Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

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Grandi opere a rischio per le inchieste? E' un bene.

Inquinamento Luminoso, cos'é, effetti collaterali e non, come si combatte

Moderatore: serastrof

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serastrof
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Grandi opere a rischio per le inchieste? E' un bene.

#1

Messaggio da serastrof »

Leggo sui giornali di oggi che le inchieste giudiziarie "anticorruzione" (si fa per dire) in corso, rischierebbero di "bloccare" molte grandi opere.

Il riferimento dei media é soprattutto allo scandalo fiorentino-toscano, in cui circola il nome del Ministro Lupi (che non é indagato, ma il suo nome viene tirato in ballo).

Ora, la vera dannazione di questo disgraziatissimo Paese é l'interesse privato sul soldi pubblici, non la "corruzione". Pertanto, in quanto astrofilo colpito dall'inquinamento luminoso, affermo che se le cd "grandi opere" si fermano, non é un danno per il Paese, bensì un bene.

Un bene perché nella stragrande maggioranza i grandi cantieri in corso sono megaopere sovradimensionate, ridondanti e sostanzialmente poco efficaci, addizionali e per nulla funzionali, cioè inutili macchinette mangiasoldi.

Ovvero una grande colata di cemento sul territorio, che alimenta la spesa pubblica e l'economia della mafia. Un modo per sovraspendere con le tasse dei contribuenti, e creare cosche imprenditorial-elettorali e controllo sociale mediante il ricatto dell'appalto e del posto di lavoro.

Infine - last but not least - crea ulteriore inquinamento luminoso: già da soli i cantieri installati sono ferite sanguinanti nel buio della notte, con fari ad alta intensità e spettro elevato, orientato in genere a grandangolo, con grandi riflessioni e/o sbordature verso il cielo.

Quando pure le opere fossero concluse, smentitemi se potete che non comporteranno ulteriori e ben più forti e costanti fanali, lampioni e quant'altro.


Dov'é il vantaggio in un sottopasso ferroviario di una media città di provincia, come quello di Firenze? Non é un totale by-pass sotterraneo del centro urbano (che é ciò che costringe i treni ad un qual certo rallentamento), bensì lo spostamento in basso, nel sottosuolo, di ciò che già esiste in superficie, con tanto di stazioni, banchine, strutture e semafori, fermate ad alta intensità di scambi e di traffico minuto. Dunque con il suo carico di ordinario e necessario rallentamento.

Con l'aggravante che non é pensato a favore della mobilità locale e/o interregionale, cioè quella quotidiana di pendolari e lavoratori, bensì solo per i treni "veloci" della tratta più "granosa", la RM-MI, allo scopo di regalare minuti di vita (in cambio di soldi) a chi la vita se la sta già godendo, perché se la può permettere ad ogni livello.

I dati di traffico dell'autostrada "cispadana" rivelano il suo esser nata essenzialmente come bufala, cioè per arraffare soldi e rivestire di asfalto centinai di ettari di buon terreno agricolo, ingoiare aziende bio da sempre, far sparire gli ultimi fazzoletti di substrato non ancora così intossicati di residui chimici in un quadrante in cui i percorsi sono già doppi e tripli.

E non volete metterci un altro po' di lampioni?

La Orte-Mestre, ci voleva l'Europa a dire che si presenta faraonica e partorita da menti col simbolo del dollaro davanti agli occhi e nel sangue?

In Scozia rischiano il black-out elettrico a causa dell'eclissi di Sole, tanto si sono fotovoltaizzati, in un paese senza sole e senza autostrade, ma con lepri, caprioli e gufi (ovviamente liberi e selvatici) nelle aiuole dei centri commerciali. In Italia, paese del sole, anziché sui tetti e sulle pareti, quei pochi e sparuti pannelli costano tre volte tanto e li si spandono sul suolo agricolo, con tanto di rete di fanali nottetempo (per farli continuare a produrre, visto che il Kw verde immesso in rete é pagato tre volte di quello "sporco" consumato?).

La lista potrebbe allungarsi, ma sono già troppo rovinato di fegato. Mafia Capitale? No, ormai mafia totale.


Stefano De C.
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Re: Grandi opere a rischio per le inchieste? E' un bene.

#2

Messaggio da Stefano De C. »

Cmq questa della Scozia che rischia il blackout è un'esagerazione giornalistica, il cielo non sarà più scuro di un intensa perturbazione che non di rado interessa quel paese, solo per precisare.
Cmq le infrastrutture più moderne servono, ma non è questa la sede per parlarne.
Certo la Orte-Mestre non è così necessaria (c'è già la E45, Orte-Cesena)
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serastrof
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Re: Grandi opere a rischio per le inchieste? E' un bene.

#3

Messaggio da serastrof »

Ciao Stefano, hai ragione, ma al momento in cui scrivevo le notizie di fonte elettrica che avevo osservato, portavano a considerare in tal modo, e non senza qualche fondamento. La particolarità è che questa é la prima eclissi con un contributo significativo di fotovoltaico nelle reti energetiche, che un po' dappertutto - vuoi per la crisi, vuoi per massimizzare i profitti, non dimentichiamolo - sono tenute al limite dell'effetto domino.

Non si può però negare che il black-out é stato nei giorni scorsi una conseguenza ventilata, temuta e tenuta sotto osservazione, in tutta l'Europa che ha investito seriamente sulle rinnovabili, Germania inclusa (altro noto paese del sole): http://www.meteoweb.eu/2015/03/eclissi- ... na/414663/

Alla data odierna, ciascun ente energetico ha già preso le proprie contromisure, i rischi sono stati minimizzati ma comunque sono stati presi in considerazione.

Ricordo che il famoso grande black-out italiano del 28 settembre 2003 fu provocato da un banalissimo incidente "imprevedibile" (lo schiantarsi di un albero su una linea AT in Svizzera, se non ricordo male), che in altri contesti non avrebbe e non ha creato alcun pensiero....

In relazione all'eclissi di domani, in Italia perfino Terna aveva in un primo momento preso la decisione di escludere dall'immissione in rete per 24 ore di tutti i centri FV, rendendosi poi conto che la decisione era eccessiva (se l'eclissi dura solo due ore nella prima parte della mattina, perché si era arrivati addirittura a 24 ore? E quella sarebbe stata una decisione "scientifica"?): http://www.qualenergia.it/articoli/2015 ... -eolico-mt

I comunicati ufficiali di Terna:
http://www.terna.it/default.aspx?tabid= ... 0&modid=84
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?file ... tabid=6845

Il mio ragionamento voleva incentrarsi sulla contraddizione fra paesi nordici senza sole ma a forte componente rinnovabile, ed i paesi del sole che invece continuano a snobbare e sprecare una delle loro sempiterne fonti di reddito, sviluppo, crescita, evoluzione, benessere, civiltà..... devo continuare?
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Re: Grandi opere a rischio per le inchieste? E' un bene.

#4

Messaggio da serastrof »

Circa la Orte-Mestre, sostanzialmente la superstrada E45 sarebbe trasformata in autostrada a pagamento ed a 3 corsie. A parte gli impatti sul territorio (nuovi viadotti, varianti di raddrizzamento, gallerie appenniniche, erosione delle colture, aumento d'inquinamento atmosferico e da rumore nei centri abitati), sarebbe un ulteriore spinta al trasporto su gomma di uomini e merci, con un rilevante aumento dei costi di trasporto. Quali ricadute sui prezzi e quindi sull'economia? Sulla dipendenza energetica?
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