Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali
Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.
FIRMA LA PETIZIONE!
https://www.change.org/p/president-of-t ... liferation
Aiutaci anche tu a proteggere il cielo stellato!
Link alla discussione.
viewtopic.php?f=11&t=20325
Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.
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Università
Moderatore: gbianciardi
Mi domando: chi è che mi sa dire di un corso di studio che garantisce un impiego per il futuro???
la certezza non esiste! magari è una questione di probabilità!
Perciò personalmente ritengo che orientare gli studi secondo una passione da comunque una grande soddisfazione! il lavoro verrà. se non viene almeno non mi mangerò le mani sapendo di aver perso tempo.
ciao
la certezza non esiste! magari è una questione di probabilità!
Perciò personalmente ritengo che orientare gli studi secondo una passione da comunque una grande soddisfazione! il lavoro verrà. se non viene almeno non mi mangerò le mani sapendo di aver perso tempo.
ciao
ricapitoliamo ........... bene per i rapporti tra astronomia e le "cuginette" ingegneria, fisica, accademia di pozzuoli per i piloti ecc.. ma, inserite in un contesto realistico che non può prescindere da aspetti vari, economico , politico ecc.
ora,,,, c'è tra di voi qualcuno che proviene da studi scientifici? forum molto interessante, un salutosss..
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Telescopi
1) Schmidt-Cassegrain, Celestron 200/2000, Montatura HEQ5 pro.
2) Rifrattore, Bresser 70/700, Montatura EQ3.
3) Coronado PST
Binocoli astronomici - 20x80 con montatura - 10x50
Oculari - Hyperion 3,5 mm, 5mm, 13mm, 21mm, Scopos 30mm 2",35mm 2", Eudiascopic 35 mm, Zoom 8/24
Filtri - UHC E - UHC S - OIII - H¦Â - Ha - SII - LRGB - Astrosolar - Kontinuum - Polarizzatore
Computer - Sky Scan - Windows - Macintosh
Fotografia - Reflex Yashica - CCD Atik 16 HR
Software - Registax4, Perseus, Cartes du Ciel, Astroart 4.
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ohi ohi, tutti avvocati e politici? nessun scienziato?........... Aiuto culturale per favore....
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Allora se nn mi sbaglio abbiamo in questo sito, giorgio Bianciardi e professor di astrobiologia (se nn erro)oltre che Emilio lo Savio che si occupa di metereologia,cmq credo che ci siano molti altri che si occupano ufficialmente di discipline scientifiche, magari nn hanno letto il post,,,in oltre nella chat di skylive potrai incontrarci in tempo reale quasi tutte le sere, e capace che becchi qualkuno che ti dia soddisfazione,io personalmente ti consiglio di intraprendere gli studi di fisica ma con grande determinazione perche e' dura e di salita ,io sono un esempio di pentito ingegnere fisico me la sono data a gambe levate,,,dopo solo un anno di universita' e nn perche pensavo che nn avrei guadagnato ,,,,cmq ti dico che la laurea nn ti assicura nessun reditto economico potresti essere Astrofisico ,Esperto di fisica nucleare ,Archeoloco ,Perito industriale O tecnico, Avvocato ed essere un morto di fame lo stesso... invece potresti diventare benestante facendo lo Stagnino o (ingegere idraulico eheh!) se hai le capacita'arrivi anche come chef ,Barman ,Pizzaiolo la cultura qualsiasi essa sia nn chiama denaro ,,le IDEE quelle si che Rivoluzionano Tutto quelle fanno girare il mondo, la cultura della ragione conoscere il propio tesoro quello che abbiamo nella cara e scordata testolina(parlo di me ) quello e' un conto in banca Credimi ,,,,,,e cmq nn di solo pane vive l'uomo ma anche di passioni che avvolte sembrano cosi assurde e difficili puntini minuscoli in una societa di certezze fasulle ma quanto meno te lo aspetti quel puntino che hai cercato di raggiungere diventa una enorme sfera allora vuol dire che hai creduto in te stesso e ci sei riuscito
Mettendo da parte tutto.Tu cosa vorresti fare?cosa ti piace di più?
