Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

FIRMA LA PETIZIONE!

https://www.change.org/p/president-of-t ... liferation

Aiutaci anche tu a proteggere il cielo stellato!

Link alla discussione.
viewtopic.php?f=11&t=20325

Il mio primo telescopio

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Il mio primo telescopio

#1

Messaggio da chicc8Link »

Salve a tutti, dopo molto tempo ho maturato l' idea di comprarmi un telescopio. Essendo uno studente il mio budget e veramente basso ma non ho comunque intenzione di comprarmi un giocattolino. Ricercando in internet tra forum e astrofili ho trovato in un negozio on line un potenziale telescopio per me:
Skywatcher 130 eq
Diametro: 130 mm.
Focale: F 900
Rapporto focale: f/6.9
Schema ottico: Newton
A corredo:
Cercatore 6x24
Montatura
equatoriale EQ2
Oculare Super 10 Ø

scheda tecnica:

Lo Skywatcher Newton
130 è un ottimo
strumento per chi vuole
addentrarsi nel mondo
dell'astronomia e avere
un telescopio con un buon
diametro e ottima
dotazione.
Il diametro di 130mm
permette una buona
raccolta di luce e quindi
un'ottima capacità di
osservazione degli
oggetti deboli del cielo
profondo (nebulose,
galassie, ammassi
stellari...). La focale di
900mm lo rende un buon
strumento anche per
l'osservazione planetaria:
gli anelli di Saturno, la
calotta polare di Marte o
la macchia rossa di Giove
non saranno più visibili
solo sui libri!
Telescopio Newton diam.
130mm, focale 900mm,
montatura alla tedesca
EQ-2, treppiede alluminio
regolabile LT1, oculari
diam. 31,8 Super 25mm
(36X) e Super 10mm
(90X), Lente di barlow 2X,
cercatore 6x24, scatola
regalo
La dotazione extra di
questo pacchetto,(a
corredo) comprende:
lente di Barlow 2x.
il prezzo è 280€

Io opterei per l' acquisto di quest' ultimo poiché il diametro è maggiore, però recentemente ho notato anche il seguente che ha una focale maggiore ma il diametro è minore (non so se ugualmente importante).

SkyWatcher 114 EQ1
Diametro: 114 mm.
Focale: F 1000
Rapporto focale: f/8.8
Schema ottico: Newton
A corredo:
Cercatore LED
Montatura
equatoriale EQ1
Oculare Super 10 Ø
31.8
Oculare Super 25 Ø
31.8
Treppiede in
alluminio
scheda tecnica

Lo Skywatcher Newton
114 è il classico
strumento con cui la
maggior parte degli
astrofili comincia il suo
cammino cel mondo
dell'astronomia.
Il diametro di 114mm
permette una buona
raccolta di luce e quindi la
capacità di osservazione
degli oggetti deboli del
cielo profondo (nebulose,
galassie, ammassi
stellari...). La focale di
1000mm lo rende un
buon strumento anche per
l'osservazione planetaria:
gli anelli di Saturno, la
calotta polare di Marte o
la macchia rossa di Giove
non saranno più visibili
solo sui libri!
Telescopio catadiottrico
(Newton con
moltiplicatore di focale)
diam. 114mm, focale
1000mm, montatura
equatoriale EQ-1,
treppiede alluminio
regolabile LT2, oculari
diam. 31,8 Super 25mm
(40X) e Super 10mm
(100X), cercatore 5x24,
scatola regalo.
Il 114 EQ1 può essere
corredato di Motore in
AR ( non incluso ) per
l'inseguimento
automatico degli oggetti
una volta puntati.
prezzo: 230€

Io sono un neofita nel campo e mi piacerebbe ascoltare un consiglio su quale telescopio comprare tenendo conto anche degli accessori a corredo.


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#2

Messaggio da serastrof »

Ciao, benvenuto nel forum!
Se la scelta dev'esser solo fra quei due, per me prendi il 130/900. In astronomia il diametro é tutto, e non é mai abbastanza. Inoltre il 130mm ha una montatura Eq2, che (come dice la stessa sigla) é uno step più su della Eq1 offerta col 114mm.

Inoltre il 114mm viene dichiarato come "moltiplicato" ("Telescopio catadiottrico Newton con moltiplicatore di focale"), ovvero la focale di 1000mm é ottenuta mendiante una lente duplicatrice interna (in genere prima del portaoculari), che allunga otticamente la lunghezza fisica del tubo.
Se lo misuri, per essere 1000mm di focale, un newton deve possedere un tubo lungo appunto un metro, o giù di lì. Qualora la lunghezza del tubo fosse di 50cm circa, allora al suo interno c'é una barlow 2x, che raddoppia sì la focale ma raddoppia anche i difetti!

