Ciao! Bentornato (in questa sezione)!!! Ah, che goduria, leggerti a proposito della visione a due occhi!
Allora: fra i binocoli "dritti", i Fujinon 16x70 sono rimasti mitici, nella storia dei binocoli quanto a qualità ottica, trasparenza, fattore crepuscolare ed anche compattezza e leggerezza.
Tant'é vero che reggono benissimo la quotazione, essendo ormai fuori produzione e pressocché introvabili.
Erano (sono) dei binocoloni molto simili ad un "normale" 10x50, solo un po' più grandini.
Poi é venuta l'epoca dei cd "cinesoni", dai 20x80 ai 40x150, con ottiche più scarse, cromatismi (molto) più evidenti ma prezzo estremamente più contenuto.
Comunque: oltre i 10x, indipendentemente dal peso, ogni binocolo va messo su cavalletto, perché anche se si possiede la mano ferma da chirurghi, l'immagine notturna comunque si muove in maniera sufficientemente stressante e soprattutto degradante.
Dividiamo per comodità il tuo quesito in due parti: la prima dedicata agli ingrandimenti, la seconda all'apertura.
Gli ingrandimenti: la differenza che c'é fra un 10x ed un 20 o 25x la si avverte soprattutto su cielo profondo, poiché il campo si restringe. Con il "normale" puoi cogliere completamente il Doppio del Perseo ed afferrare al volo gli altri noti asterismi là intorno, M44 lo centri perfettamente fra gli Asineli di Cancro e fai comprendere a chiunque perché é detto il Presepe, la Luna Piena la vedi protagonista della tua visione ma non arriva affatto a riempire il cerchio. I pianeti li vedi come un puntolone luminoso, si afferra il loro aspetto discoidale ma restano un puntino. Solo con Giove "intuisci" i satelliti galileiani, Saturno, perché lo sai, sembra ovoidale, ma resta un puntolone. Venere é e resta superrifulgente, ma non ci discrimini le fasi.
Per altri grandi oggetti deep ne cogli perfettamente il senso: abbracci in sol colpo d'occhio il fascino delle Pleiadi (che ingrandite e separate lo perdono tutto), trovi in un attimo M31 (ma resta la punta di un cotton fiocc), fai capire a chiunque che nella spada di Orione c'é molto, molto di più. Incuriosirai e stupirai ogni avventore od ospite perché mostrerai al volo la "Stampella" o la Cascata di Kemble.
Solo girando in tondo col bino normale, si capisce la particolarità delle Iadi di Toro, e la bellezza della Chioma di Berenice. Infine "trovi" perfettamente sotto medio cielo m13, M15, M52, M35, M39 edi vari ammassi in Auriga o quelli in Scorpione/Sagittario e tutte cose di questo genere, ma gli ammassi aperti restano mucchietti di stelle brulicanti e stagliati dal fondo cielo, mentre quelli globulari si mostrano come una macchietta bianchiccia o comunque diversa dal fondo cielo ma di certo non li "risolvi" in un agglomerato di punti.
Salendo di x, il campo si chiude esponenzialmente, per cui perdi la totalità degli oggetti larghi o delle campiture di Via Lattea, ma "buchi" con molto più dettaglio nel profondo, tale che le Pleiadi si spargono e restano stelle e stellucce separate, il cuore dei due ammassi del Doppio del Perseo ti si concentra ed allarga ma sparisce la periferia. Appaiono invece le galassie, M31 in testa, che sotto cieli bui addirittura non entrerà tutta nel campo, tanto essa é grande. Ma M81-82 ci saranno finalmente anche loro, sempre come macchiette nel vasto campo, ma sicuramente presenti dai loro 12milioni di ly. Così come sicura avrai M51, M101 con buon cielo, M57 un anelletto di fumo evanescente (immagine da intuire dopo aver visto molte sue foto, ma diversa dal fondo cielo). M27 invece sarà straordinariamente luminosa, d'improvviso, anche con seeing pessimo. La Velo non entrerà tutta nel cerchio, saranno riconoscibili la macchia bruna e "vuota" della NordAmerica, della California e di tutti gli oggetti vasti ma opachi, da "Sacco di Carbone".
