Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali
Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.
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I cieli nei tempi passati..
Moderatore: gbianciardi
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Dove vado io la prima volta sono rimasto a bocca aperta
La via lattea si vedeva benissimo,e da allora o deciso che quello era il mio posto di osservazione
Comunque anche un cielo come quello di blu_notte mica da poco
E bello vedere migliaia miliardi di stelle che brillano sulla tua testa,quella scia bianca che ti attraversa nel mezzo del cielo
O mamma stò sognando
La via lattea si vedeva benissimo,e da allora o deciso che quello era il mio posto di osservazione
Comunque anche un cielo come quello di blu_notte mica da poco
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- stellairama
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Si parla sempre di risparmiare sulla luce, ma ogni anno che passa va sempre peggio. Mi ricordo che circa 30 anni fà guardando la volta celeste mi addormentavo sui muretti esterni di casa scrutando il cielo messo "comodo" con cuscino e copertina di lana, riuscendo a vedere cose che ho rivisto solo qualche anno addietro in occasione del blak out nazionale, in quanto quella notte lavoravo. Pensavo, ma di tanto in tanto qualche notte non si potrebbe risparmiare qualcosa staccando la luce per qualche ora?Marcello.
Condivido l'impressione che per avere un idea di come doveva mostrarsi il cielo quando non esisteva inquinamento luminoso basta andare alle Eolie. Per quanto possa sembrare strano, non bisogna allontanarsi di moltissimo dai luoghi "civilizzati" per vedere il cielo al top. Avendo lavorato al Telescopio Nazionale Galileo (isola di La Palma - Canarie) ho potuto vedere uno dei cieli migliori al mondo, ma vi assicuro che quello visto alle Eolie (a Filicudi) non era da meno (certo magari la % di notti buone e il seeing non erano gli stessi!). E ciò, nonostante lontanissima all'orizzonte si vedesse la costa siciliana illuminata. Ho contato 53 stelle nel quadrato di Pegaso, quando dal centro di Catania se ne contano 4, dall'osservatorio astrofisico dell'Etna se ne contano 15 e dal versante nord dell'Etna 32.
Esperienza indimenticabile: prendere la pizza sul mare a La Palma e, nonostante i lampioni, alzare ogni tanto gli occhi e vedere la Via Lattea (ma della stessa esperienza ho goduto dalla birreria del paesino vicino all'osservatorio della Provenza a soli 500 metri di quota).
A proposito di cieli cittadini, mi sono rimaste impresse delle figure dell'800 pubblicate una ventina di anni fa su L'Astronomia,in cui era raffigurato in chiave realistica il cielo notturno visibile in diverse stagioni dal centro di Parigi (senza Torre Eiffel), solcato da una luminosa Via Lattea. (!!!) Doveva essere proprio così. Come ha detto qualcuno, credo che l'idea migliore di un cielo "immacolato" visibile da una città l'ha potuta dare il blackout del 2003.
Per quanto riguarda l'idea dell'Himalaya, và detto che salendo oltre i 4000 m pare che il livello di ossigenazione non consenta alla retina di lavorare al meglio: mi è stato raccontato che il cielo visto al Mauna Kea non si mostrava nella magneficenza attesa. Ma francamente non sono molto convinto di questa interpretazione...
Ciao
Giuseppe.
Esperienza indimenticabile: prendere la pizza sul mare a La Palma e, nonostante i lampioni, alzare ogni tanto gli occhi e vedere la Via Lattea (ma della stessa esperienza ho goduto dalla birreria del paesino vicino all'osservatorio della Provenza a soli 500 metri di quota).
A proposito di cieli cittadini, mi sono rimaste impresse delle figure dell'800 pubblicate una ventina di anni fa su L'Astronomia,in cui era raffigurato in chiave realistica il cielo notturno visibile in diverse stagioni dal centro di Parigi (senza Torre Eiffel), solcato da una luminosa Via Lattea. (!!!) Doveva essere proprio così. Come ha detto qualcuno, credo che l'idea migliore di un cielo "immacolato" visibile da una città l'ha potuta dare il blackout del 2003.
