Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

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binocoli e cavalletti - criteri di scelta

Parliamo di tutto quello che riguarda l'osservazione astronomica con i binocoli, loro accessori e tecniche da utilizzare.

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serastrof
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binocoli e cavalletti - criteri di scelta

#1

Messaggio da serastrof »

Nell'osservazione binoculare il supporto con cui si può mantenere stabilmente orientato un binocolo assume un'importanza fondamentale.

Ciò vale sia per l'osservazione terrestre diurna, che soprattutto per quella astronomica notturna.

Di giorno, come é intuitivo, la luce diurna sarà quasi sempre sufficiente a consentire la visione, anche in caso di alti ingrandimenti. Ma già se l'osservazione avviene - come nel caso di quella naturalistica - in luogo scuro come nel folto del bosco, oppure durante i crepuscoli (mattutino e serale), la luminosità cala vertiginosamente, e con essa la possibilità di godere di una buona visione dell'oggetto inquadrato, sia esso un uccello, che un dettaglio in lontananza, che un soggetto scuro.

Di notte, nell'uso astronomico, la necessità di raccogliere quanta più luce possibile diventa un imperativo categorico.

DA CIO' SI COMPRENDE L'IMPORTANZA DEL SUPPORTO.

Un normale binocolo (8x30; 7x50, 10x50, etc...), come per pratica esperienza Vi sarà già noto, può essere manovrato liberamente senza alcun tipo di supporto, anche di notte. Il campo inquadrato da tali strumenti rimane ancora così largo da consentire ad una persona di normali capacità psicofisiche di sorreggerlo avanti alle proprie orbite per diversi minuti, senza apprezzabili vibrazioni che disturbino la visione.

Il problema sorge quando e se si vuole maggior magnificazione (ingrandimenti).

ALL'ATTO PRATICO, SI PUò SORREGGERE UN BINOCOLO A MANO LIBERA SOLO FINO AI 10X, e di peso max intorno al mezzo chilo.

Oltre tali livelli, occorrono ottime doti fisiche per riuscire a mantenere saldamente, ben puntato e senza provocare tremolii pericolosi per il nostro visus, un binocolo di dimensioni ragguardevoli.

Tanto quanto per un telescopio la montatura ed il cavalletto, utilizzare un binocolo dai 10x in su per la visione della volta celeste rende necessario un rigido supporto.

DETTO COSì APPARIREBBE OVVIO. Ma mentre é cosa assolutamente normale in campo ad es. fotografico che chiunque di voi consideri il cavalletto come un ovvio e scontato accessorio del proprio corredo (di cui magari si vorrebbe spesso fare a meno in caso di viaggi, escursioni, etc.. - per cui spesso si spendono cifre anche ragguardevoli per acquistare quello più minuscolo e leggero possibile, a parità di robustezza/altezza/carico max), quanti di voi invece fanno altrettanto parlando di un binocolo?

La necessità infatti appare rilevante solo quando le dimensioni ed il peso del binocolo s'impongono esse stesse da sole, tali da costringervi intuitivamente e "naturalmente" ad abbinare immediatamente, fin dall'acquisto, lo strumento ottico al suo mezzo di sostegno.

Quello che voglio dire é che in realtà non é così affatto scontato che si pensi al supporto in maniera attenta e ponderata tanto quanto si faccia - ad es. - nella scelta di un obiettivo fotografico o un oculare astronomico

Eppure sarà proprio il supporto a rendere piacevole o meno la visione binoculare del cielo notturno, qualora sia dotato di adeguata robustezza, sufficiente altezza e ottima facilità di serraggio/manovra.


LA VALUTAZIONE DI UN SUPPORTO DA ASSOCIARE AD UN BINOCOLO DEVE QUINDI ANDARE DI PARI PASSO CON GLI INGRANDIMENTI E SOPRATTUTTO CON IL PESO DELLO STRUMENTO.

Già nella scelta di un binocolo normale, ad esempio, se esso é già di 10x e si pensa di utilizzarlo anche in astronomico, occorre valutare subito se il binocolo sia provvisto di foro filettato a passo fotografico o di altro sistema di aggancio ad un tripode.

Generalmente tale foro si trova, nascosto da un tappo, sul fronte del perno centrale su cui si articolano i due cannocchiali.

Tale collocazione obbliga quindi a dotarsi anche di un semplice accessorio, che congiunga il binocolo al cavalletto fotovideo: il cosidetto "tripod adapter".


Tali accessori costano pochi euro, 5-6 per quelli in plastica dura, una decina-ventina quelli in metallo. Quest'ultimi - intuitivamente - risultano comunque più precisi, robusti e duraturi.

(un esempio qui:
http://www.meade.de/en/products/binocul ... d471100064 )

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Eppure tali piccoli e semplici aggeggi risultano spesso di difficile reperibilità, anche nei grandi negozi di foto-ottica (mi é capitato anche qui a Roma), per cui si é perfino costretti a ricorrere all'acquisto a distanza anche per un componente così elementare, a volte a scapito di solidità e durata.

