Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali
Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.
FIRMA LA PETIZIONE!
https://www.change.org/p/president-of-t ... liferation
Aiutaci anche tu a proteggere il cielo stellato!
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viewtopic.php?f=11&t=20325
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Chiarimenti tempo pose
Moderatori: renard, GALASSIA60, orione56
Chiarimenti tempo pose
Allora: visto che c'è un po' di diatriba (almeno con chi parlo io) sul tempo di posa in deep sky con filtri interferenziali...io (come mi aveva consigliato Antonucci) ero propenso per un tempo di posa sui 15 minuti ad immagine, mentre altri mi dicono massimo 2 minuti.
In effetti non cambia niente IN TEORIA (8x8=8+8+8+8+8+8+8+8)...però IN PRATICA che cosa cambia?
Tenete conto che il tipo di riprese che voglio effettuare è sulle nebulose planetarie ad alta risoluzione (quindi forse con un tempo minore si sentono meno gli effetti del seeing?)
Illuminatemi...non dormo tranquillo, continuo a pensare quale delle 2 va meglio
In effetti non cambia niente IN TEORIA (8x8=8+8+8+8+8+8+8+8)...però IN PRATICA che cosa cambia?
Tenete conto che il tipo di riprese che voglio effettuare è sulle nebulose planetarie ad alta risoluzione (quindi forse con un tempo minore si sentono meno gli effetti del seeing?)
Illuminatemi...non dormo tranquillo, continuo a pensare quale delle 2 va meglio
La teoria direbbe che tra una singola posa da 15 min. e 15 pose da un minuto sommate, non dovrebbe passarci differenza alcuna.
Per maggior chiarezza, considera che il tempo di posa necessario per catturare un'informazione, è dato dalla probabilità o meno che un fotone riesca a colpire una zona sensibile del sensore, quindi in funzione di ciò, aumentando il tempo, si ha più probabilità da catturare più fotoni. Detto questo, e facile capire che non importa quante pose si facciano, ma il loro tempo complessivo si.
Un fattore determinante per capire se fare una posa singola lunga piuttosto che molte brevi, potrebbe invece essere la presenza o meno di un sistema di antiblooming sulla ccd, perchè sicuramente, in presenza di blooming, anche se con i soft che ci stanno in giro sia possibile in fase di elaborazione eliminarlo, rimane sempre il fatto che questa operazione, di fatto, elimina il problema.. ed anche parte delle informazioni, quindi sempre meglio cercare di evitare il blooming.
se poi invece la ccd è dotata del dispositivo, allora considera che l'efficenza non supera di norma il 50% (almeno guardando i dati di targa di alcune ccd blasonate), quindi li è il caso di fare qualche minutino in più a foto, per compensare il fatto che si usufruirebbe di un'esposizione teorica della metà circa del tempo impostato.
La cosa migliore comunque, lasciando perdere la teoria, è ....... provare entrambe le soluzioni sul campo, e vedere di volta in volta, in base anche all'oggetto, quale rende il lavoro successivo più semplice.
Per quanto riguarda il seeing, nel deep sky è fondamentale che sia buono e costante, non come nel planetario, dove fai un filmato scartando i frames deformati dalla turbolenza e riesci ad otterene a volte risultati inaspettati anche in serate non promettenti.
Spero di non averti confuso ulteriormente del idee
Sandro
Per maggior chiarezza, considera che il tempo di posa necessario per catturare un'informazione, è dato dalla probabilità o meno che un fotone riesca a colpire una zona sensibile del sensore, quindi in funzione di ciò, aumentando il tempo, si ha più probabilità da catturare più fotoni. Detto questo, e facile capire che non importa quante pose si facciano, ma il loro tempo complessivo si.
Un fattore determinante per capire se fare una posa singola lunga piuttosto che molte brevi, potrebbe invece essere la presenza o meno di un sistema di antiblooming sulla ccd, perchè sicuramente, in presenza di blooming, anche se con i soft che ci stanno in giro sia possibile in fase di elaborazione eliminarlo, rimane sempre il fatto che questa operazione, di fatto, elimina il problema.. ed anche parte delle informazioni, quindi sempre meglio cercare di evitare il blooming.
se poi invece la ccd è dotata del dispositivo, allora considera che l'efficenza non supera di norma il 50% (almeno guardando i dati di targa di alcune ccd blasonate), quindi li è il caso di fare qualche minutino in più a foto, per compensare il fatto che si usufruirebbe di un'esposizione teorica della metà circa del tempo impostato.
La cosa migliore comunque, lasciando perdere la teoria, è ....... provare entrambe le soluzioni sul campo, e vedere di volta in volta, in base anche all'oggetto, quale rende il lavoro successivo più semplice.
Per quanto riguarda il seeing, nel deep sky è fondamentale che sia buono e costante, non come nel planetario, dove fai un filmato scartando i frames deformati dalla turbolenza e riesci ad otterene a volte risultati inaspettati anche in serate non promettenti.
Spero di non averti confuso ulteriormente del idee
Sandro