Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali
Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.
FIRMA LA PETIZIONE!
https://www.change.org/p/president-of-t ... liferation
Aiutaci anche tu a proteggere il cielo stellato!
Link alla discussione.
viewtopic.php?f=11&t=20325
Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.
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il bello del binocolo: l'immagine é normale!
Moderatore: serastrof
il bello del binocolo: l'immagine é normale!
Un altro dei tanti vantaggi offerti dai grandi binocoli per astronomia, rispetto al telescopio, é che la visione che si presenta agli occhi dell'osservatore é "dritta", cioé giusta e corretta, rispondente al vero.
Ciò comporta una cosa semplicissima: che nello "star hopping" (insomma nel manovrare lo strumento di stella in stella alla ricerca di ciò che si vuole osservare" )il moto di ricerca é "normale" e congruo alla quotidiana fisicità.
In poche parole: se vuoi cercare a sinistra, ti sposti a sinistra, se vuoi andare a destra vai a destra, in alto in alto, in basso in basso.
Cioé (e non é così scontato) gli oggetti inquadrati nell'oculare si spostano di conseguenza come se fosse ad occhio nudo, e quindi sono corretti rispetto alle mappe stellari che si vanno via via consultando per raggiungere il corpo celeste sperato.
Ripeto: non é così scontato come potrebbe sembrare. E ben lo sanno coloro che - più navigati ed esperti - hanno abbandonato (o non hanno mai avuto, per povertà o per scelta) il GO-TO, e quindi nessun puntamento elettronico e nessun automatismo contemporaneo.
In astronomia. infatti, "l'immagine rovesciata" é la regola. I telescopi - tipicamente i classici rifrattori "doppietti" in modo platealmente intuitivo - rovesciano ed invertono l'immagine, é risaputo.
Si può "raddrizzare" facilmente, ma ci vuole comunque una lente in più (o uno specchio), che comunque comporta un passaggio aria/vetro in più, lungo il percorso luce.
Con "perdite" di luminosità e qualità in genere. E quindi si tenta di evitarle a priori.
Perdite irrilevanti, se le ottiche sono di qualità, ma nonnulle.
Ma soprattutto ciò comporta che tutto é realmente sottosopra! Se sposti a sinistra, il cielo, nell'oculare, ti scorre dalla parte opposta! Se ti alzi lo vedi abbassarsi. E come fai più a regolarti con la mappa che stai freneticamente consultando? La mappa é "dritta", ma tu guardi e vedi "storto". Ti riesce facile "raddrizzarlo" solo a mente, mentre stai cercando di orientarti fra mille lucine tutte uguali o fra centinaia di crateri lunari dove tutto si sposta o compare in modo del tutto incongruente di come la vedi ad occhio nudo?
Oddio, sarà questo quel triangolino di stellucce? Ma qui ci dovrebbe essere un riquadro un po' a punta, con una stella più evidente! Ma a me sembra di vederne solo un pezzo, e 'sta stellina mi pare troppo giallastra, sarà lei? Dopo questo cratere non ci doveva essere una rilley? Quella dall'altra parte mi pare una cresta, non un solco... E poi, dov'é finita la pianura che stava in alto a dx? Non ce l'ho nemmeno in basso a sn...
Alzi la mano chi non si é cimentato con questa banale ma reale difficoltà (a meno che non montasse un diagonale o una raddrizzatrice)! Ovviamente taccia per favore chi ha il go-to, l'autostar, il sync-scan, il gps, l'iphone, l'android, l'ipad, il plin plon ed il tip-top!
Anche i binocoli soffrono quelle perdite per passaggi aria/vetro, ma in essi l'uso dei prismi di Porro (un doppio pentaprisma, di fatto, uno opposto all'altro), é connaturato al fatto di essere un bin-ocolo, quindi ci sarebbe comunque. Ed il prisma dei binocoli, la prima cosa che fa é di raddrizzare "naturalmente" l'immagine.
Ciò sicuramente facilita la costruzione in mente dei propri punti di riferimento, e fissa a memoria le poligonazioni apparenti che ci fanno ritrovare, sera dopo sera, in poco tempo l'oggetto deep da poco scoperto.
Diversamente, come si potrebbe procedere nella conquista del proprio Universo?
