Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali
Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.
FIRMA LA PETIZIONE!
https://www.change.org/p/president-of-t ... liferation
Aiutaci anche tu a proteggere il cielo stellato!
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Occhi su Saturno 18 maggio
Moderatore: serastrof
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- Iscritto il: 18/03/2011, 22:25
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Occhi su Saturno 18 maggio
Sabato sera ho partecipato a questa manifestazione all'università Roma 3, assieme al forumista Sergio (serastrof). Già in auto mi chiedevo come sarebbe stato, dato il cielo caliginoso sia per vapore in quota sia per un po' di sabbia.
Infatti arrivati lì, subito guardiamo da alcuni telescopi il protagonista della serata, ben visibile a occhio nudo. Mi aspettavo si vedesse più grande, ma tant'è, sempre bello.
Sergio intrattiene molti presenti facendo lezioni della volta celeste e sulle costellazioni.
Poi indica ad alcuni la polare dicendo: "vedete da Roma quasi non si vede più", e io: "veramente io la vedo eccome", e lui e una ragazza mi dicono: "dove? non si vede" e io: "che siete cecati? Eccola lì" (la caligine del resto, comunque, amplificava le luci cittadine), Sergio quindi mi dice che ho un'ottima vista allora, ahah!
Con uno dei telescopi si punta poi Mizar, una doppia sempre bella. Io vedo poi Vega bella alta nel cielo, e chi c'è lì nei paraggi mi chiedo? La doppia-doppia.
C'è un signore con un grosso telescopio, con il quale del resto, Saturno appariva più grosso rispetto agli altri (certo, non la palla da tennis che m'aspettavo di vedere ma vabbeh) e gli chiedo se si può puntare la doppia-doppia, mi dice che si può e la risolve benissimo (era un mio desiderio, dato che il mio vecchio telescopio non me la sdoppia) la punta ed eccola, si vede bene la coppia di stelle che sono 2 doppie, finalmente la vedo! Che bella!
Intanto s'era fatta quasi mezzanotte, e la manifestazione termina
Infatti arrivati lì, subito guardiamo da alcuni telescopi il protagonista della serata, ben visibile a occhio nudo. Mi aspettavo si vedesse più grande, ma tant'è, sempre bello.
Sergio intrattiene molti presenti facendo lezioni della volta celeste e sulle costellazioni.
Poi indica ad alcuni la polare dicendo: "vedete da Roma quasi non si vede più", e io: "veramente io la vedo eccome", e lui e una ragazza mi dicono: "dove? non si vede" e io: "che siete cecati? Eccola lì" (la caligine del resto, comunque, amplificava le luci cittadine), Sergio quindi mi dice che ho un'ottima vista allora, ahah!
Con uno dei telescopi si punta poi Mizar, una doppia sempre bella. Io vedo poi Vega bella alta nel cielo, e chi c'è lì nei paraggi mi chiedo? La doppia-doppia.
C'è un signore con un grosso telescopio, con il quale del resto, Saturno appariva più grosso rispetto agli altri (certo, non la palla da tennis che m'aspettavo di vedere ma vabbeh) e gli chiedo se si può puntare la doppia-doppia, mi dice che si può e la risolve benissimo (era un mio desiderio, dato che il mio vecchio telescopio non me la sdoppia) la punta ed eccola, si vede bene la coppia di stelle che sono 2 doppie, finalmente la vedo! Che bella!
Intanto s'era fatta quasi mezzanotte, e la manifestazione termina
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- Astrofilo Expert
- Messaggi: 879
- Iscritto il: 04/12/2011, 10:10
- Località: Puglia
il signore era il prof. Enrico Bernieri oridinario di Astrofisica a Roma TRE ed uno dei principali promotori delle astroinziative a Roma. Il tele era un signor tele, un Takahashi 102 con tanto di ottimi Nagler per oculari, su una normale EQ5 synscan.
Gli ingrandimenti in visuale, col cielaccio di Roma (noncielo), e particolarmente sabato sera 18 maggio 2o13 (sereno, luna a metà ma tantissimo vapore, in un quartiere - Vasca Navale- a ridosso del Tevere e pieno di campi sportivi con pessimi fari) non potevano esser più elevate dei circa 100 -150x, pena il degrado dell'immagine. Più tardi, infatti, recatomi sul piazzale del Planetario, all'EUR (tutto illuminato! Orrore! E perfino fuori norma!), le numerose postazioni con tele di dimensioni e focale maggiore, non si è riusciti a fare meglio (180x), nemmeno su ccd a C14 xlt su una solida Paramount (credo), proiettato su maxischermo (221x).
Circa la Polare, a Roma quella sera si vedeva e non si vedeva. Chi conosceva il cielo a menadito, ha avuto più volte bisogno di guardate il mappamondo 3D installato al centro della corte interna di RomaTRE, per seguirne l'asse correttamente puntato.
L'evenienza negativa non è affatto rara, per il Comune più grande d'Europa dalle milioni di luci, la metà fuori norma.
Ovvio che chi ha vista migliore riesce sicuramente a coglierla meglio. Ad esserci ovviamente c'è ancora, ma assolutamente e pericolosamente male. E ciò non può che far gridare allo scandalo per l'aver perso alla Caput Mundi la bussola naturale dell'Umanità.
Gli ingrandimenti in visuale, col cielaccio di Roma (noncielo), e particolarmente sabato sera 18 maggio 2o13 (sereno, luna a metà ma tantissimo vapore, in un quartiere - Vasca Navale- a ridosso del Tevere e pieno di campi sportivi con pessimi fari) non potevano esser più elevate dei circa 100 -150x, pena il degrado dell'immagine. Più tardi, infatti, recatomi sul piazzale del Planetario, all'EUR (tutto illuminato! Orrore! E perfino fuori norma!), le numerose postazioni con tele di dimensioni e focale maggiore, non si è riusciti a fare meglio (180x), nemmeno su ccd a C14 xlt su una solida Paramount (credo), proiettato su maxischermo (221x).
Circa la Polare, a Roma quella sera si vedeva e non si vedeva. Chi conosceva il cielo a menadito, ha avuto più volte bisogno di guardate il mappamondo 3D installato al centro della corte interna di RomaTRE, per seguirne l'asse correttamente puntato.
L'evenienza negativa non è affatto rara, per il Comune più grande d'Europa dalle milioni di luci, la metà fuori norma.
Ovvio che chi ha vista migliore riesce sicuramente a coglierla meglio. Ad esserci ovviamente c'è ancora, ma assolutamente e pericolosamente male. E ciò non può che far gridare allo scandalo per l'aver perso alla Caput Mundi la bussola naturale dell'Umanità.