Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

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Aggiornamento sul Nexus 70mm 45

Parliamo di tutto quello che riguarda l'osservazione astronomica con i binocoli, loro accessori e tecniche da utilizzare.

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serastrof
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Aggiornamento sul Nexus 70mm 45

#1

Messaggio da serastrof »

I commenti dei primi utilizzatori italiani del nuovo arrivato nel mercato dei binocoli (ad uso astronomico e non), confermano la bontà di questo prodotto: http://www.rpoptix.com/nexus.html

http://www.rpoptix.com/nex70_1.jpg

Ricordando che si tratta di un binocolone con oculari intercambiabili e di 70mm di diametro degli obiettivi, poiché gli oculari sono disposti ad angolo anziché "dritti" come nei normali binocoli che tutti siete abituati a conoscere, evidenzio che é uno strumento molto versatile, perché può essere usato sia per uso terrestre, diurno, che per uso astronomico.

Le dimensioni, ovviamente maggiori di quelle dei comuni binocoli, rimangono però estremamente compatte, tali da mantenerlo facilmente trasportabile (nell'apposita valigetta fornita a corredo) anche in viaggio, sia con auto propria che con trasferimenti tra diversi mezzi di trasporto.

In tal caso, il problema maggiore infatti sarà il cavalletto, che nel caso di quest'ottimo 70mm sarà un buon treppiede videofoto di tipo professionale, da condividere con macchina foto e/o la telecamera.

Per questioni di peso, meglio se riuscite a dotarvi di quelli in materiale ultraleggero e solido come l'alluminio duro o la fibra di carbonio. Un buon treppiedi da viaggio, appunto, che raggiunga l'altezza di un metro e mezzo circa. La posizione angolata degli oculari consentirà di manovrarlo senza sforzo della schiena o del collo, anche per lunghi quarti d'ora di seguito.

Un binocolo, sia per uso diurno che per uso astronomico, nonostante sia uno strumento ottico di precisione molto complesso (pensate soltanto ai prismi ed alla precisione dell'allineamento e della collimazione fra due tubi affinché il doppio fascio ottico vada a centrare la stessa immagine, sovrapponendola perfettamente su entrambe i lati....) (un telescopio può essere autocostruito, un binocolo no poiché richiede un livello di tecnologia e di strumentazione che non sono normalmente alla portata di un singolo, e che solo la produzione in serie può ripagare quanto a costi...), possiede straordinarie doti di versatilità e facilità d'uso.

A differenza di un qualsiasi telescopio, chiunque infatti comprende intuitivamente ed immediatamente come utilizzare un binocolo, e riesce a direzionarlo ed metterlo a fuoco senza alcuna difficoltà. Tra l'altro, é sempre immediatamente pronto all'uso, non necessitando né di alcuno "stazionamento", né di alcun "andare a temperatura".

Basta solo avvitarlo al cavalletto e...via, si parte per il deep sky, fra ammassi, stelle doppie, nebulose e galassie brillanti!

Inoltre un binocolo possiede quel qualcosa in più che nessun telescopio avrà mai, cioé quella spazialità dell'immagine al limite del tridimensionale, che gli deriva proprio dall'essere uno strumento a visione stereoscopica, come i nostri occhi, e che vi farà sentire letteralmente "dentro" l'ammasso, la galassia od il ricco campo stellare.

Insomma: un binocolo di grandi dimensioni (cioé almeno 70mm di apertura ed almeno 20x) é qualcosa di più di un binocolo. E' uno strumento peculiare costituito in pratica da un doppio rifrattore a corta focale (dai 440 ai 530 mm circa), che si pone a metà fra il normale binocolo ed il telescopio propriamente detto, e che può sostituire tranquillamente quest'ultimo, non solo come strumento da viaggio o da campo, ma anche come corso di autoapprendimento del cielo, alla ricerca di stella in stella degli oggetti Messier, o semplicemente per "passeggiare nello spazio" fra cascate di diamanti e brulichìo di lucciole splendenti di riflessi diamantati.

Tornando allo specifico strumento, si deve registrare con soddisfazione che il web binofilo nazionale constata sul Nexus 70mm angolato 45gradi ottime doti di robustezza dello scafo e di precisione della meccanica (distanza interpupillare, messa a fuoco), al punto da dichiararlo - sorprendentemente per il pubblico nazionale - superiore al mitico Miyauchi Exceed 20-30x77.

Rispetto a quest'ultimo, noto per la qualità "giapponese", gli utilizzatori si dichiarano molto soddisfatti per la precisione della cremagliera fra i braccetti portaoculari, che assicura un'ottima simmetria nel movimento interpupillare;
per la messa a fuoco (indipendente sui singoli oculari), "gommosa" e precisa;
per il bilanciamento dei pesi.