Anche il treppiedi ha la sua importanza, più é grosso e robusto, meglio é, perché le vibrazioni non sono mai abbastanza smorzate (e si verificano normalmente anche su strumenti da migliaia di euro). Questo celestron 130/650, ad esempio, ha zampe in tubolare, più robuste (almeno in apparenza, non l'ho mai posseduto): http://www.astroshop.eu/celestron-teles ... -eq/p,7895

Per il resto, i due da te evidenziati sono entrambe dei perfetti "entry-level". Gli oculari, in futuro, sarà la prima cosa da migliorare, oltre l'aggiunta di un motorino inseguitore.

Proprio recentemente abbiamo già affrontato un quesito simile al tuo, iniziata dall'utente "Trilly", l'hai già letta, quella discussione lì? Ci troverai notizie e considerazioni che forse potranno tornarti utili! La trovi qui: viewtopic.php?t=14260

Circa il prezzo, se il tuo budget é di circa 300 euro, e se non t'interessa nemmeno in futuro la fotografia, con gli stessi soldi ci esce anche un dobson, molto più intuitivo da manovrare e con un diametro sicuramente più grande, cioé più luminoso.
http://www.teleskop-express.de/shop/pro ... onian.html
http://www.teleskop-express.de/shop/pro ... onian.html
http://www.astroshop.eu/orion-dobson-te ... ob/p,13769

Inoltre, visto che compreresti on line, prova a verificare anche sui negozi on line europei, come TeleskopeExpress.de oppure Astroshop.eu
http://www.astroshop.eu/skywatcher-tele ... q-2/p,5013
http://opticalsystems1-px.rtrk.de/skywa ... -2586.html
http://www.otticasanmarco.it/catalog.as ... 48&famId=2
http://www.teleskop-express.de/shop/pro ... scope.html

Ed ancora: spulciando bene nelle occasioni dell'usato, con lo stesso prezzo a volte si riesce ad avere ancora di più.

Infine: da binofilo, ti caldeggio assolutamente di dotarti di un bel binocolone astronomico (almeno 20x80), con cui setacciare il cielo passo passo alla ricerca di doppie, ammassi, nebulose e galassie luminose. La visione stereoscopica, oltre che essere già "raddrizzata" (cioé come la vedi ad occhio nudo, e non rovesciata come in tutti i telescopi), e quindi a navigazione facile e naturale, é l'unica che ti farà sentire "dentro" il profondo infinito: http://www.rpoptix.com/208T.html

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#3

Messaggio da chicc8Link »

Grazie per la risposta molto esaudiente, avrei ancora un dubbio, io vorrei cimentarmi sia nel deep sky che nell' osservazione dei pianeti e stelle e in futuro non mi dispiacebbe l' astrofotografia. Un' altra cosa, il dobson mi è utile se voglio fare fototografie o no?
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#4

Messaggio da serastrof »

La montatura dobson é solo manuale e soprattutto solo altazimutale, quindi non ci si può fare foto.
Ma sono economici e molto luminosi, nonché facilissimi da usare, quindi ottimi per il visuale e per conoscere a mente il profondo cielo.

A dir la verità, esistono anche dei dobson con motori di puntamento e con controllo con computerino go-to. Inoltre un dobson, volendo, può essere installato anche su una tavola cd "equatoriale".
Ma tali strumenti, a comprarli già fatti, costano parecchio (giusto la tavola equatoriale può essere facilmente autocostruita). Ma giunti a quel punto se uno vuole fare foto deep si fa tutto un'altro "setup", tipo un astrografo Ritchey-Chrétien (http://it.wikipedia.org/wiki/Ritchey-Chr%C3%A9tien) su classica montatura equatoriale (ad es. una EQ6)e astroguida.
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#5

Messaggio da serastrof »

un po' più sopra i 300 euro, ma aggiungi anche questi alla tua valutazione:

http://www.teleskop-express.de/shop/pro ... scope.html
(focheggiatore 2pollici e montatura NEQ3)

http://www.teleskop-express.de/shop/pro ... scope.html
lunga focale su Eq3.2 motorizzabile (foto con guida, a luna e pianeti ed oggetti deep luminosi)
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#6

Messaggio da serastrof »

Com'é finita?
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#7

Messaggio da chicc8Link »

accumolo soldi, vediamo se riesco a prendere qualche accessorio. Ho comprato il binocolo
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#8

Messaggio da chicc8Link »

Ho comprato il telescopio e vorrei alcune delucidazioni su alcuni termini astrofili tipo pupilla d' uscita,campo reale ed apparente, che cercando su internet non ho capito bene cosa significano e cosa centrano nell' osservazione . Inoltre vorrei capire come si utilizza la lente di Barlow, nel senso che (correggetemi se sbaglio) ho capito che utilizzando una lente di Barlow all' occhio arriva meno luce quindi non è consigliata utilizzarla per il deep sky mentre è meglio utilizzarla per i pianeti, la luna, il sole etc.
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#9

