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Nel silenzio generale Yutu s'é congelato

Inviato: 08/02/2014, 13:06
da serastrof
Sembra che il rover cinese "YUTU", che nello scorse mese di gennaio ha esplorato la crosta lunare, si sia definitivamente guastato, ed è rimasto congelato nella gelida notte lunare.

Lo scrive la rivista "Coelum", che tra l'altro riporta numerosi "tweet" umanizzati rilanciati dall'agenzia spaziale cinese, come fossero pronunciati in prima persona dalla macchina.

La missione lunare cinese si conclude così nel silenzio generale, tanto quanto era partita e si era svolta. L'Occidente ha evidentemente censurato coll'indifferenza una missione che pure assume una certa importanza dal punto i vista scientifico.

Ultima annotazione, prima di darvi il link all'articolo di Coelum: nel testo si scrive che il rover cinese, per scaldarsi, avrebbe dovuto giovarsi del "decadimento radioattivo" di un suo motore.

Dunque una microcentrale nucleare è stata spedita sulla Luna? Ed ora, ci rimarrà per sempre?

Cosa potrebbe succedere in caso d'incidente, ad es. in caso la macchina sia colpita da un bolide, o comunque un sasso spaziale? O se si deteriora, col tempo, sotto l'azione di luce e vento solare, o radiazione cosmica comunque considerata?


Già siamo all'inquinamento radioattivo anche sulla Luna, dunque?


http://www.coelum.com/news/buonanotte-t ... sulla-luna

Inviato: 08/02/2014, 16:02
da gianno74
Spero che abbiano pensato di schermarlo in qualche modo per prevenire queste eventualità.

Inviato: 10/02/2014, 22:26
da Stefano De C.
Beh, cmq sulla Luna ci sono radiazioni di ogni genere non essendoci lo schermo atmosferico

Inviato: 17/05/2014, 11:56
da Valerio Ricciardi
Messaggio inserito da serastrof

Ultima annotazione, prima di darvi il link all'articolo di Coelum: nel testo si scrive che il rover cinese, per scaldarsi, avrebbe dovuto giovarsi del "decadimento radioattivo" di un suo motore.

Dunque una microcentrale nucleare è stata spedita sulla Luna? Ed ora, ci rimarrà per sempre?

Cosa potrebbe succedere in caso d'incidente, ad es. in caso la macchina sia colpita da un bolide, o comunque un sasso spaziale? O se si deteriora, col tempo, sotto l'azione di luce e vento solare, o radiazione cosmica comunque considerata?

Già siamo all'inquinamento radioattivo anche sulla Luna, dunque?


L'utilizzo di radioisotopi per produrre - con un elemento ad effetto Seebeck azionato dal differenziale di temperatura prodotto dalla radiosorgente (di norma Plutonio 238) - elettricità per i sistemi interni, è la norma nelle esplorazioni spaziali a partire dalle missioni Apollo.
Il tipo di generatore è denominato RTG in acronimo anglosassone; Già nel 1976 le Viking 1 e 2 su Marte funzionavano col generatore nucleare. La sonda Cassini di questi generatori ne ha qualcosa come 18 elementi. Anche Curiosity va a spasso con un RTG dentro.

Il materiale fissile è biossido di Plutonio 238, che ha una consistenza ceramica, ed in caso di shock fisico tende a rimanere compatto e a non disperdere materiale se non qualche scheggia che rimane nelle vicinanze.

Inviato: 17/05/2014, 11:59
da syn@psy
Interessantissimo Valerio!

Inviato: 19/05/2014, 10:08
da serastrof
Insomma lo spargimento di apparati a radioattività intrinseca al di fuori della vecchia Terra é molto più diffuso di quel che normalmente si conosca!

(Ma "in caso di shok fisico" il core radioattivo non dobrebbe esser mantenuto a temperatura costante?)

L'effetto Seebeck é quello delle normali termocoppie presenti nelle ns. caldaie e forni/fornelli a gas, per sicurezza: riscaldando una giunzione di due metalli differenti si ritrova una debole ddp ai loro estremi, con conseguente scorrimento di elettroni. Il valore della differenza di potenziale generata per effetto Seebeck è dell'ordine di alcuni microVolt per kelvin di differenza.

http://it.wikipedia.org/wiki/Generatore ... dioisotopi

Il plutonio (oggi per lo più risultato delle produzioni nucleari militari e civili, in cui di fatto é un surplus da smaltire) diventa fisicamente caldo proprio a causa del suo decadimento alfa: grandi quantità possono far bollire l'acqua. Il principio é sfruttato nelle classiche centrali nucleari. Il plutonio tra l'altro, pur essendo un metallo, conduce male il calore, ovvero non lo dissipa fuori di sè. Però subisce una sensibile contrazione di volume all'aumentare della temperatura. Ciò aumenta la compressione, che fisicamente favorisce il bombardamento nucleare e l'aumento di temperatura. Il rischio di un autoinnesco incontrollabile che porti alla fissione (particolarmente per l'isotopo 239), cioé l'esplosione e l'irraggiamento radioattivo che ne consegue, é legato alla "massa critica" (da 10 a 16Kg, ovvero una sfera di 10cm nel caso del 239, tempo di dimezzamento 24200 anni. Negli RTG si usa il livello orbitale appena inferiore, emivita solo 87 anni) (ma "spegnimento" totale in 174...)


In sostanza: I rischi derivanti da Yutu sono sicuramente minimi, essendo la sua batteria nucleare raffreddata dalla mancata insolazione.
Però come per i rifiuti spaziali in orbita, anche se per fine nobile e condivisibile, stiamo esportando scorie radioattive al di fuori del pianeta.