Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

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#1

Messaggio da Ancis Politeia Onlus »

Mi pregie segnalarVi che oggi, 5 febbraio 2006, alle ore 18:30, presso l'Aris Garden Hotel dell'Axa (Roma), in Via Senocrate 1 (a pochi chilometri da Ostia Lido), si terrà un importante convegno sulla percezione dell'opinione pubblica in Italia del fenomeno droga.
A presentarlo la ns. associazione insieme al Dott. Bruno Poggi, Presidente della società di ricerche “Poggi & Partners” con sede a Roma, che da quasi quindici anni fa sondaggi in campo politico ma anche con università, istituti di ricerca, amministrazioni pubbliche, ma soprattutto per giornali, trasmissioni televisive, partiti e personaggi politici tanto a livello nazionale che a livello locale e che ha tenuto lezioni presso il corso di laurea in Psicologia all’Università di Bologna e all’Università “La Sapienza” di Roma. Attualmente questi collabora in maniera stabile con “Il Foglio”, ed è consulente per la Presidenza del Consiglio.
Interverranno le forze dell'ordine locali e verranno presentati i dati sulla tossicodipendenza del XIII Municipio gentilmente forniti dal SERT di Ostia Lido.
Inviti sono stati estesi a consulenti del Dipartimento Nazionale delle Politiche Antidroga, al CISCOS-UGL e alle comunità operanti nel settore, oltre che a tutte le realtà sociali del territorio.
E' auspicata l'ampia partecipazione.
Al termine è possibile fermarsi presso la Taverna degli Artisti che consente di consumare a 12,00 € pizza e birra e ballare salsa e merenghe con i maestri del centro.
Buona domenica a tutti Voi, danzanti e non!
E che non nasca una "stella" questa sera?!
La metteremmo tra gli astri di questo forum!
Spero di potervi spedire una foto ricordo della serata... su cui farci un po' di risate...




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Copertina Libro Bruno su Droga.pdf

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La Taverna degli Artisti.pdf

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#2

Messaggio da Pite »

ero un pò scomodo per passare!

spero sia riuscito il convegno
avete un documento conclusivo, dal quale si possa capire come si è evoluta la discussione?
antonio83
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#3

Messaggio da antonio83 »

buon giorno..
Mi fa piacere che abbiano luogo convegni di tal genere..
Cosa pensa dott. Pascolini della nuova riforma normativa.? Crede aumenterà i problemi o cercherà in qualche modo di eliminarli e crede infine che sarebbe stato meglio lasciare le cose com'erano?..
Grazie

Antonio Giuffrida
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#4

Messaggio da Pite »

ciao Antonio, e lo scontro continua.....
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#5

Messaggio da Ancis Politeia Onlus »

Cari amici,
l'associazione si è limitata a presentare le varie visioni che ripercorrevano la conferenza nazionale tenutasi a Palermo e stimolare un dibattito.
Non vi è stata, pertanto, una conclusione da parte ns., il relatore ha più volte controbattuto i presenti motivando le contrapposizioni del Governo da questi difese e da noi ascoltate con interesse.

Questo è il documento base da me letto:

Il ministro per i Rapporti col Parlamento Carlo Giovanardi, poco prima dell'inizio della Conferenza nazionale di Palermo, sui problemi connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, citando Giovanni Paolo II, ha detto che "drogarsi non e' un diritto, ma e' una rinuncia alla liberta'. La droga non si vince con la droga e al male non si fanno concessioni". Ma, ha aggiunto Giovanardi: "non vogliamo mandare in carcere i consumatori, vogliamo aiutarli".

"La forte diffusione della droga, evidenziata anche dai recenti gravi allarmi per l'incremento del consumo di cocaina e altre sostanze psicostimolanti, tra varie fasce sociali, esige una risposta condivisa da parte di tutti i soggetti pubblici e privati che gia' operano nel settore".

Secondo i dati della relazione annuale del parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia nel 2004 "c'e' un incremento dell'uso di sostanze psicotiche illegali nelle popolazione generale e in quella studentesca, in particolare cannabis e cocaina".

Per sconfiggere la diffusione della droga serve il concorso di tutti: Stato, enti territoriali, famiglia, scuola, associazioni di volontariato. E' uno dei passaggi del messaggio che il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha inviato alla Conferenza. Ciampi ha ringraziato i partecipanti per il saluto che gli hanno inviato in apertura dell'assise.

