Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

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TUTORIAL elaborazione di massima OGGETTI DEBOLI

tutte le foto del cielo profondo, tecniche di elaborazione e tutto ciò che concerne la fotografia deep sky

Moderatori: renard, GALASSIA60, orione56

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F. Antonucci

TUTORIAL elaborazione di massima OGGETTI DEBOLI

#1

Messaggio da F. Antonucci »

Mi è stato chiesto da alcuni amici del forum di improntare una linea per l'elaborazione di oggetti deboli o con ampie parti deboli.
Va subito detto che per questa categoria di soggetti c'è una soglia minima di segnale derivante dal set-up+cielo sotto la quale niente può essere fatto per una trattazione diciamo medio alta.
QUINDI nel proseguio si darà per certo che l'astroimager sta per elaborare una luminanza con segnale abbondante e pulito.

NOTA : le piccole macchioline nere che si possono vedere derivano che per il tutorial non ho ricercato il dark della Cocoon e la STX invece ha memoria in tal senso. Le macchioline sono stelle di una ripresa precedente e altro





1 - Porteremo in Pixinsight il fit derivante dalla combinazione dei vari frames ripresi in questo caso si tratta di una SD-mask eseguita in Maxim 5.
Come è facile vedere dalla finestra dell'istogramma il segnale è tutto da estrarre e il quadro è praticamente nero

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2- la disposizione del cursore sinistro e medio dell'istogramma produrrà un'operazione assai simile a quello che un normale DDP fatto da altri software forniscono. L'immagine è perfettamente estratta, dosata in tutte le sue parti, morbida ed equilibrata solamente un pò piatta. In queste condizioni lo stadio potrebbe già essere utilizzato come luminanza per una base RGB con la ovvia certezza che si tratterà comunque di un'immagine standard e priva di ogni tipo di enfatizzazione. Diciamo che ci accingiamo a visitare una Cocoon come mille altre volte vista

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3- Se provassimo a spostare il cursore medio oltre il limite di campana vedremmo nella finestra real-time come lo stretch non lineare produca immediatamente un'estrazione di nubi scure adesso perfettamente apprezzabili; la Cocoon ancora regge e le stelle però saranno un pò esuberanti.
PRECISAZIONE : come sarà possibile vedere nello zoom seguente l'esuberanza non è affatto eccessiva ma questo diprende dalla qualità del set-up abbinato al validissimo sistema antiblooming della STX; set-up inferiore qui sarebbero già in crisi e noi ci comporteremo come se cos' fosse.
DOPPIA PRECISAZIONE : ..............come sapete di certo qualcuno stralcia stelle e ammenicoli vari dall'immagine per reinserirle dopo ma questo tutorial è dedicato a una astroimaging moderna e quindi io farò in altra maniera

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4- lo zoom su alcune grandi stelle evidenzia come siano belle pompate ma il sistema come ho detto al punto 3 è tuttaltro che in crisi, anzi a me piacciono proprio così. Però terrò conto che molti set-up non avrebbero già retto questo stadio

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5- predisponiamo quindi una maschera che ci proteggerà le parti più luminose senza però esagerare nella pesantezza di questa altrimenti lo stretch non lineare non garantirà corretto passagio tra parti non protette o debolmente protette da quelle protette

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6- la maschera resa visibile per apprezzare il tipo di protezione garantito

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7- lo stretch non lineare sull'immagine agirà laddove non trova protezione o ne trova poca e quindi nell'estrarre le parti deboli non influenza la cocoon e le stelle. La cocoon sarà emancipata successivamente

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8- lo stretch applicato con le cosiderazioni del punto sopra

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9- rovesciamo la maschera liberando cocoon e stelle più luminose

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10- se abbiamo ben operato al momento di proteggere stelle più luminose e cocoon avremo sicuramente un serbatoio di riserva per pompare queste ora per mezzo di un leggero ritocco alla curva, come dire uscire un pochino nella non linearità dello stretch

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11 - lo zoom dimostra come questo sia assolutamente vero

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12- io per me non farei proprio niente ma suppongo di dosare un pò queste stelle rese (come devono essere) radiose. Preparerò quindi una maschera di solo stelle laddove quelle meno luminose non sono raccolte