sono d'accordo con Hair_V; un corso di fisica,in quanto generale, ti apre le porte a molti campi scientifici.Il suo studio è talmente vario che ti permette l'inserimento in diversi ambiti lavorativi. Ed inoltre ti da modo, se sei indeciso, di scegliere quale tra i rami scientifici fa più per te!
sono d'accordo con Hair_V; un corso di fisica,in quanto generale, ti apre le porte a molti campi scientifici.Il suo studio è talmente vario che ti permette l'inserimento in diversi ambiti lavorativi. Ed inoltre ti da modo, se sei indeciso, di scegliere quale tra i rami scientifici fa più per te!
il mio interesse da anni è l'astrofisica, ma, chi sento mi dice che farò la FAME,)per continuare ad occuparmene, quindi accetterei il compromesso di indirizzare almeno l'itinerario di studi in un campo affine. grazie a tutti alla prossima.
PS
caro ivan sarai mica permaloso? io volevo scherzare cmq grazie anche a te della risposta la mia richiesta era seria, ciao
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caro ivan sarai mica permaloso? io volevo scherzare cmq grazie anche a te della risposta la mia richiesta era seria, ciao
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- Utente Principiante
- Messaggi: 21
- Iscritto il: 11/12/2006, 23:04
- Località: Toscana
riassumendo un po tutti questi interventi, credo di cogliere che il problema si centri tutto
sugli eventuali sbocchi di lavoro.Problema certamente concreto!
Ma chi mi sa dire quale indirizzo universitario ha sbocchi sicuri? Credo nessuno!
L'appunto di Ivan per chi lo sa cogliere va molto oltre al semplice invito all'interesse
astronomico.Secondo me è proprio in funzione dell'accentuarsi di questo interesse che
di conseguenza si possono allargare grandi possibilità.
I politici e di conseguenza i governi,non si smuovono mai di per se.
Di conseguenza il crescente interesse all'astronomia è una spinta a rimuovere le istituzioni
dal torpore che gli è consono.
Penso che il progetto SKYLIVE in questa direzione si stia proponendo prepotentemente.
Dare ancora più vigore a questa iniziativa (SOSTENENDOLA) significa secondo me dare impulso
alle istituzioni preposte ad operare (oltre che a costringerle)in direzioni auspicate da i nostri
amici. Questo non è il solito discorso rituale che molto probabilmente potrebbe fare un
qualsiasi politico richiamato a responsabilità, ma un invito semmai a muoversi in direzioni
alternative all'usuale apatia .
sugli eventuali sbocchi di lavoro.Problema certamente concreto!
Ma chi mi sa dire quale indirizzo universitario ha sbocchi sicuri? Credo nessuno!
L'appunto di Ivan per chi lo sa cogliere va molto oltre al semplice invito all'interesse
astronomico.Secondo me è proprio in funzione dell'accentuarsi di questo interesse che
di conseguenza si possono allargare grandi possibilità.
I politici e di conseguenza i governi,non si smuovono mai di per se.
Di conseguenza il crescente interesse all'astronomia è una spinta a rimuovere le istituzioni
dal torpore che gli è consono.
Penso che il progetto SKYLIVE in questa direzione si stia proponendo prepotentemente.
Dare ancora più vigore a questa iniziativa (SOSTENENDOLA) significa secondo me dare impulso
alle istituzioni preposte ad operare (oltre che a costringerle)in direzioni auspicate da i nostri
amici. Questo non è il solito discorso rituale che molto probabilmente potrebbe fare un
qualsiasi politico richiamato a responsabilità, ma un invito semmai a muoversi in direzioni
alternative all'usuale apatia .
Cari amici.
Ho dato una veloce scorsa a questo topic.