I portaoculari hanno un sistema di serraggio "a collare" a stringere, che assicura la perfetta assialità nonché la tenuta in sede degli oculari, che non cascano nemmeno col bino oltre lo zenith (a differenza di taluni esemplari del Nexus 100mm seconda serie, in cui la tenuta degli oculari é affidata solo all'attrito di una guarnizione o-ring posta all'interno del portaoculari, che talvolta ha sollevato dubbi e lamentele quanto a precisione assiale e soprattutto perché gli oculari risultavano difficili da sfilare via).

Circa la qualità ottica, le lenti anteriori sono tripletti Bak4 ED, per cui i due tubi risultano essere due veri apocromatici, di nome e di fatto.

L'aberrazione cromatica viene definita come estremamente ridotta anche su fanali artificiali, definizione, puntiformità stellare e nitidezza sono confermate da più voci anche ai bordi, con campo spianato e CMC uniforme su praticamente tutto il campo.

Spesso si legge, su forums paralleli o siti specializzati, che chi é entrato in possesso di questo strumento, ha anche - fra l'altro - posseduto in precedenza (o tuttora in parallelo) sia il Nexus 100mm, che un Miyauchi, e che hanno finito per tenere il "cinesino" e dare via chi il fratello maggiore chi il predecessore giapponese.

Per cui ho letto più di un intervento effettuare la comparazione di questo 70mm angolato 45°con strumenti che - seppur diversi - finora erano considerati mostri sacri intoccabili e metro di paragone per tutti gli altri.

Ebbene: il web binofilo sembra assegnare al nuovo Nexus bianco "piccolino" qualità ottiche inaspettate rispetto al prezzo d'acquisto (€ 589,00 bino+valigia+tre coppie d'oculari 16-20-25x), rispetto al rivale e ben più blasonato giapponese di similare apertura, e soprattutto rispetto ad altri binocoli angolati 45° o 90° da 70-100mm.

Viene addirittura accostato in competizione - per il terrestre - con i Kowa serie Highlander ed ai Docter Aspectem, quanto a strumenti di eccelsa qualità sul terrestre, mentre invece rispetto a binocoloni più specificamente astronomici, viene contrapposto ai 100mm giapponesi serie Bj ed al fratello maggiore Nexus II 100mm.

Probabilmente taluni commenti risulteranno un po' troppo entusiastici, ma rivelano la sorpresa di scoprire qualità inaspettata in un prodotto "cinesone".

Quanto ad ingrandimenti, con gli oculari a corredo li ritengo piuttosto bassini, ma sufficienti per stupende passeggiate a campo largo fra le meraviglie del cielo.

Ad ogni buon conto, vista la qualità delle lenti, più d'un utilizzatore dichiara di aver "tirato" questo Nexus 70mm 45° anche oltre l'ingrandimento massimo teorico, che nel caso dei binocoli con prismi di Porro (a causa dei loro cut-off) si calcola come pari ad 1,44 volte l'apertura (quindi 100x per il Nexus 70mm) anziché il doppio della medesima apertura, come nei telescopi.

Come in un telescopio, la qualità dell'immagine sarà dovuta - agli alti ingrandimenti - più al seeing ed alla qualità degli oculari che alla qualità del binocolo stesso. In effetti50, di norma é difficile superare i 50x.

In conclusione: chi lo ha comprato o testato, si dichiara molto soddisfatto, cosicché sarebbero 600 euro ben spesi, investiti in uno strumento intramontabile e da passare in eredità, a quotazione persistente e che resterà con tutta probabilità vostro compagno per lungo tempo, attraverso cui godere visioni mozzafiato sia delle larghe campiture stellari che degli oggetti "deep".

Pertanto, ai molti apprendisti astrofili che spesso si angosciano nella scelta del primo telescopio, e che magari alla fine spendono cifre anche ragguardevoli senza centrare il proprio obiettivo, mi permetto di consigliare di provare prima (ma anche durante e dopo), con un binocolone compatto e performante come questo.

Uno strumento tutto sommato basilare ed economico, ma otticamente più che soddisfacente, per studiare a fondo la geografia/geometria celeste tramite lo "star-hopping", per poi passare adesperienze più tecniciste e con "hardware" più impegnativo.


thefrenz
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#2

Messaggio da thefrenz »

Bello.
Sembra ben fatto, leggero, buona l'idea della staffa, per poter mettere il red hot in posizione centrale, ho fatto più o meno la stessa cosa con il mio konus ed è comodissimo, in una frazione di secondo centri tutto quello che vuoi.
Prima o poi me lo devo fare un nexus
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