Messaggio da serastrof »

1) Pupilla d'uscita = PU = il diametro del fascio di luce che esce dall'oculare. E' bene che non sia troppo piccola, per comprensibili motivi. D'altra parte, se risultasse più grande della pupilla dell'occhio umano (nell'adulto normodotato, adattato al buio, max 6,5-7mm), il flusso luminoso catturato dallo strumento andrebbe sprecato in buona parte, non raggiungendo affatto la retina (che é l'unico posto dove davvero si forma l'immagine, oltre alle aree cerebrali della visione). L'ideale é un valore medio intorno ai 4mm.

Formula: pu=D/I=f/R (dove D é il diametro del telescopio, I l'ingrandimento, f la focale dell'oculare, R il rapporto focale, o luminosità, del telescopio).


2) Campo reale (FoV - Field of View, od all'italiana: c.r.) = campo effettivamente inquadrato da uno strumento, o meglio, dalla combinazione di telescopio più oculare.


3) Campo apparente (AfoV - c.a.) = valore che compare principalmente parlando di oculari.

Si definisce come l'angolo di campo che un oculare abbraccia senza metterlo su un telescopio. Insomma un angolo di campo "a vuoto".

(Facendo un paragone improprio con la fotografia, é l'angolo di campo di un obiettivo).

Dalle regole dell'ottica geometrica é stabilito che:
c.a.=c.r."x (campo reale moltiplicato ingrandimenti)


sarà c.a./x = c.r. (ed anche c.a./c.r.=x, ma non si usa perché inutile).

Quindi conoscere il campo apparente di un oculare ti consente di calcolare, ad un dato ingrandimento, il campo reale restituito nell'immagine.

All'atto pratico serve come criterio di scelta nell'acquisto di un oculare. Maggiore é il campo apparente, maggiore sarà la spazialità dell'immagine (soprattutto visualmente).

Un oculare con un c.a. inferiore a 45° é sicuramente da non considerare, risulterà di "piccola visione", "piatto" e scomodo nell'uso. Un buon valore base é 50°, valori usuali si attestano sui 60°, e risulterà d'uso generale.
Il massimo valore che potrai riscontrare fra gli oculari attualmente in commercio sarà 110°, che é moltissimo (ed infatti costano come due occhi della testa). 100° é altrettanto eccezionale. Un oculare UWAN (ultra wide angle) raggiunge gli 82° di c.a., valore di tutto rispetto.

Aggiungo per notizia, infine, che il c.a. é funzione del "Field Stop", o "Diaframma di Campo": un cerchio posto sul piano focale dell'oculare a delimitare il campo apparente di un oculare. E' quel nero senza stelle che si coglie in ogni oculare, guardando il cielo stellato.
Di fatto nella maggior parte dei casi (non negli Hyperion, ad esempio) coincide con la luce netta degli anelli di serraggio delle lenti.

Comunque é una misura caratteristica per ogni serie di oculari e dipende da scelte costruttive, in ragione delle lenti utilizzate e della loro resa, e della lunghezza focale dell'oculare.

Formula (approssimata, quella esatta é un calcolo trigonometrico: Diametro del field stop = focale dell'oculare x 2 x tangente del semiangolo di campo dell'oculare - ma non mi chiedete altro, l'apprendo così dal web!):

ca=d/f

(dove ca é espresso in radianti, d é il diaframma di campo in mm e f la focale dell'oculare, in mm)

(Per esprimerla in gradi sessagesimali: c.a.= (d/f)x57,3°)
(1 rad = 180°/pigreco = 57,3° circa)

Ovviamente vale anche: d=ca"f f=d/ca

---------

All'atto pratico, al diminuire della lunghezza focale dell'oculare (che corrisponde ad alti ingrandimenti sullo stesso telescopio) diminuisce l'Afov, e quindi il FoV.

4) Ciò ti dà anche ragione del perché aumentando gli x (come quando usi la barlow, che é una lente moltiplicatrice negativa di focale) l'immagine scurisce: l'Afov si riduce, così come il Fov, e quindi l'energia luminosa raccolta é limitata a quella "emessa" da una porzione di cielo inferiore e soprattutto non é più rafforzata dall'essere concentrata in un unico punto o poco più.

Recuperi visibilità solo ingrandendo un corpo luminoso, la cui energia riempirà il campo.

Contestualmente l'immagine degraderà perché la stessa quantità di luce non sarà più concentrata su uno spazio ridotto del sensore (la retina), ma dovrà esser suddivisa su una superficie più vasta, ed il dettaglio si "spargerà" "frammentandosi" e mettendo in rilievo la diffrazione e l'ostaocolo portato dall'atmosfera (innanzitutto) ma anche lo scadimento nel passaggio aria/vetro e/o vetro/vetro.

