Mi sono avvicinato alle riprese solari da pochi mesi, perché durante uno star party ho avuto l’opportunità di osservare per pochi minuti, in un coronado PST, piccolo telescopio di 40mm, prettamente dedicato alle osservazioni e riprese in h-alfa, cioè idrogeno ionizzato, e ne sono rimasto molto entusiasta. Mi hanno colpito subito i dettagli sul disco e soprattutto le protuberanze, così ho deciso di acquistarne subito uno.
Finalmente recapitatomi il piccolo pst, ho iniziato a fare un po’ di osservazione solare, non avendo a disposizione una camera specifica per riprese planetarie, ne ho presa di tipo economica ed usata, perché non avendo la certezza che sarei rimasto entusiasta, la consideravo come esperienza di arricchimento tecnico rispetto al mio interesse primario rispetto al deepsky . Iniziato a fare riprese sono rimasto intrigato dei risultati che riuscivo ad ottenere, in particolare il continuo mutamento del sole e la varietà dei dettagli.
Posso dire che il PST è già un bello strumento, ma le parti deboli come le protuberanze mi tentavano ad avere più luce e quindi comportava avere uno strumento più aperto, ma purtroppo strumenti solari e filtri h-alfa sono strumenti onerosi, per cui venendo a conoscenza che altri amici avevano fatto questa modifica con profitto, ho deciso di provarci anch’io.
Con questa modifica si possono ottenere immagini abbastanza soddisfacenti risparmiando molti soldi, ma vengo subito nello specifico mettendo anche qualche immagine della modifica che ho fatto.
L’occorrente per questa modifica è :
1. coronado PST.
2. rifrattore acromatico o apo.
3. filtro ERF.
4. raccordi adattatori che faremo fare da un tornitore .
Iniziamo con il pst, questo strumento è tutto smontabile, si svitano tutti i pezzi uno per uno, anche se sembra che non possano essere svitati bisogna forzare un po, perché nelle filettature è stato messo dalla casa produttrice un bloccafiletti, ma attenzione a farlo, se usate degli attrezzi come giratubi o chiavi varie, a non rovinare o schiacciare i pezzi, ma a noi per effettuare la modifica base interessa smontare solo il tubo dorato con lente anteriore, perché useremo tutto il rimanente materiale, e cioè l’etalon che è il filtro principale h-alfa, che è quello che ha la ghiera gommata ruotabile e la black box, che è la parte posteriore alla ghiera dell’etalon, cioè quella scatola nera, nella quale all’interno troviamo un pentaprisma che funge da fuocheggiatore regolabile da una manopolina esterna che si trova dietro nella parte bassa esterna della scatola, e poi nella parte superiore abbiamo il portaoculari sul quale è montato un BF e cioè un blocking filters piccolissimo, nella versione originale ( circa 4mm.), ma che può essere sostituito con un modello ad apertura superiore, con la funzione di bloccare i picchi di trasmissione generati dall’etalon, lasciandone passare solo uno e quello generato in h-alfa.
Adesso passiamo al telescopio da modificare.
Nel mio caso ho comprato un vecchio vixen 80M, l’importante che sia di buona qualità e non serve spendere cifre alte per telescopi apocromatici o con campo spianato perché tanto nelle riprese solari non saranno sfruttati, sia perché non avremmo problemi di aberrazioni e sia perché il campo che utilizzeremo con le nostre camere planetarie sarà molto ristretto perché hanno sensori molto piccoli, comunque si può benissimo (anzi meglio) usare un telescopio con diametro maggiore.
Il filtro ERF che verrà montato d’avanti all’obiettivo serve per evitare che il calore entri all’interno dello strumento, io ho optato per il mio telescopio da 80mm, un filtro D- ERF da 75mm e che ha anche il trattamento Ir-cut, in alternativa si può fare anche la modifica in modo diverso e montare un filtro ERF all’interno del tubo e calcolare il cono di luce in modo che si risparmiano dei soldi con un filtro più piccolo rispetto al diametro del telescopio e che non faccia ostruzione, ma non so fino a che punto possa andare bene questa scelta, perché secondo la mia opinione, all’interno del tubo si infiltrerebbe troppo calore.
Per ultima cosa bisogna fare degli adattatori per poter assemblare il tutto.
Il primo servirà per mettere il filtro ERF, che sarà fatto del diametro del paraluce del telescopio, raccomando di far fare anche dei fori per mettere le viti di fissaggio in modo che messo nel paraluce possa essere fissato, in modo da non esserci il pericolo di una eventuale uscita, perché col sole non si scherza, non ci vuole nulla a perdere la vista.
Secondo pezzo da far fare è l’adattatore che verrà fissato nel telescopio al posto del fuocheggiatore, nel mio caso è un anello con diametro uguale al tubo interno del telescopio e foro da 2”, per fissarlo ho usato gli stessi fori delle viti che servono per fissare il fuocheggiatore.
Terzo pezzo, è il naso da 2” da un lato e filettato dal lato opposto da avvitare all’etalon, e poi si può montare il tutto e provare a vedere se tutto funziona, possibilmente ci sarà anche qualche problema di messa a fuoco, nel mio caso con la camera non riuscivo a mettere a fuoco usando il fuoco diretto e neanche con barlow 4x, ma con barlow 2x andava bene, se in caso non si riesce a trovare il giusto punto di messa a fuoco si deve cercare il punto con miglior fuoco e dopo aprire il laterale del black box per vedere il prisma in che punto si trova, nel mio caso era arrivato a toccare la parte superiore e quindi vicino al portaoculari, il che vuol dire che dovevo avvicinare un po’ il piano focale della camera, ed ho fatto accorciare il raccordo di 1cm e poi dopo aver provato ho visto che andava bene.
Ogni strumento ha il suo punto di fuoco, addirittura c’è anche chi ha accorciato telescopi di un certo livello per poter fare questa modifica, io ho spiegato solo il metodo più economico e veloce per poter sfruttare meglio il filtro che abbiamo e devo dire che le immagini che si riescono a produrre sono davvero interessanti e senza spendere moltissimo, di seguito inserisco qualche immagine fatta con il telescopio modificato.
Ecco qualche immagine, questo sotto è il nostro coronado PST da 40mm da modificare
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questo invece può essere un qualsiasi telescopio rifrattore che verrà trasformato in un telescopio solare in h-alfa
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ecco una panoramica di tutti i pezzi che occorrono per la modifica:
1. adattatore da montare al paraluce del telescopio dove verrà inserito il filtro ERF
2. filtro ERF
3. adattatore che viene inserito al posto del fuocheggiatore e con apertura di 2”
4. naso da 2” filettato da avvitare al filtro etalon e che permetterà di collegare tutto il blocco al telescopio
5. blackbox
5a.filtro etalon regolabile tramite ghiera girevole
6. telescopio da modificare
7. pentaprisma inserito all’interno della blackbox che serve per la messa a fuoco
8. barilotto portaoculari dove all’interno ci sono montati il BF blocking filters ed un prefiltro più in basso che serve per attenuare le armoniche
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a questo link troverete le immagini fatte con questo strumento https://picasaweb.google.com/1166300049 ... hslideshow#
grazie a tutti per aver seguito quanto ho scritto,
ciao, Giuseppe.