Invece saranno brillantissimi ed evanescenti tutti gli M dal 4 al 24, e così via dicendo. Separi doppie facili e bicolori.
La Luna ancora non riempirà perfettamente l'intero cerchio, ed arrivando ai bordi svelerà eventuale cromatismo delle lenti. Saturno ancora non avrà il taglio in gola, Marte resta un puntolone arancione/rame, Giove una palletta biancogialla contornato da puntini allineati e ben evidenti. Venere, se non si ha la filettatura per filtri, creerà riflessi interni all'ottica, ed apparirà comunque circiforme.
Se gli x salgono oltre i 30, allora si cominciano a "vedere dettagli" di pianeti e crateri, di globulari e nebulose e galassie, si separano doppie larghe, si apprezza la differenza di rapide "variabili" come Algol. Soprattutto molti più ammassi deboli, galassie, nebulose e globulari (che restano "compressi" ma appaiono come agglomerati di puntini e non più solo macchiette uniformi).
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Dico tutto questo perché il miglior compromesso di un binocolo, in astronomia, in fatto d'ingrandimenti, é di poterli variare.
Sconsiglio il ricorso ai bino zoom, che generalmente hanno una qualità pessima (soprattutto meccanica).
L'unica scelta veramente seria é puntare ai modelli ad oculare intercambiabile, come i Nexus 70 e 100, i Myiauchi 77, 100 e 150, i Vixen Bt, i geoptik, eccetera eccetera.
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L'apertura: tutto quello che ho descritto prima, se il diametro resta di soli 5 cm, non lo vedi per niente, o solo gli oggetti più grandi, e sotto cieli bui.
Se é vero che in astronomia il diametro é tutto, lo é molto di più per un binocolo. Inoltre, come sempre in ottica, se ingrandisci l'immagine si scurisce proporzionalmente, e se l'immagine si scurisce gli oggetti deep, per definizione deboli, col piffero che ti vengono fuori, anche se sei in montagna!
Il mio consiglio quindi é:
APERTURA LA PIù GRANDE POSSIBILE, insieme all'intercambiabilità degli oculari.
Ed allora? Nexus 70 (
http://www.rpoptix.com/nexus.html), meglio ancora il 100mm, rispettivamente tripletto e doppietto angolato semiapocromatico con spianatore di campo incorporato ed oculari intercambiabili.
Il 70mm in realtà non é opportuno portarlo oltre 40-45x, mentre il 100mm é dato per max 41x ma arriva anche ad 80.
(C'é chi l'ha portato anche al limite teorico di 144x, ma non so con che qualità).
(Per i binocoli la regola del doppio del diametro va corretta per via dei prismi, il limite d'ingrandimento max si calcoloa con apertura moltiplicata 1,44 circa).
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Conclusioni: Il vetro pesa. Se i giantbinos sono leggeri, qualcosa significa. A parità di diametro ed ingrandimenti, meglio il binocolo più pesante.
Anche lo scafo gioca il suo ruolo, nel mantenere la collimazione, nel conservare l'azoto anticondensa, nonché nell'acclimatarsi. Quindi meglio scafo robusto ed esuberante rispetto al sottile e pratico.
Anche il colore, trovo che sia meglio bianco, per fatto termico (uso anche per il sole e terrestre), piuttosto che nero.
Se per budget ti devi limitare e soprattutto se non possiedi nemmeno un bino normale, secondo me ti conviene iniziare ad avere un buon 10x50 od un 12x60. Tieni conto che va sufficientemente bene anche un Magellan od addirittura il Bresser bak4 della LIDL....
Diversamente, usa quello che hai ed investi minimo su un
20x80 con cavallettone, meglio ancora un 20x90 (magari serie "Nebulae" con filettatura per filtri), od un 25x100 "dritto".
Fra messa a fuoco centrale e messa a fuoco individuale, preferisci quella indivuduale fra i due oculari.
Hai dato un'occhiata al mercato dell'usato, oppure qui?
http://www.rpoptix.com/prodotti.html
http://www.teleskop-express.de/shop/ind ... rers_id=40