Per quanto riguarda l'idea dell'Himalaya, và detto che salendo oltre i 4000 m pare che il livello di ossigenazione non consenta alla retina di lavorare al meglio: mi è stato raccontato che il cielo visto al Mauna Kea non si mostrava nella magneficenza attesa. Ma francamente non sono molto convinto di questa interpretazione...
Ciao
Giuseppe.
(ma della stessa esperienza ho goduto dalla birreria del paesino vicino all'osservatorio della Provenza a soli 500 metri di quota).
Se ti riferisci all'osservatorio Pic de Fees sopra Hyeres, io vado li in vacanza (a Giens per la precisione) da quasi 10 anni e tutte le volte mi stupisco del cielo nero che c'è, sono tornato da un paio di settimane e, purtroppo, anche quest'anno nonostante sia partito con le migliori intenzioni (mi son portato dietro il Vixen VMC110) alla fine mi son fatto travisare dalla compagnia e non ho fatto nessuna osservazione. Torno una settimana a settembre, speriamo bene, anche se devo dire che, il quel posto, è sufficiente sedersi e guardare il alto per godere di uno spettacolo impagabile.
Roberto
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Messaggio inserito da Riccardo Cosenza
si ma pensa quelle serate in cui uscivano per esempio di casa e non aveva illuminazione.. doveva essere uno spettacolo assurdo.. e magari molti non ci facevano nemmeno caso..
mia madre 82 anni presa dalla mia passione per l'astrofotografia, con ottima memoria mi racconta di quando bambina agli inizi degli anni '30 poteva vedere la via lattea "incredibilmente luminiosa" (sono sue parole) dal centro di Bologna piazza maggiore e comunque pure io ho il ricordo della mia prima osservazione di orione nel 1970 con il primo piccolo telescopio regalatomi per natale da mio padre... un suo amico appassionato di stelle mi fece vedere a occhio nudo la nebulosità di M42 sulla quale poi indirizzai il tubo eravamo agli inizi degli anni 70 a 7 km in linea d'aria dal centro di Bologna
questa la dice lunga su quanto nonostante una decente legge regionale i nostri amministratori se ne sbattano altamento dell'inquinamento luminoso io certe sere ho la casa illuminata a giorno dalle luci di un campo da baseball che dista da casa mia , in lnea d'aria si e no due chilometri e mi fermo qui
Devo dire che sono abbastanza fortunata, durante le appena trascorse sere d'estate la via lattea era ben distinguibile da dove vivo (terni periferia su una collinetta).Tanto da poter vedere chiaramente tutte le stelle che compongono il grande carro,la polare,vesta,cassiopea,ecc.(ho ancora conoscenze limitate) ad occhio nudo,e poter immaginare disegnate nel cielo le figure mitiche delle costellazioni,è stato anche questo un ottimo motivo x decidere di acquistare un telescopio non saro' costretta a spostarmi da casa estate e inverno.
ciao io mi ricordo un 15 anni fa in calabria sullo ionio si vedeva la via lattea a occhio nudo senza problemi, anche adesso si può vedere così basta scegliere una zona dello ionio poco abitata tipo mirto crosia ecc li ci sono zone che per chilomentri non hanno lampioni, basta andare in vacanza li ti affitti una casa per 1 mese e la paghi pochissimo e ti godi le stelle, ma vi do un consiglio andateci senza figli non c'è nulla da vedere ne vita notturna zero assoluto eheheh ciao
salve, mi chiamo Salvo, sono della provincia di Palermo. dalle mie zone non è tanto difficile trovare posti all'aperto dove si possa fare una buona osservazione. io faccio parte di un gruppo scout e molto spesso alle uscite ci troviamo in posti immersi completamente nella natura e con pochicciamo, se non nullo, inquinamento luminoso...davvero uno spettacolo
Per una civiltà senza luci artificiali, credo che la notte fosse realmente illuminata dalla luce stellare. La nube galattica ha sempre schiarito la notte. E' la luce elettrica a spegnere il cielo. Il vero buio - ammennocché di stare in un folto bosco, od in una stretta gola - in realtà é estremamente luminoso.
