprese, cittadini ed istituzioni, osservino l'obbligo di rendere economico anche il risultato finale del loro profitto e della loro attività.

Fatti un giro per cassonetti, mettici la testa dentro come i rom raccoglitori riciclatori, vedrai quante plastiche, metallo, carta e cartone e vetro ci finiscono dentro. Quanto polistirolo, ed imballaggi vari, quanti flaconi di cosmetici, detersivi e liquidi vari: sei al 60% almeno del volume, che finirebbe inevitabilmente alla nuova Malagrotta senza alcuna lavorazione.

Quanti di voi schiacciano la bottiglia di plastica della minerale, per ridurne l'ingombro nella campana? Quanti separano l'etichetta di carta per non farla finire nella plastica, od il tappo (per beneficienza)? Ogni giorno davanti alla mia azienda ben 18 cassonetti vengono quotidianamente riempiti letteralmente di vuoto! Per di più, interamente recuperabile!

La coscienza della società civile é ormai per lo più pronta ad eseguire comportamenti virtuosi, manca soltanto l'infrastruttura necessaria che dimostri a tutti che esiste davvero, e va fatto.
VEDRETE CHE L'ADESIONE A NUOVI COMPORTAMENTI SARA' SPONTANEA, E GROSSO MODO GENERALIZZATA. come tutto del resto.

Se si accetta il Governo Monti, od i sacrifici, o l'IMU, vedrete che saremo tutti in fila davanti ai distributori di detersivo alla spina, o consegneremo il polistirolo del nuovo pc o nuovo televisore nelle domeniche ecologiche.

E' L'INFRASTRUTTURA ISTITUZIONALE ORGANIZZATA CHE MANCA, QUELLA CHE MANCA SEMPRE IN ITALIA MA ALTROVE NO.

Lo si poteva fare per le emergenze di Napoli e Palermo, per quella di Milano, e va fatto ora per Roma. Altre misure del genere, che avviano in pratica il circolo industriale di attività di riuso, riduzione e riciclo, sono già attuate in tanti comuni italiani.

Se ad ogni presunta emergenza (che era tale anche 10 0 20 anni fa, non é da ieri che cerco di chiudere Malagrotta, sono stato consigliere nel Municipio che la ospita, e forse anche per questo ora sono qui, avendo subito danni personali e familiari rilevanti ache in seguito alla mia attività politicoistituzionale), chi ha coscienza e misura dell'esatta dimensione HA IL DOVERE DI NON ESSERE RINUNCIATARIO E MNIMALISTA NEL MOMENTO GIUSTO PER SCELTE RADICALMENTE INNOVATRICI, CHE INVERTONO QUI ED ORA LA ROTTA E CONSENTONO DI FAR SI CHE UN INTERO ASSETTO SOCIALE, CIVILE ED INDUSTRIALE ABBIA NON SOLO GARANZIE MA ANCHE EFFETTIVO IMPULSO PER I PROSSIMI TRENT'ANNI.

PER NON ARRIVARE MAI PIU' IN RITARDO. Se non ora, quando?

La responsabilità che tutti abbiamo in quest'istante é suprema, ogni secondo perso aumenta la corsa verso il baratro.
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