A mio giudizio ciò é un ingiusto handicap di cui sono gravati i binofili, i quali- già per il fatto di essere un settore erroneamente ritenuto di "nicchia" sono fortemente penalizzati dai produttori/importatori - per cui nel mercato specializzato spesso sono considerati fratelli minori degli astrofili "normali", i quali, per la complessità e variabilità della configurazione dei telescopi, in genere trovano migliore e pronta rispondenza da parte dei produttori, con offerta in catalogo di accessori di ogni genere.

Nel mondo dei binocoli invece addirittura l'autocostruzione e l'artigianalità sono costrette spesso a supplire alla cronica carenza di offerta di materiale customizzato e dedicato.

Provate ad entrare in un negozio di astronomia: quanti telescopi e montature trovate? E quanti binocoli astronomici?

In realtà - se ci pensate bene - in tutto il Pianeta sono sicuramente più diffusi i binocoli che i telescopi. Nei paesi a benessere stabilizzato probabilmente esisterà quasi un binocolo in ogni casa, mentre così non é per i telescopi.

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Veniamo finalmente ad elencare i criteri valutativi per un buon supporto per il vostro dueocchi.

Anche per il "semplice" 10x50, un giusto cavalletto dovrà consentire di alzare il bino fino all'altezza dei vostri occhi, quindi in media almeno fino a 180 cm di elevazione massima.

Inoltre, per osservare allo zenith, o fate uso di un binocolo angolato, oppure (caso più frequente, quello del binocolo "dritto") il vostro treppiede deve far salire la testa con l'attacco/adattore di ulteriori 20-30 cm.

Il tutto mantenendo la facilità di muoversi altazimutalmente, senza vibrazioni.

Le vibrazioni in particolare, essendo nemiche della salubre visione, dovranno essere attentamente testate, alzando al massimo il treppiede sotto carico operativo massimo.

INOLTRE il supporto ideale Dovrà ESSERE IN GRADO DI SOPPORTARE IL CARICO CON SUFFICIENTE MARGINE DI SICUREZZA.

IL PESO LORDO APPLICABILE SIA ALLA COLONNA CENTRALE, CHE ALLA TESTA (la quale dovrà essere almeno dei tipo detto "fluido", chiamata cioé anche "testa video", quelle con leva obliqua di manovra, oppure meglio ancora sarà del tipo 3D, con due leve di manovra/serraggio, e dovrà consentire di portare l'asse del binocolo fino alla verticale) dovranno essere dimensionate come segue:

IL DOPPIO + UN TERZO DEL PESO DEL BINOCOLO

Fin che parliamo di binocoli normali, qualsiasi buon cavalletto fotovideo sarà grossomodo idoneo.

MA SE COMINCIAMO A CONSIDERARE I GIANT BINOS, il cui peso può arrivare anche a 7-13 chili (come d esempio gli angolati BA6 , o i Nexus 23-41x100, o i dritti 30x100 / 28x150 tipici per uso astronomico - pensate ad es. ai cercatori di comete) un cavalletto fotovideo che riesca ad avere tutte queste caratteristiche assieme diventa necessariamente impegnativo.

Quindi orientatevi direttamente su un cavalletto ad uso professionale o da studio.

Incredibilmente, a parità di prestazioni, il mercato offre questo tipo di supporti ad un prezzo assai variabile: molto più alto se il prodotto nasce nel mondo fotovideo, più proporzionato invece in ambito astroaccessoristico.

Meglio allora rivolgersi direttamente a quest'ultimo, dove il genio italico tra l'altro sovente si sbizzarisce con l'autocostruzione artigianale (e facilmente evolve in industria meccanica di precisione), che sovente riesce ad essere più efficace e robusta, anche se meno estetica e più grezza.

Brillano come esempi di tale estrosità il cd. "pantomaxi" di Gaddo Fiorini (cerca sul web così), costituito da un pantografo ad oscillazione smorzata,
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ed i supporti a forcella RP Astro, i quali però non consentono ai binocoli "dritti" una piena libertà d'escursione fino allo zenith. (E comunque necessitano del tripode tanto quanto le montature per i telescopi).

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Discorso a parte meritano le teste cosidette "giro", che pure rientrano nella categoria delle costruzioni artigianali di qualità.

Sono delle teste costituite da un cilindro, girevole sul piano orizzontale, fornite di un asse trasversale, a cui estremi si applicano rispettivamente il binocolone ed i contrappesi.

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Nascono come montature altazimutali per sorreggere facilmente due telescopi (o due binocoli) in contemporanea, oppure binocolone e telescopio assieme.

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Infine i supporti per i binoscopi.
Ma questi sono tutti argomenti che affronteremo successivamente.


Cieli Sereni.


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