Faccio i 150km di ritorno con il telescopio nel portabagagli prestando attenzione ad ogni singola buca, porto tutto in casa ed inizio a prendere confidenza con l'oggetto; non me l'aspettavo così massiccio e pesante, devo essere sincero, la mia morosa ha un calo di pressione vedendolo, il mio vicino mi chiede se avessi intenzioni belliche... stupisco tutti senza ombra di dubbio.
Grazie alle dritte fugaci di Tiziano monto tutto al tramonto senza problemi, ecco il risultato:
La prima cosa che controllo è la collimazione, non mi spaventa, sono intenzionato ad imparare sin da subito; pensavo dovessi metterci mani invece nonostante il viaggio e gli spostamenti vari gli specchi sono ok, poco male, ho tempo per allineare il cercatore.
Finito l'allineamento mangio qualcosa mentre studio le decine di guide allo stazionamento che ho stampato, nel frattempo il sole si abbassa e quando ho finito la siesta la stella polare brilla già in cielo nonostante sia presente ancora della luce.
voglio provare lo stazionamento anche se sò che con solo l'oculare da 28mm non potrò osservare grandi cose, ma voglio fare pratica e conoscere il mezzo!
Effettuo lo stazionamento con qualche problemino visto che dal terrazzo non vedo cassiopea, ho la conferma che le prossime volte dovrò mettermi in giardino dove godo di un raggio visivo maggiore.
comincio a fare i primi passi col tele, lo oriento qua e la e butto l'occhio dentro l'oculare nonostante non ci sia ancora buio pesto e soprattutto il lampioncino del giardino che illumina di giallo la zona sottostante il terrazzo, devo ricordarmi di spegnerlo.
faccio un po di fatica a regolare il fuoco, inizialmente pensavo fosse la mia mano, ma con il passare della serata capisco che la fluidità del meccanismo non è il massimo. che emozione trovare saturno, seppur puntiforme, visto il basso ingrandimento era molto più luminoso delle altre stelle che avevo osservato nei suoi dintorni, lo centro nell'oculare e con gioia lo ritrovo anche al centro del cercatore; che orgoglio.
punto una stella e vado totalmente fuori fuoco, osservo dall'oculare un disco con mille colori pulsanti perfettamente rotondo e centrato dall'ombra del secondario, è un buon segno? boh, lo chiedo a voi.
in un paio di occasioni mi passa attraverso il campo visivo qualcosa di luminoso e veloce, un aereo? un uccello? un ufo? chi lo sa, so solo che la prima volta mi ha fatto cagare sotto.
la mattina seguente mi dedico alla manutenzione, decido per prima cosa di controllare il focheggiatore, noto con piacere che è facilmente smontabile, apro il carterino e smonto il tutto, sostituisco il grasso vecchio ed appaccicoso con un grasso per cuscinetti al litio; rimonto tutto e dopo aver smanettato un po' percepisco immediatamente la differenza di scorrevolezza, bastava così poco:
come notate sono pochi pezzi e di semplice montaggio, bisogna solo stare attenti a non perdere le viti.
Ho già in mente come motorizzare o rendere più preciso il focheggiatore, prima però ho altre cose da fare.
Rimonto il meccanismo di fuoco ed apro il carter dove sono allogiati i motori e gli ingranaggi per i moti di AR e DEC, li trovo messi bene, non ci sono segni di usura ma c'è sempre il solito grasso colloso. Durante la pulizia degli ingranaggi noto che uno di questi non gira sullo stesso piano del suo conduttore, quindi già che ci sono lo allento dall'alberino svitando i due grani e lo riallineo, stringo e cospargo di grasso il tutto (senza esagerare), provo a far girare i motori con successo e richiudo il carter.
In attesa degli oculari acquistati la settimana scorsa mi dedico al fai da te, ho recuperato una fotocamera digitale da 8 mp, oggi provo a smontarla ed a disegnare qualcosa che mi faccia da adattatore tra il corpo senza obiettivo della compatta e l'oculare. in caso di scarsi risultati c'è già pronta la webcam.
io sto scalpitando, ma accetto suggerimenti su cosa fare nel frattempo come allenamento o preparazione alle osservazioni.