Per quanto riguarda i fondi, ricevo l'impressione che molti abbiano
l'idea che gli investimenti in campo scientifico siano bassi,
quasi ridicoli.
Forse è un'impressione che gli astrofili ricevono dal constatare la
tirchieria degli enti locali quando si tratta di dare un contributo
ad un'iniziativa culturale. E' un'impressione sbagliata, il cui errore
di fondo dipende, a mio parere, da una certa confusione che
- persino gli astrofili - fanno tra astronomia amatoriale e ricerca
astrofisica professionale. Due mondi distanti megaparsec!
Vi dico che La Palma ho lavorato con attrezzature di milioni di euro,
dove una notte al telescopio costa al contribuente migliaia e
migliaia di euro. Altro che pochi investimenti!...
Riguardo le strade da seguire e gli sbocchi lavorativi nel campo
astronomico (e anche nel tentativo di correggere certa confusione tra
la visione popolare dell'astronomia e la "vera" natura
dell'astronomia professionale) riporto di seguito una risposta che diedi
in passato su astrofilisiciliani.org
Per intraprendere la carriera di astronomo i corsi
di laurea possibili sono:
- FISICA;
- ASTRONOMIA;
- MATEMATICA;
Tutti e tre appartenengono alla Facoltà di SCIENZE MATEMATICHE,
FISICHE E NATURALI.
Non esiste il corso di laurea in ASTROFISICA; si tratta
semmai di uno dei possibili indirizzi di studio
nell'ambito del corso di Laurea in FISICA.
Le materie del corso di laurea in FISICA-indirizzo
ASTROFISICO (presente a Palermo e a Catania) sono praticamente
le stesse di quelle del corso di laurea in ASTRONOMIA (che
non è presente in Sicilia). Volendo quindi tentare la
carriera dell'astronomo si può scegliere indifferentemente
FISICA (specificando poi l'indirizzo astrofisico)
o ASTRONOMIA: gli sbocchi nella ricerca astronomica sono gli
stessi. Anche le materie da studiare, la tesi, etc. sono
quasi le stesse.
I suddetti corsi di laurea sono centrati sullo
studio approfondito della matematica (analisi matematica,
geometria analitica, teoria dei gruppi, meccanica razionale, etc.)
e della fisica (fisica classica, meccanica quantistica,
relatività). Anche le materie astrofisiche sono comunque
basate sulla matematica e la fisica. Tanto per fare un esempio,
lo studio del moto dei corpi celesti è basato
sull'analisi matematica (che Newton inventò proprio per questo!),
lo studio dell'evoluzione di una stella è basato sulla fisica
dei gas e del nucleo atomico (che a sua volta deve
essere espressa in termini matematici). E' quindi fuori
dalla realtà l'idea che studiare astronomia o diventare astronomo
significhi "contemplare il firmamento", "riprendere galassie al
telescopio", "osservare le superfici dei pianeti riprese dalle sonde",
"pensare agli extraterrestri", etc. etc. Questa è la parte che la
"gente comune" e gli astrofili apprezzano, ma dietro un'immagine della
Cassini, o un diagramma H-R o una teoria cosmologica - nell'attraente
forma in cui vengono presentate nelle riviste divulgative -
c'è il lavoro dei ricercatori, basato sull'elaborazione al computer
di spettri o immagini (tipicamente in bianco e nero o in orribili falsi
colori), sul confronto con le previsioni fisico-matematiche e,
qualche volta, sulle osservazioni al telescopio (quando viene accettata
una proposta osservativa).
Le osservazioni al telescopio consistono
tipicamente nel memorizzare al computer flussi luminosi o
spettri stellari, da analizzare in seguito nel proprio istituto,
per poi pubblicare le proprie scoperte in
riviste specialistiche, sottoforma di testo (rigorosamente in
inglese), formule matematiche, deduzioni fisiche, tabulati e grafici.