Nel '95 mi sono trovato di notte nel centro australia, sulla mappa il primo incrocio era a 190 Km, nessun altro riferimento di presenza umana. E quando dico incrocio, intendo dire che vi era solo un'intersezione di strade di terra, con un cartello, non un insediamento umano! Tutt'intorno solo paletti elettrificati a delimitare immensi pascoli bradi.
Ho spento il motore, mi sono guardato un attimo intorno, mi sono reso conto che stavo leggendo la mappa alla luce delle stelle! Sono sceso, mi sono inginocchiato, mi sono vergognato, ho esultato, ho pregato.
Prima di allora, ancora in grado, l'unico mio trekking notturno a cavallo.
Siamo in una lieve conca fra Bracciano e Martignano (RM). Nessuna luce umana in giro, l'aria era fresca e pulita, stranamente per essere d'agosto. Niente Luna, fondo nero. Il cavallo si ferma, volta verso l'uomo il suo robusto collo, il suo occhio lucido scocca un lampo riflesso.
Alzo lo sguardo: una nube luminosa attraversava da parte a parte il cerchio di cielo sopra di me. Milky Way, so cool!
Estate 2009, novilunio in mare al largo del Tirreno, nave traghetto (quindi con luci), una zona senza lampade: in piedi, una "spazzolata" al binocolo, tanto per sfruttare l'occasione. Mi volto, sul legno del ponte vedo la mia ombra. Era Giove.
La luce del buio sta nel DNA del genere umano. Guardare all'Infinito, Agire nel finito. Alzare lo sguardo, allargare il Pensiero.
Nel '95 mi sono trovato di notte nel centro australia, sulla mappa il primo incrocio era a 190 Km, nessun altro riferimento di presenza umana. E quando dico incrocio, intendo dire che vi era solo un'intersezione di strade di terra, con un cartello, non un insediamento umano! Tutt'intorno solo paletti elettrificati a delimitare immensi pascoli bradi.
Ho spento il motore, mi sono guardato un attimo intorno, mi sono reso conto che stavo leggendo la mappa alla luce delle stelle! Sono sceso, mi sono inginocchiato, mi sono vergognato, ho esultato, ho pregato.
Prima di allora, ancora in grado, l'unico mio trekking notturno a cavallo.
Siamo in una lieve conca fra Bracciano e Martignano (RM). Nessuna luce umana in giro, l'aria era fresca e pulita, stranamente per essere d'agosto. Niente Luna, fondo nero. Il cavallo si ferma, volta verso l'uomo il suo robusto collo, il suo occhio lucido scocca un lampo riflesso.
Alzo lo sguardo: una nube luminosa attraversava da parte a parte il cerchio di cielo sopra di me. Milky Way, so cool!
Estate 2009, novilunio in mare al largo del Tirreno, nave traghetto (quindi con luci), una zona senza lampade: in piedi, una "spazzolata" al binocolo, tanto per sfruttare l'occasione. Mi volto, sul legno del ponte vedo la mia ombra. Era Giove.
La luce del buio sta nel DNA del genere umano. Guardare all'Infinito, Agire nel finito. Alzare lo sguardo, allargare il Pensiero.
- Riccardo Cosenza
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sarebbe stato bello vederti ballare in mezzo l'australia!!! la mia unica esperienza di cielo abbastanza buio è stata fatta nelle campagne di Alia, in sicilia, avevo fatto tutto un persorso celeste di osservazione.. sono arrivato e già diciamo c'era una luce strana.. sembrava di vedere al buio, ma senza luci attorno.. poi ho alzato gli occhi in cielo e la luce era fortissima.. illuminava a giorno.. la via lattea tipo fotografia!!!
ti dico che non ho potuto fare altro che ammirare.. anche perchè quasi non riconoscevo le costellazioni non essendo abituato a tutte quelle stelle!!
Ric
ti dico che non ho potuto fare altro che ammirare.. anche perchè quasi non riconoscevo le costellazioni non essendo abituato a tutte quelle stelle!!
Ric