Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

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GO TO e Cannocchiale Polare

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Surak
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GO TO e Cannocchiale Polare

#1

Messaggio da Surak »

Vorrei essere chiarito un punto se possibile.
Una montatura con sistema go to per astrofotografare
devo sempre stazionarla tramite cannocchiale polare o il sistema
di allineamento a 3 stelle lo fa automaticamente ?

ho questo dubbio perche' su un tutorial di una neq6 skywatcher
ho letto testualmente che tramite il sistema di allineamento a 3 stelle
la montatura riesce a riprodurre il movimento apparente degli astri nella volta celeste.....

Grazie


gupise81
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#2

Messaggio da gupise81 »

Ciao Surak, a prescindere dal tipo di allineamento che fai, l'allineamento polare deve essere fatto precisamente se vuoi avere un buon inseguimento.

l'allineamento a più stelle serve a far costruire alla montatura una buona mappa del cielo, ma non la allinea alla polare. quello devi farlo tu con l'ausilio del cannocchiale polare e le manopole di altezza ed azimut.

Mirco
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serastrof
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#3

Messaggio da serastrof »

Allineamento alla polare ed allineamento del go-to (al cielo di quel momento), sono due cose diverse.

La prima riguarda sostanzialmente treppiedi e montatura (anche senza telescopio sopra), per far si che l'asse detto appunto polare della montatura sia parallelo all'asse terrestre (il quale punta con buona precisione alla Polare).

La seconda riguarda invece la precisione del computerino go-to nel trovare gli oggetti ed innseguirli, e per contrastare il moto di rotazione della Terra.

Col cd "allineamento [della mount] alla Polare" [rectius: al PNC - Polo Nord Celeste] si cerca di far in modo che l'asse della montatura sia il punto di partenza certo, il punto di riferimento da cui muoveranno (e si calcoleranno, come coordinate celesti) gli assi di AR e Dec.

Il perfetto (nel limite dell'umano...) puntamento dell'asse polare al PNC (che sta 89' circa dalla Polare, verso Kochab) fa sì che la montatura si trovi (al meglio) sul piano normale all'equatore celeste, in qualsiasi punto della superficie della Terra.

http://it.wikipedia.org/wiki/File:AstroHimmelskugel.jpg
http://www.otticademaria.it/images/Eq2.jpg
http://www.otticademaria.it/images/Movim.jpg


http://www.cieloeterra.it/corso1/Lezion ... atore.html
http://www.danielegasparri.com/Italiano ... oriale.htm

http://www.gpeano.org/oreggia/files/Sfe ... ntarsi.pdf



Il settaggio del go-to (con i suoi vari sistemi elettronici) fa sì - invece - che esso riconosca e si regoli sul cielo presente in quel momento in una data notte. Se la montatura è ben centrata sul PNC, ma il go-to non ha centrato a perfezione le stelle di riferimento, la ricerca elettronica dei corpi celesti ed il loro inseguimento risulteranno imprecisi.

Se il go-to è preciso, ma la montatura non è ben centrata sul PNC, il goto troverà comunque con buona approssimazione gli oggetti, ma tenderà progressivamente a perderli dal centro dell'oculare col passare dei minuti. Il fenomeno sarà tanto più grave quanto più si sarà lontani dal PNC e/o dal meridiano locale.

IN CONCLUSIONE: entrambi due concorrono alla precisione del sistema, al fine di mantenere sempre l'oggetto al centro del campo inquadrato, e di reperirlo elettronicamente oppure manualmente mediante le coordinate celesti.

In visuale è sufficiente che l'oggetto resti nel campo, con piccole correzioni.

In astrofotografia più si è precisi più a lungo si potrà riprendere. In tal senso soccorre il cannocchiale polare, meglio ancora il metodo "Bigourdain".
In astrofoto, inoltre, i softwares di elaborazione consentono di "rimettere" i frames a posto uno sopra l'altro, scartando i peggiori.
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