Da tutto ciò dovrebbe essere chiaro che la carriera del ricercatore
astronomo, e lo stesso fatto di riuscire a laurearsi in fisica o
in astronomia (il che mediamente richiede 7 anni - invece dei
4 anni "teorici"), presuppone innanzitutto una buona predisposizione
personale per la matematica e per la fisica.
Spesso la matematica non piace a scuola:
ciò può dipendere da un cattivo approccio del professore. Eppure
la matematica può diventare una passione per la vita.
Oltre alle doti naturali serve anche un grande spirito
di sacrificio: nelle materie scientifiche lo studio deve venire
prima di ogni cosa, altrimenti non ci si laurea (cosa che succede
al'70-80% degli iscritti a Fisica), nè tantomeno si diventa
astronomi.
Per quanto rigurda gli sbocchi lavorativi, la laurea in Fisica
apre molte strade: industria, consulenza informatica, insegnamento,
ricerca. La laurea in astronomia è forse un po' snobbata dalle industrie,
che per ignoranza la considerano meno valida della laurea in fisica.
La strada della ricerca scientifica è lunga e tortuosa, e
richiede una particolare predisposizione di tipo psicologico,
oltre che competenze e capacità intellettuali superiori alla media.
E' un dato di fatto che tale strada rimane preclusa alla grande
maggioranza di coloro che pensano di intraprenderla.
Solo quando si è psicologicamente portati alla carriera del
ricercatore, la ricerca può dare soddisfazioni enormi. Altrimenti
i sacrifici in termini di dedizione e stress (e talvolta anche in
termini di compromessi con i baroni universitari...) possono diventare
un prezzo troppo grande da pagare, prima di vedersi accettato
un lavoro in una rivista specialistica o di ottenere dei risultati
interessanti. Alcune note ulteriori: lo stipendio del ricercatore
italiano è paragonabile a quello dell'insegnante, il ricercatore
viaggia spesso (se è bravo) e si sente socialmente "migliore".
Spero di aver dato un contributo utile.
Ciao
Giuseppe Marino.
Ho dato una veloce scorsa a questo topic.
Per quanto riguarda i fondi, ricevo l'impressione che molti abbiano
l'idea che gli investimenti in campo scientifico siano bassi,
quasi ridicoli.
Forse è un'impressione che gli astrofili ricevono dal constatare la
tirchieria degli enti locali quando si tratta di dare un contributo
ad un'iniziativa culturale. E' un'impressione sbagliata, il cui errore
di fondo dipende, a mio parere, da una certa confusione che
- persino gli astrofili - fanno tra astronomia amatoriale e ricerca
astrofisica professionale. Due mondi distanti megaparsec!
Vi dico che La Palma ho lavorato con attrezzature di milioni di euro,
dove una notte al telescopio costa al contribuente migliaia e
migliaia di euro. Altro che pochi investimenti!...
Riguardo le strade da seguire e gli sbocchi lavorativi nel campo
astronomico (e anche nel tentativo di correggere certa confusione tra
la visione popolare dell'astronomia e la "vera" natura
dell'astronomia professionale) riporto di seguito una risposta che diedi
in passato su astrofilisiciliani.org
Per intraprendere la carriera di astronomo i corsi
di laurea possibili sono:
- FISICA;
- ASTRONOMIA;
- MATEMATICA;
Tutti e tre appartenengono alla Facoltà di SCIENZE MATEMATICHE,
FISICHE E NATURALI.
Non esiste il corso di laurea in ASTROFISICA; si tratta
semmai di uno dei possibili indirizzi di studio
nell'ambito del corso di Laurea in FISICA.
Le materie del corso di laurea in FISICA-indirizzo
ASTROFISICO (presente a Palermo e a Catania) sono praticamente
le stesse di quelle del corso di laurea in ASTRONOMIA (che
non è presente in Sicilia). Volendo quindi tentare la
carriera dell'astronomo si può scegliere indifferentemente
FISICA (specificando poi l'indirizzo astrofisico)
o ASTRONOMIA: gli sbocchi nella ricerca astronomica sono gli
stessi. Anche le materie da studiare, la tesi, etc. sono
quasi le stesse.