"Il senso della comunita' e della solidarieta' al quale l'indirizzo a me rivolto fa riferimento deve essere diffuso e valorizzato, proprio perche' fa tutt'uno con il senso dell'unita' nazionale, valore consacrato nella nostra Costituzione repubblicana. Considero percio' di primaria importanza come esplicazione concreta di questo comune sentire, i compiti che la legge assegna alla Conferenza, impegnata nell'approfondimento di una problematica, quella della diffusione della droga, che per essere affrontata con efficacia, ha bisogno del concorso di tutti: dello Stato, degli enti territoriali, della famiglia, della scuola, delle associazioni di volontariato".

Livia Turco, responsabile Welfare della segreteria nazionale di Democratici di Sinistra, che non ha presenziato alla conferenza di Palermo per protesta, afferma: “Prevenire ed educare: questa e' la nostra proposta politica basata sul confronto, sul dialogo e sull'ascolto".

Don Pierino Gelmini, leader della comunita' 'Incontro', ha puntato il dito accusatorio nei confronti dei Sert, i servizi pubblici, rei di "imporre ai pazienti la scelta della comunita' dove andare. Spesso i ragazzi mi dicono che il Sert non li autorizza a venire nella mia comunita' invece il cittadino deve poter scegliere". Si dice poi d'accordo con la parte dello stralcio al ddl Fini che prevede la sostanziale equiparazione tra strutture del pubblico e del privato sociale, e quanto alle tabelle, 'ci pensino i tecnici'.
"Non c'e' droga buona o cattiva cosi' come non c'e' droga di destra o di sinistra".

Il presidente della Comunita' di Capodarco rileva ancora che "la cultura dello sballo e del piacere dilaga, il traffico di stupefacenti e' quanto mai prospero. Le comunita' sono in difficolta'. Vanno di moda le cliniche svizzere e americane, ad alti contenuti di spesa, per pochi privilegiati. La dipendenza oggi si sviluppa in un crescendo che inizia con l'alcol (uccide ogni anno in Italia 30 mila persone) e transita per le droghe sintetiche, gli psicofarmaci, l'hashish, l'eroina, la cocaina.

Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, nel suo intervento ha posto l'accento sull'allarme riguardante l'aumento dei consumi di droga in tutta Europa e in Italia, e in particolare i cocaina. "Dall'Osservatorio europeo giungono dati preoccupanti: c'e' un vero e proprio boom del consumo di cocaina, soprattutto tra i giovani, e l'Italia e' al terzo posto in Europa per il consumo di questa sostanza. Sono dati che ci amareggiano e ci preoccupano e per questo e' necessaria la massima vigilanza e non possono essere ammesse soluzioni di compromesso o pasticci. E' illusorio, ad esempio, minimizzare gli effetti delle cosiddette droghe leggere o di quelle che si prendono per essere all'altezza di un appuntamento, di un consiglio di amministrazione, di un provino televisivo. Tanto, si dice 'una volta sola non potra' far male'. Il consumo di una droga, di qualunque droga, fa comunque male ha effetti sull'integrita' fisica e psichica della persona, ne deprime la dignita', ne fiacca la volonta'. Anche le droghe che vengono solitamente definite leggere costituiscono una minaccia per chi ne fa uso, creano dipendenza e compromettono la costruzione della personalita'. Per questo una ipotesi di distinzione tra droghe pesanti e leggere va assolutamente respinta. E' una differenziazione ingannevole e pericolosa, cosi' come e' inaccettabile rassegnarsi alla logica delle minime quantita' e della legalizzazione. Il mio rifiuto della legalizzazione non nasce solo da motivi etici, si fonda anche sulla convinzione che si tratta di una soluzione estremamente dannosa per le stesse vittime2. Per questo, Casini si e' detto convinto che "l'unica strategia che puo' portare a risultati nella lotta alla droga si basa su tre pilastri fondamentali: prevenzione, recupero e repressione".

"La legge Fini-Giovanardi da una parte, lascia gli immensi guadagni del traffico illegale di droga a mafia, camorra, 'ndrangheta e sacra corona unita (che, congiuntamente, ringraziano...). Dall'altra, pretende di mandare in carcere chi sia trovato con 7-8 spinelli in tasca": lo afferma Daniele Capezzone, della segreteria della Rosa nel pugno. Della legge Fini-Giovanardi Capezzone critica in particolare la norma che prevede "per chi abbia 250 milligrammi di principio attivo di cannabis una pena inflitta dai 6 ai 20 anni! Siamo alla follia proibizionista. Chi ha scritto (e ora difende) queste norme le racconti ai propri figli. E poi ne riparliamo". "Chiederemo a Prodi di cambiare la direzione di marcia nella legislazione che riguarda gli stupefacenti. Lo stralcio del ddl Fini-Giovanardi non fa altro che tutelare le organizzazioni criminali che hanno interessi sul narcotraffico".

