Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

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Inquinamento Luminoso, cos'é, effetti collaterali e non, come si combatte

Moderatore: serastrof

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Stefano De C.
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Articolo su Le scienze

#1

Messaggio da Stefano De C. »

Ecco qui un'articolo sull'inquinamento luminoso.
Assieme alla Sud Corea saremmo tra i paesi più inquinati
file:///C:/Users/Utente/Downloads/inq.%20lumin.pdf


Stefano De C.
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Re: Articolo su Le scienze

#2

Messaggio da Stefano De C. »

Ho caricato male, vediamo se ora si vede
Allegati
inq. lumin (2).pdf
(746.66 KiB) Scaricato 45 volte
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elettrorider
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Re: Articolo su Le scienze

#3

Messaggio da elettrorider »

Purtroppo la cosa era evidente anche nell'APOD di pochi giorni fa....guardate l'Italia...
http://apod.nasa.gov/apod/ap160630.html
Stefano Focosi.
SCT C8 EQ6 PRO modificata
MTO 1000
SBIG ST8300M
Starlight Lodestar
www.stefanofocosi.altervista.org
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Re: Articolo su Le scienze

#4

Messaggio da serastrof »

NASA30jun2016MONDO DI NOTTE_APOD2048.jpg
NASA30jun2016MONDO DI NOTTE_APOD2048.jpg (711.63 KiB) Visto 1189 volte

Più esattamente si tratta dell'ATLANTE MONDIALE DELL'INQUINAMENTO LUMINOSO di Fabio Falchi, Pierantonio Cinzano, Associazione Cielo Buio, ISTIL et alii:

The new world atlas of artificial night sky brightness
Fabio Falchi, Pierantonio Cinzano, Dan Duriscoe, Christopher C. M. Kyba, Christopher D. Elvidge5, Kimberly Baugh6, Boris A. Portnov, Nataliya A. Rybnikova and Riccardo Furgoni.

https://www.facebook.com/lightpollutionatlas/
https://scienceadvances.altmetric.com/d ... 49154/news
https://www.createspace.com/6182962


Dobbiamo assolutamente dargli il massimo risalto, e conservarlo in archivio. E' un documento scientifico molto importante.
Personalmente ritengo che la sua attendibilità ai fini della verifica a livello globale della corrispondenza con il fenomeno dell'inquinamento luminoso sia da considerarsi certamente di grado elevato.

L'immagine é in falsi colori, e ciò rende la mappatura non perfettamente aderente all'obiettivo di misurare con esatta corrispondenza l'intensità ed il gradiente della fotopolluzione verso l'emisfero superiore.

Ciò nonostante, é standardizzata a criteri minimali validi "erga omnes", ovvero misura in maniera sufficientemente precisa quello che si potrebbe definire "l'indice di affollamento" delle sorgenti di luce artificiale.

In sostanza, la restituzione visuale delle riprese (by night, dall'alto, ed in luce bianca) della superficie mondiale "fotografa" in maniera logica ed elementare la correlazione fra la densità abitativa ed industriale (presenza umana sul territorio) rispetto all'uso (ed abuso) delle sorgenti di luce artificiale.

Bisogna infatti tenere conto che nella costruzione della mappa viene evidenziato soprattutto un (solo) fenomeno in particolare, dei tanti che compongono lo "sky glow" , ovvero il suolo maggiormente illuminato, sia per estensione che per intensità. E' ovvio che si tratta quindi soprattutto di luce riflessa, ovvero correlata alla necessità umana d'ovviare alla naturale carenza notturna di visibilità. Di sconfiggere quel buio che tanto ancestralmente continua a terrorizzare e tormentare l'intimo dell'animo umano. Last but not least, di far più soldi, assicurando produzione ed attività economiche, commerciali ed industriali anche contro e nonostante i ritmi naturali con cui l'intero Universo é é nato, cresciuto, si é sviluppato, ha percorso la sua storia, la nostra (tutto sommato infima) Storia.

Cioé la componente principale dell'IL non sono le emissioni direttamente sfuggenti oltre l'orizzontale, ma specificamente la quota di riflessione dei suoli (edifici, veicoli, impianti, superfici più o meno riflettenti e/o impermeabili quindi non fotoassorbenti, etc...), che costituisce la maggior parte del risultato desiderabile dell'illuminazione artificiale: sei i corpi illuminati assorbissero tutta l'energia luminosa che ricevono, non vedremmo nulla, vivremmo costantemente al buio, tutti i corpi, le sostanze e la materia che ci circonda sarebbe un unico "corpo nero".

Dunque é proprio la riflessione da terra, oltre a quella diretta sfuggente al cielo, a costituire la maggior parte dell'inquinamento luminoso: cioé la cappa asfissiante di quella nebbia fotonica che "oscura" (letteralmente, e non illumina!) l'emisfero superiore poiché forma una coltre, una barriera di particelle in agitazione ("scattering") che impedisce alle luci dei corpi celesti di viaggiare fino a noi, deviandola e/o assorbendola in parte o del tutto. Inoltre, poiché "da sotto" siamo contemporaneamente sia immersi nella nebbia fotonica, sia ci ricade parzialmente addosso dall'alto, la nostra retina ne viene "oscurata" anch''essa, per innalzamento della soglia di sensibilità, e per alterazione del suo range di lavoro per "persistente saturazione", da assorbimento permanente di basse dosi. (Le leggi sull''evoluzione delle specie ci svilupperà senz'occhi?).

In sostanza: cosa ci dice la mappa del mondo di notte, a cui la NASA ha dedicato l'APOD del 30 giugno 2016?

Che la lotta all'inquinamento luminoso dev'essere molto più lotta contro il cd consumo del territorio e/o dei suoli, contro l'impermeabilizzazione/cementificazione dei medesimi, ancor prima che contro le lampade storte o non schermate.

Che occorre molto di più impegnarsi nella gestione e nel controllo democratico e popolare delle scelte amministrative e di governo a salvaguardia, difesa e protezione dei terreni incolti, della natura spontanea, dei suoli liberi ed "abbandonati".

Dell'agricoltura e del mantenimento/ripresa delle tecniche tradizionali di coltura, del recupero edilizio anziché di nuove costruzioni, di campi sportivi singoli, diffusi, territoriali e "diurni" anziché di megastadi da centinaia di migliaia di spettatori illuminati a giorno h24. Di città lasse, non concentrate e micronizzate, piuttosto che megalopoli informali, mostruose e polipoidi che si allargano a macchia d'olio ingoiando ettari ed ettari senza regola se non il profitto, la corruzione, il mazzettarismo e l'arraffamento.

Che occorre presidiare, sorvegliare ed occupare ogni giorno gli assessorati all'edilizia, ai trasporti ed allo "sviluppo" piuttosto che correre dietro al "dopo", al già realizzato, al costruito, all'impianto illuminante già installato.

Che occorre ribaltare il concetto d'intervento anti IL, e che gli astrofili si rendano conto che possono essere i soli veri "rivoluzionari", agitati ed agitatori ("a rotazione", però.... :) ).

Come nell'Universo, tutti i corpi celesti. Non esistono "stelle fisse", in tutto l'infinito non é stato acora trovato un solo corpo che stia veramente fermo, immobile e che non cammini o giri. Non c'é alcun "primo motore immobile", perché la Via, Verità e la Vita é non re-stare fermi.
Guardare all'Infinito, agire nel Finito
Alzare la testa, allargare il pensiero
serastrof@yahoo.it per un'astrofilia popolare e di massa
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