I suddetti corsi di laurea sono centrati sullo
studio approfondito della matematica (analisi matematica,
geometria analitica, teoria dei gruppi, meccanica razionale, etc.)
e della fisica (fisica classica, meccanica quantistica,
relatività). Anche le materie astrofisiche sono comunque
basate sulla matematica e la fisica. Tanto per fare un esempio,
lo studio del moto dei corpi celesti è basato
sull'analisi matematica (che Newton inventò proprio per questo!),
lo studio dell'evoluzione di una stella è basato sulla fisica
dei gas e del nucleo atomico (che a sua volta deve
essere espressa in termini matematici). E' quindi fuori
dalla realtà l'idea che studiare astronomia o diventare astronomo
significhi "contemplare il firmamento", "riprendere galassie al
telescopio", "osservare le superfici dei pianeti riprese dalle sonde",
"pensare agli extraterrestri", etc. etc. Questa è la parte che la
"gente comune" e gli astrofili apprezzano, ma dietro un'immagine della
Cassini, o un diagramma H-R o una teoria cosmologica - nell'attraente
forma in cui vengono presentate nelle riviste divulgative -
c'è il lavoro dei ricercatori, basato sull'elaborazione al computer
di spettri o immagini (tipicamente in bianco e nero o in orribili falsi
colori), sul confronto con le previsioni fisico-matematiche e,
qualche volta, sulle osservazioni al telescopio (quando viene accettata
una proposta osservativa).
Le osservazioni al telescopio consistono
tipicamente nel memorizzare al computer flussi luminosi o
spettri stellari, da analizzare in seguito nel proprio istituto,
per poi pubblicare le proprie scoperte in
riviste specialistiche, sottoforma di testo (rigorosamente in
inglese), formule matematiche, deduzioni fisiche, tabulati e grafici.
Da tutto ciò dovrebbe essere chiaro che la carriera del ricercatore
astronomo, e lo stesso fatto di riuscire a laurearsi in fisica o
in astronomia (il che mediamente richiede 7 anni - invece dei
4 anni "teorici"), presuppone innanzitutto una buona predisposizione
personale per la matematica e per la fisica.
Spesso la matematica non piace a scuola:
ciò può dipendere da un cattivo approccio del professore. Eppure
la matematica può diventare una passione per la vita.
Oltre alle doti naturali serve anche un grande spirito
di sacrificio: nelle materie scientifiche lo studio deve venire
prima di ogni cosa, altrimenti non ci si laurea (cosa che succede
al'70-80% degli iscritti a Fisica), nè tantomeno si diventa
astronomi.
Per quanto rigurda gli sbocchi lavorativi, la laurea in Fisica
apre molte strade: industria, consulenza informatica, insegnamento,
ricerca. La laurea in astronomia è forse un po' snobbata dalle industrie,
che per ignoranza la considerano meno valida della laurea in fisica.
La strada della ricerca scientifica è lunga e tortuosa, e
richiede una particolare predisposizione di tipo psicologico,
oltre che competenze e capacità intellettuali superiori alla media.
E' un dato di fatto che tale strada rimane preclusa alla grande
maggioranza di coloro che pensano di intraprenderla.
Solo quando si è psicologicamente portati alla carriera del
ricercatore, la ricerca può dare soddisfazioni enormi. Altrimenti
i sacrifici in termini di dedizione e stress (e talvolta anche in
termini di compromessi con i baroni universitari...) possono diventare
un prezzo troppo grande da pagare, prima di vedersi accettato
un lavoro in una rivista specialistica o di ottenere dei risultati
interessanti. Alcune note ulteriori: lo stipendio del ricercatore
italiano è paragonabile a quello dell'insegnante, il ricercatore
viaggia spesso (se è bravo) e si sente socialmente "migliore".
Spero di aver dato un contributo utile.
Ciao
Giuseppe Marino.