L'eurodeputato della Sinistra europea Vittorio Agnoletto, sostiene: si ignora il fatto che la detenzione non e' un momento di recupero ma un rischio di ulteriore diffusione di patologie quali l'Hiv, attraverso l'uso promiscuo di siringhe. Una ricerca nelle regioni del nord Italia ha stimato che il 7 per cento di coloro che fanno uso di eroina dichiarano di essersi fatti il primo buco durante la detenzione. Insomma, anziche' concentrare la lotta contro il grande spaccio e il narcotraffico si vuole punire il singolo consumatore, cancellando la depenalizzazione dell'uso personale introdotta col referendum popolare del '93. La cosa piu' grave e' che l'eliminazione delle politiche di riduzione del danno (interventi di strada, unita' mobili, centri a bassa soglia, somministrazione di farmaci sostitutivi) comporta un aumento della diffusione dell'HIV tra i tossicodipendenti e quindi un rischio piu' alto per l'intera societa'.

Gigi Malabarba, capogruppo di Prc al Senato. Bisogna sconfiggere l'approccio ideologico e dogmatico del proibizionismo, che produce solo criminalizzazione. Sperimentazione e riduzione del danno sono le basi di una politica alternativa che nascono scientificamente dalle esperienze di quasi tutti i paesi europei e dalla risoluzione della stessa Unione Europea. Ad esse vanno affiancate la depenalizzazione dell'uso di sostanze, la sperimentazione di ipotesi non proibizioniste come l' autocoltivazione di droghe leggere (anche in rapporto al loro utilizzo terapeutico) e la difesa della pubblicita' di servizi quali il Sert, attaccati da anni da definanziamenti e spinte privatistiche.

Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia nel suo intervento alla conferenza ha detto: "Da molti decenni la criminalita' organizzata ha assunto livelli cosi' preoccupanti per i sistemi economico-finanziari e politici da costituire una minaccia alla sicurezza internazionale. Tutte le organizzazioni mafiose (quella turca, quella russa, quella italiana e americana, le triadi cinesi, la yakuza giapponese e i cartelli colombiani) hanno strutture gerarchiche inserite anche nelle attivita' imprenditoriali e fanno investimenti apparentemente leciti". Grasso ha sottolineato che "le investigazioni piu' recenti hanno permesso di accertare collegamenti tra esponenti di Cosa nostra e altre organizzazioni mafiose italiane con associazioni criminali del resto d'Europa, approfittando della maggiore facilita' con cui i cittadini comunitari possono attraversare i paesi dell'Ue".
Grasso quindi ha fornito alcuni dati: "C'e' stato un decremento nell'uso dell'ecstasy, ma un aumento del consumo di cocaina soprattutto tra gli studenti: la percentuale di studenti-consumatori e' infatti salita negli ultimi dieci anni dall'1,5% al 2,9%. Le coltivazioni di cocaina sono diminuite del 30% in Peru' e in Colombia ma si sono spostate in Venezuela e Ecuador dove i controlli sono piu' bassi. Si prevede che quest'anno saranno prodotte 800 tonnellate di cocaina nel mondo. Le forze dell'ordine stanno cercando di arginare il fenomeno. In Italia nel 2004 sono stati sequestrati 25.956 chili di stupefacenti: 3.572 di cocaina, 2.539 di eroina, 19.415 di cannabis e derivati e 427 chili di altre sostanze. Sono 31.285 le persone denunciate".

