Elaborare? Si ma anche...
Inviato: 20/02/2008, 19:45
...l'elaborazione è senz'altro l'ultimo passo e molto importante passo per la bella riuscita di una immagine.
Ma vorrei soffermarmi un attimo ai passaggi da non sottovalutare prima di arrivare dinanzi al monitor di un pc.
1. Bilanciare, stazionare e far andare in temperatura il tubo ottico. Schemi ottici come i rifrattori sono abbastanza rapidi da mandare in temperatura, anche perchè di solito il diametro non è esuberante. Seguono i newton essendo a tubo aperto. Poi ci sono gli sct che sono molto rognosi ed in inverno ci vuole oltre un'ora per un c8. Alla fine i mak-cas che hanno il menisco anteriore molto spesso (sopratttuto se sono diametri superiori ai 6").
2. Collimazione, deve essere maniacale, conviene eseguirla con la camera di ripresa inserita, magari mettendo anche ruota portafiltri, ecc. e utilizzando il monitor per avere un comodo riferimento.
3. Conoscere bene il proprio tubo e le sue possibilità, la camera di ripresa ed il suo software, e quindi anche una bose dose di pazienza per sperimentare combinazioni di focali, filtri, barlow, proiezione di oculare, ecc.
4. La cosa più importante è il seeing. Se è scadente non c'è tubo o camera di ripresa che tenga. Meglio lasciar perdere. A mio parere bisogna capire il più presto possibile quando è il caso di riprendere o magari dedicarsi ad altro. Il seeing medio italiano permette di sfruttare 20 cm di apertura per poche notti l'anno, quindi maggiore è il diametro maggiore sono le complicazioni. E' molto + facile sfruttare al 100% una apertura di 150 mm che una da 250 mm per l'hires.
5. Luogo di ripresa, evitate come la peste le terrazze o i balconi. D'inverno saremo in balia dei fumi da riscaldamento, d'estate dal calore sprigionato dalle mure esposte al sole. Aggiungere turbolenza locale alla già precaria condizione di seeing che abbiamo è un suicidio. Purtroppo per molti di noi non esistono alternative se non trasportare l'attrezzatura in giro.
Per quello che riguarda le elaborazioni vi segnalo intanto questo link che avevo inserito in un altro post.
Si tratta di un bravissimo astroimager campano, Antonello Medugno, che ha realizzato un tutorial su Registax 4. Molto ben fatto, in italiano e con immagini esplicative:
http://astrosurf.com/amedugno/it/tutorialrgx.htm
Ve lo consiglio caldamente.
Ma vorrei soffermarmi un attimo ai passaggi da non sottovalutare prima di arrivare dinanzi al monitor di un pc.
1. Bilanciare, stazionare e far andare in temperatura il tubo ottico. Schemi ottici come i rifrattori sono abbastanza rapidi da mandare in temperatura, anche perchè di solito il diametro non è esuberante. Seguono i newton essendo a tubo aperto. Poi ci sono gli sct che sono molto rognosi ed in inverno ci vuole oltre un'ora per un c8. Alla fine i mak-cas che hanno il menisco anteriore molto spesso (sopratttuto se sono diametri superiori ai 6").
2. Collimazione, deve essere maniacale, conviene eseguirla con la camera di ripresa inserita, magari mettendo anche ruota portafiltri, ecc. e utilizzando il monitor per avere un comodo riferimento.
3. Conoscere bene il proprio tubo e le sue possibilità, la camera di ripresa ed il suo software, e quindi anche una bose dose di pazienza per sperimentare combinazioni di focali, filtri, barlow, proiezione di oculare, ecc.
4. La cosa più importante è il seeing. Se è scadente non c'è tubo o camera di ripresa che tenga. Meglio lasciar perdere. A mio parere bisogna capire il più presto possibile quando è il caso di riprendere o magari dedicarsi ad altro. Il seeing medio italiano permette di sfruttare 20 cm di apertura per poche notti l'anno, quindi maggiore è il diametro maggiore sono le complicazioni. E' molto + facile sfruttare al 100% una apertura di 150 mm che una da 250 mm per l'hires.
5. Luogo di ripresa, evitate come la peste le terrazze o i balconi. D'inverno saremo in balia dei fumi da riscaldamento, d'estate dal calore sprigionato dalle mure esposte al sole. Aggiungere turbolenza locale alla già precaria condizione di seeing che abbiamo è un suicidio. Purtroppo per molti di noi non esistono alternative se non trasportare l'attrezzatura in giro.
Per quello che riguarda le elaborazioni vi segnalo intanto questo link che avevo inserito in un altro post.
Si tratta di un bravissimo astroimager campano, Antonello Medugno, che ha realizzato un tutorial su Registax 4. Molto ben fatto, in italiano e con immagini esplicative:
http://astrosurf.com/amedugno/it/tutorialrgx.htm
Ve lo consiglio caldamente.