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13- ecco come la maschera opera sul parco stelle

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14- ecco le stelle dopo una leggerissima riduzione morfologica (di dimensione) e un leggero arretramento dello stretch

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15- la nostra Cocoon

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16- la nostra Cocoon ora in Photoshop dove per mezzo di una maschera nascosta su layer a 'luce soffusa' si emancipa le striature scure interne lasciate un pò piatte dalle operazioni in Pixsight

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CONSIDERAZIONI FINALI : penso sia superfluo dire come per semplicità verso chi non abbia troppa esperienza ho cercato di individuare una linea che può avere variazioni e perfezionamenti anche a seconda del soggetto e che poi starà a voi comprendere appieno e diversificarla di volta in volta.

RIPETO ancora che se dalle riprese il segnale è insufficiente questo approccio all'elaborazione non sarà possibile fin dal primo passaggio e se cos' si dovesse verificare NON PROCEDERE oltre perchè lo sforzo non potrà ripagare



Frank


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#2

Messaggio da renard »

Come immagino tu sappia, queste tue spiegazioni sono sempre molto, ma molto gradite, chiare, semplici e lineari (anche con lo stretching non lineare)
Roberto
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#3

Messaggio da renard »

Approfitto per chiedere agli amministratori se è possibile mettere questo post (magari recuperando anche i tutorial precedenti) tra gli argomenti in rilievo.
Roberto
Massimo Fè
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#4

Messaggio da Massimo Fè »

Francesco,
grazie mille per questo importante tutorial.

cordialmente
Massimo
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#5

Messaggio da renard »

Dopo i ringraziamenti, due domande, partendo proprio dalla prima fase.
In base a cosa scegli di combinare le immagini con sum, sd-mask, sigma etc.?
Questo tipo di stretching iniziale è da preferire al dpp o è indifferente usare l'uno o l'altro?
Roberto
F. Antonucci

#6

Messaggio da F. Antonucci »

Rispondo a Renard :

1- la scelta di combinare in Maxim non è indispensabile; io personalmente uso Maxim solo per le operazioni di ripresa e poi non ci faccio più niente perchè meglio di Pixinsight non esiste niente. In questo caso per il tutorial ho eseguito una sd-mask in Maxim come penso possano fare tantissimi. La sd-mask quando il segnale è molto e diversificato da frame a frame spesso consente di partire da un fit molto equilibrato e gestibile al meglio.

2- si, è assolutamente consigliabile uno stretch iniziale come quello che ho evidenziato meglio di qualunque DDP preconfezionato

Frank
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#7

Messaggio da renard »

1- la scelta di combinare in Maxim non è indispensabile; io personalmente uso Maxim solo per le operazioni di ripresa e poi non ci faccio più niente perchè meglio di Pixinsight non esiste niente. In questo caso per il tutorial ho eseguito una sd-mask in Maxim come penso possano fare tantissimi. La sd-mask quando il segnale è molto e diversificato da frame a frame spesso consente di partire da un fit molto equilibrato e gestibile al meglio.




Io non mi riferivo tanto al software quanto al perchè si sceglie di come tipologia di combinazione tra sd-mask, come in questo caso, sum, sigma-clip o altro.
F. Antonucci

#8

Messaggio da F. Antonucci »

Avevo capito Roberto e ti avevo risposto, ma mi spiego meglio. A volte la somma pura dei frames specie se il segnale è abbondante può produrre un file di combinazione più spinto e cioè più 'suscettibile' alle operazioni di stretching preliminare. Una situazione già molto limite dove basta poco per produrre sensibile cambiamento; una media dei files o una sd-mask non somma i valori ma li media o li tratta in modo da beneficiare dell'informazione di ogni frames mantenendo però bassi i valori e quindi grande elasticità di trattamento.
Come dico sempre io 'fare molta pulizia mentale' e non farsi troppi problemi dove non ci sono; in sisntesi se uno media o comunque non somma difficilmente sbaglia. La somma diciamo che in certi casi rende troppo sensibile la combinazione e anche le stelle possono risultare già in partenza meno sobrie

Frank
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