Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali
Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.
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Asteroide sfiora la terra
Moderatore: gbianciardi
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Il profitto è l'anima del modello liberale occidentale. Finchè questo non confligge con i diritti e con un equilibrato stato sociale, non ci vedo qualcosa di discutibile. Obiettivamente, in Europa si sta ultimamente dando troppa importanza al profitto e l'ultimo governo tecnocratico e poco democratico non ha fatto che accelerare tutto questo. Mi fermo qui perchè il discorso diventerebbe politico e non voglio parlare di politica in un forum scientifico. Riguardo alla possibilità di impiego minerario degli asteroidi, non si tratta solo di profitto; a questo proposito, Serastrof, mi permetto di ricordarti che sulla terra metalli importanti e credo anche alcune terre rare(già rare di per loro) comincino a scarseggiare. Se vogliamo continuare a vivere come adesso e non tornare nelle caverne con la pelliccia addosso, abbiamo bisogno di queste risorse. Ti invito a considerare che, oltre al profitto, si realizzerebbe una nuova fonte di industria tecnologica che porterebbe posti di lavoro e innovazione. E' una sfida che, secondo me, vale la pena di cogliere.
Ok per le lavorazioni in orbita, ma si dovrà sempre portare la materia prima a terra no? Conoscendo quanto i pesi contino nei viaggi spaziali (e anche nel volo in atmosfera terrestre) non vedo come poter sfruttare tali risorse. Qualcosa simile agli ascensori forse..
Fra quante centinaia d'anni avremmo tecnologie in grado di rendere operativo tutto ciò?
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Portare un asteroide in orbita per lavorarlo è, allo stato attuale ma penso per secoli se non per sempre, impossibile.
Banalizzando un po', serve una spinta per portare l'asteroide verso una rotta di quasi-collisione, e ne serve un'altra per metterlo in orbita attorno alla terra.
La prima spinta è relativamente facile, infatti potendo essere data anche su tempi lunghi non richiede necessariamente elevati valori di spinta, ma elevati impulsi specifici. I propulsori elettrici o le vele solari, leggeri ed economici, possono svolgere egregiamente questa funzione e mandare su un asteroide un motore elettrico costa infinitamente meno che non mandare tutto il combustibile necessario ad alimentare un endoreattore chimico!
La seconda spinta, quella per mettere l'asteroide in orbita attorno alla terra, è invece impossibile. Si tratterebbe di imprimere una forza molto elevata e in un tempo molto breve (per non farlo scappare via)... Tanto più l'orbita dovesse essere bassa, per ridurre i costi di lavorazione successiva, tanto più la spinta dovrebbe essere forte e il tempo breve! Al momento l'unica tecnologia capace di dare forti spinte è il razzo, che però ha impulsi specifici bassissimi (ergo "beve" come una spugna), quindi vi immaginate quanto combustibile bisognerebbe portare sull'asteroide? Al dilà dei costi, il razzo non potrebbe nemmeno staccarsi dalla rampa di lancio! E come immaginare un uomo solo, gracile e alto un metro e un tappo, che per fare il giro del mondo si carica sulle spalle all'andata un camion con cui fare il viaggio di ritorno.
La cosa più facile del mondo (più o meno...) è invece uno schianto controllato in una zona desertica. Richiederebbe però decenni di anticipo, quindi il problema diventa politico.
Banalizzando un po', serve una spinta per portare l'asteroide verso una rotta di quasi-collisione, e ne serve un'altra per metterlo in orbita attorno alla terra.
La prima spinta è relativamente facile, infatti potendo essere data anche su tempi lunghi non richiede necessariamente elevati valori di spinta, ma elevati impulsi specifici. I propulsori elettrici o le vele solari, leggeri ed economici, possono svolgere egregiamente questa funzione e mandare su un asteroide un motore elettrico costa infinitamente meno che non mandare tutto il combustibile necessario ad alimentare un endoreattore chimico!
La seconda spinta, quella per mettere l'asteroide in orbita attorno alla terra, è invece impossibile. Si tratterebbe di imprimere una forza molto elevata e in un tempo molto breve (per non farlo scappare via)... Tanto più l'orbita dovesse essere bassa, per ridurre i costi di lavorazione successiva, tanto più la spinta dovrebbe essere forte e il tempo breve! Al momento l'unica tecnologia capace di dare forti spinte è il razzo, che però ha impulsi specifici bassissimi (ergo "beve" come una spugna), quindi vi immaginate quanto combustibile bisognerebbe portare sull'asteroide? Al dilà dei costi, il razzo non potrebbe nemmeno staccarsi dalla rampa di lancio! E come immaginare un uomo solo, gracile e alto un metro e un tappo, che per fare il giro del mondo si carica sulle spalle all'andata un camion con cui fare il viaggio di ritorno.