Il binocolo astronomico pertanto rappresenta sicuramente il miglior strumento per introdursi alla conoscenza del cielo stellato, ed un trampolino di lancio verso gl'ingrandimenti più spinti.
Il tutto, ovviamente, con le sole nude mani. Come gli antichi, come i grandi astronomi della Storia, da Galileo a John Dobson.
Cieli Sereni
Ciò comporta una cosa semplicissima: che nello "star hopping" (insomma nel manovrare lo strumento di stella in stella alla ricerca di ciò che si vuole osservare" )il moto di ricerca é "normale" e congruo alla quotidiana fisicità.
In poche parole: se vuoi cercare a sinistra, ti sposti a sinistra, se vuoi andare a destra vai a destra, in alto in alto, in basso in basso.
Cioé (e non é così scontato) gli oggetti inquadrati nell'oculare si spostano di conseguenza come se fosse ad occhio nudo, e quindi sono corretti rispetto alle mappe stellari che si vanno via via consultando per raggiungere il corpo celeste sperato.
Ripeto: non é così scontato come potrebbe sembrare. E ben lo sanno coloro che - più navigati ed esperti - hanno abbandonato (o non hanno mai avuto, per povertà o per scelta) il GO-TO, e quindi nessun puntamento elettronico e nessun automatismo contemporaneo.
In astronomia. infatti, "l'immagine rovesciata" é la regola. I telescopi - tipicamente i classici rifrattori "doppietti" in modo platealmente intuitivo - rovesciano ed invertono l'immagine, é risaputo.
Si può "raddrizzare" facilmente, ma ci vuole comunque una lente in più (o uno specchio), che comunque comporta un passaggio aria/vetro in più, lungo il percorso luce.
Con "perdite" di luminosità e qualità in genere. E quindi si tenta di evitarle a priori.
Perdite irrilevanti, se le ottiche sono di qualità, ma nonnulle.
Ma soprattutto ciò comporta che tutto é realmente sottosopra! Se sposti a sinistra, il cielo, nell'oculare, ti scorre dalla parte opposta! Se ti alzi lo vedi abbassarsi. E come fai più a regolarti con la mappa che stai freneticamente consultando? La mappa é "dritta", ma tu guardi e vedi "storto". Ti riesce facile "raddrizzarlo" solo a mente, mentre stai cercando di orientarti fra mille lucine tutte uguali o fra centinaia di crateri lunari dove tutto si sposta o compare in modo del tutto incongruente di come la vedi ad occhio nudo?
Oddio, sarà questo quel triangolino di stellucce? Ma qui ci dovrebbe essere un riquadro un po' a punta, con una stella più evidente! Ma a me sembra di vederne solo un pezzo, e 'sta stellina mi pare troppo giallastra, sarà lei? Dopo questo cratere non ci doveva essere una rilley? Quella dall'altra parte mi pare una cresta, non un solco... E poi, dov'é finita la pianura che stava in alto a dx? Non ce l'ho nemmeno in basso a sn...
Alzi la mano chi non si é cimentato con questa banale ma reale difficoltà (a meno che non montasse un diagonale o una raddrizzatrice)! Ovviamente taccia per favore chi ha il go-to, l'autostar, il sync-scan, il gps, l'iphone, l'android, l'ipad, il plin plon ed il tip-top!
Anche i binocoli soffrono quelle perdite per passaggi aria/vetro, ma in essi l'uso dei prismi di Porro (un doppio pentaprisma, di fatto, uno opposto all'altro), é connaturato al fatto di essere un bin-ocolo, quindi ci sarebbe comunque. Ed il prisma dei binocoli, la prima cosa che fa é di raddrizzare "naturalmente" l'immagine.
Ciò sicuramente facilita la costruzione in mente dei propri punti di riferimento, e fissa a memoria le poligonazioni apparenti che ci fanno ritrovare, sera dopo sera, in poco tempo l'oggetto deep da poco scoperto.
Diversamente, come si potrebbe procedere nella conquista del proprio Universo?
Il binocolo astronomico pertanto rappresenta sicuramente il miglior strumento per introdursi alla conoscenza del cielo stellato, ed un trampolino di lancio verso gl'ingrandimenti più spinti.
Il tutto, ovviamente, con le sole nude mani. Come gli antichi, come i grandi astronomi della Storia, da Galileo a John Dobson.
Cieli Sereni