La legge Fini e' giusta, necessaria ed urgente. Ed e' in grado di qualificare, assieme a quella sulla procreazione medicalmente assistita, l'intera legislatura di governo del Centrodestra. Il senatore Riccardo Pedrizzi, responsabile nazionale di AN per le politiche della famiglia e presidente nazionale della Consulta etico-religiosa del partito. Per Pedrizzi, "chi e' contro la legge Fini e' a favore degli spacciatori, vuole che essi possano continuare, tranquilli e indisturbati, a vendere morte ai nostri figli. Infatti lo sciagurato referendum antiproibizionista del '93, mutilando orrendamente la legge Jervolino-Vassalli, ha di fatto legalizzato il consumo della droga, rendendo assolutamente labile, a causa dell'eliminazione del concetto di dose media giornaliera, il confine fra la detenzione ad uso personale e quella a fine di spaccio. Oggi, in pratica, la detenzione di qualsiasi quantita' di droga e' legalizzata, e per punire lo spaccio occorre che lo spacciatore venga colto nell'atto di ricevere denaro o comunque di cedere la sostanza. Ad esso, quindi, basta non farsi cogliere in flagrante e puo' farla franca tranquillamente, il che vuol dire, di fatto, che anche lo spaccio e', attualmente, legalizzato. Si tratta di una sorta di vuoto legislativo nel quale la magistratura imperversa (in questi anni vi e' stata una ridda di sentenze che hanno affermato tutto e il contrario di tutto, mandando assolte persone che detenevano ingenti quantita' droga), sostituendosi al legislatore e andando a tentoni alla ricerca di paletti. Ecco, quindi, la prima esigenza: stabilire quando, da semplici consumatori, passibili di mera sanzione amministrativa, si diventa spacciatori, meritevoli di sanzione penale. Solo cosi' si puo' uscire dal marasma di oggi, facendo chiarezza e restituendo alla legislazione italiana in materia di stupefacenti un minimo di congruita' e di efficacia, rendendola piu' funzionale al compito di contrastare la droga. Come ci chiedono anche le forze dell'ordine, che troppo spesso vedono vanificare il proprio impegno e i propri sforzi dalle lacune della legislazione vigente".

il sottosegretario alla Salute Cesare Cursi nel suo intervento. "L'attuale normativa crea confusione nella distinzione tra chi commercia droga illegalmente e chi ne fa uso, anche personale, ponendo in seria difficolta' le forze dell'ordine e il sistema giudiziario. Ecco perche' il ddl Fini rappresenta uno strumento fondamentale, che vuole introdurre alcuni punti fermi. Tra questi: Azzerare le differenze tra droghe leggere e pesanti, prevedendo un inasprimento delle pene per gli spacciatori; attuare interventi di prevenzione, repressione e recupero, partendo dal principio che detenzione, uso e spaccio di ogni tipo di stupefacenti sono comunque illeciti da reprimere con misure amministrative o penali; restituire chiarezza nel pianeta droga, con segnali importanti di cambiamento. Il ddl Fini insomma, anche se c'e' chi continua a far finta di non capirlo, e' la base di partenza per voltare pagina. Si deve partire da questo provvedimento per tornare a dire con forza, senza ambiguita', che drogarsi e' un delitto contro se stessi e contro la societa'.
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#6

Messaggio da Ancis Politeia Onlus »

Il relatore Dott. Bruno Poggi è stato invitato dall'associazione ad iscriversi al Forum e a rispondere ad eventuali quesiti a lui rivolti.
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#7

Messaggio da antonio83 »

Sone piemente d'accordo soprattutto quanto è stato detto dal Pres della Camera Casini.. e sono d'accordo all'entrata in vigore della legge..
Non dimin certamente gli eventi ma cercherà in ogni caso di attenuarli..e sperando di far capire che vi è stata equità tra le droghe ma non Equità tra le sanzioni!!!
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#8

Messaggio da Pite »

Mi trovo d'accordo con le tesi anti-legge, non concordo con il proibizionismo imposto da questa legge. La trovo un giro di vite puramente propagandistico-elettorale. A pagare saranno giovani che si ritroveranno nell'ambiente carcerario, in mezzo a delinquenti seza esserlo. E' un'esperienza che non auguro a nessuno.
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#9

Messaggio da antonio83 »

Ma dai noo!..non si va in galera.!vi è stata equità tra le droghe ma non Equità tra le sanzioni!!!
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#10

Messaggio da Pite »

col piffero, si finisce in galera con la legge attuale, figurati con questa.
Tutto dipende dalla quantità che verrà stabilita, ma se è come si mormora basta una quantità intorno ai 10 grammi, una quantità "normale", che un ragazzo che si fà un minimo di scorta acquista, anche perchè al di sotto i prezzi si alzano, e al di sopra si abbassano ulteriormente. E' quindi normale comprare una quantità sufficente ad avere una autonomia di un buon periodo, anche perchè tutte le volte che si acquista e si trasporta si corre un rischio, quindi grosso acquisto pochi viaggi, minor rischio.
Di questo la gegge no tiene minimamente conto, ribadisco che differenziare spaccio e consumo solo in base alla quantità è un errore madornale, è come a dire che se ho 20 oculari sono un veditore, mentre con 18 sono un semplice osservatore. Non è così che si deve distinguere(se proprio si vuole farlo).
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