La cosa più facile del mondo (più o meno...) è invece uno schianto controllato in una zona desertica. Richiederebbe però decenni di anticipo, quindi il problema diventa politico.
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Il problema è sempre di natura politica, concordo con Hyperion.
2)Parlo di cantieri orbitali dotati di collegamento con ascensore, per il trasporto di mezzi, materiali e tecnologie, a costi irrisori. Concordo sui costi della tecnologia attuale, dovuti anche alla propulsione chimica. Confido, in alternativa, in nuovi tipi di propulsione, come quella elettrograzitazionale(ci studia anche la NASA con il lifter) proposta da Oberth, uno dei padri della tecnologia astronautica. Non è fantascienza, dato che a casa mia ho fatto volare più di un piccolo lifter, con questa tecnologia.
3)Parlo di asteroidi e non di meteoroidi o meteoriti. Anche il precipitare calcolato potrebbe comunque essere una soluzione.
4)L'utilizzazione mineraria della Luna è un'alternativa, ma per ora molto più costosa.
2)Parlo di cantieri orbitali dotati di collegamento con ascensore, per il trasporto di mezzi, materiali e tecnologie, a costi irrisori. Concordo sui costi della tecnologia attuale, dovuti anche alla propulsione chimica. Confido, in alternativa, in nuovi tipi di propulsione, come quella elettrograzitazionale(ci studia anche la NASA con il lifter) proposta da Oberth, uno dei padri della tecnologia astronautica. Non è fantascienza, dato che a casa mia ho fatto volare più di un piccolo lifter, con questa tecnologia.
3)Parlo di asteroidi e non di meteoroidi o meteoriti. Anche il precipitare calcolato potrebbe comunque essere una soluzione.
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- Astrofilo
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Hyperion, prima di tedianti con pistolotti, ti invito a digitare su you tube lifter e vedrai un bel po' di filmati di lifter fatti levitare.Alcuni scienziati giapponesi ne hanno innalzato uno di oltre 16 metri di diametro( o giú di li credo). In effetti, il loro funzionamento non si spiega con la relativitá. Ogni volta che un lifter si alza in volo viola la relativitá generale e il suo funzionamento puó essere spiegato con l'esistenza di una fisica diversa che contempli l'esistenza dell'etere. I pretoriani della relativitá hanno avvampato spiegazioni non chiare, arrampicandosi agli specchi ma di fatto, i lifter volano. In rete troverai anche i lavori della NASA. Io mi sono fermato perché, non disponendo di fondi come i ricercatori giapponesi o la NASA o la DARPA, non sono riuscito a risolvere problemi di stabilizzazione in overing e a trasferire la sorgenti di energia sul lifter. A tempo perso, sto studiando un software inerente al rilevamento della geometria di campo e alla relativa compensazione per ridurre i problemi di stabilitá. Non mancheró di comunicare ad altri sperimentatori, eventuali progressi. I giapponesi sono molto avanti. Per ora, costa molto di piú trasportare ogni grammo di carico utile, in questo modo, rispetto ai mezzi convenzionali.Ma in futuro.....
A parte qualche studio sul gravito magnetismo, purtroppo non siamo riusciti ad ottenere successi, circa la relazione fra la gravitá e le altre forze.Ci sarebbero ancora da individuare le onde gravitazionali e il possibile gravitòne, ad esempio.Questo non toglie che nella scienza non si utilizzino, con successo, processi ancora non ben conosciuti; ad esempio, il diodo tunnel, anche se qui si va nella quantistica. Spero che Virgo e affini ci illuminino al piú presto, magari alla prossima supernova individuata e seguita.
A disposizione per ulteriori spiegazioni.
A parte qualche studio sul gravito magnetismo, purtroppo non siamo riusciti ad ottenere successi, circa la relazione fra la gravitá e le altre forze.Ci sarebbero ancora da individuare le onde gravitazionali e il possibile gravitòne, ad esempio.Questo non toglie che nella scienza non si utilizzino, con successo, processi ancora non ben conosciuti; ad esempio, il diodo tunnel, anche se qui si va nella quantistica. Spero che Virgo e affini ci illuminino al piú presto, magari alla prossima supernova individuata e seguita.
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