5) La Barlow la si usa quando si vuole: aumenta gl'ingrandimenti di x volte. Non c'é alcuna regola che vieti di usarla per il deep sky, se ti serve ingrandire l'oggetto centrato.

I DSO (Deep Sky Object, nebulose, galassie, etc...) in effetti, in genere sono deboli, per cui ingrandendoli spariscono o si degradano. Dipende soprattutto dal seeing (turbolenza atmosferica). Ed inoltre, come spesso gli ammassi aperti o le grandi nebulose, sono vasti. Per cui restringere il campo te ne potrebbe far apprezzare solo una parte.

Però ovviamente sei libero di ingrandire quel che ti pare, anche se non dovessi vedere un bel nulla. Da che esiste il telescopio, chicchessia cerca di farlo su qualsiasi corpo celeste.

Il problema sarà ottenere un'immagine valida, più ricca, emozionante e piacevole di quella meno ingrandita.

Alcuni link:

http://digilander.libero.it/photallica/oculari.htm

http://mkastropage.altervista.org/oculari.htm

--------------------------------------

Una spiegazione di Renzo Del Rosso su ingrandimenti e campo inquadrato:

"Prendi una fotografia qualsiasi stampata 10x15
Fai un foro su un cartoncino di 3 cm di diametro
Lo appoggi sulla fotografia
Quello è il campo inquadrato da un oculare che ha per esempio una focale di 13 mm e un campo apparente di 50° (tipico ortoscopico)
Poi prendi un altro cartoncino e fai un foro di 6 cm di diametro.
Lo metti sulla fotografia
Quello è il campo inquadrato da un oculare che ha per esempio una focale di 13 mm e un campo apparente di 100° (tipico ethos)
L'ingrandimento non cambia (vedi sempre la stessa foto con le medesime dimensioni) ma cambia quanta foto vedi

Ora fai stampare una seconda foto uguale ma in formato 20x30
Sulla foto precedente metti il cartoncino col foro da 3 cm mentre sulla seconda ci metti quello da 6 cm

Vedi in ambedue lo stesso campo inquadrato ma nella seconda vedi grande il doppio
Nel primo caso (foto 10"15 con foro da 3 cm) hai nuovamente simulato l'uso di un oculare da 13 mm con 5o° di campo apparente.
nel secondo caso invece hai ingrandito la foto per cui hai simulato un oculare da 6,5 mm ma con 100° di campo apparente (foro da 6 cm)

Se provi a fare questa prova (puoi usare anche un foglio scritto con una fotocopia ingrandita al posto delle due foto) ti rendi conto come stiamo le cose"


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#10

Messaggio da serastrof »

a proposito di oculari, ingrandimento e campo apparente/campo reale, segnalo anche i numerosi "strumenti" conoscitivi presenti sul sito del noto marchio TeleVue, e non sono semplicemente pubblicitari, ma consentono una scelta consapevole del proprio oculare.

In particolare segnalo questo "articolo", estratto da testi di Al Nagler:
http://www.televue.com/engine/TV3_Page. ... ice&id=114

Immagine:

Immagine

4,78 KB

Basic Telescope and Eyepiece Concepts
apparent field: perceived span of sky seen through eyepiece (without telescope). Not used in true field (see) calculation.
exit pupil: image of objective formed by eyepiece. Location where full apparent field is seen.
f/#: a ratio that describes the relation between the aperture and focal length of the telescope -- important for photography
field stop: ring inside the eyepiece barrel that limits true and apparent field size
focal length: effective distance from entrance of an optical system to focal point
magnification: relative change in angular size of object
true field: span of sky seen through telescope/eyepiece combination

<hr noshade size="1">

Il sito teleVue pubblica inoltre un'immagine, che può servire a render l'idea di cosa comporti la differenza di campo apparente fra due oculari. Si tenga però presente che l'artificio di un disco più grande dell'altro, nella realtà si apprezza solo come una maggiore comodità dell'occhio di cogliere la totalità, con una sensazione di immersione "dentro" lo spazio inquadrato, e di una certa tridimensionalità.

Immagine:

Immagine

55,11 KB

(Libera Traduzione del sottoscritto, della didascalia originale in calce all'immagine)
In quest'immagine sono messi a confronto un 13-mm con Afov 100° serie Ethos (a sinistra) ed un 26 mm Plössl con Afov 50° (a destra). Entrambi risultano avere lo stesso campo reale, per cui abbracciano la stessa estensione di cielo del Doppio Ammasso in Perseo.

L'Ethos, secondo TeleVue, ha il doppio del "fattore di potenza" e quattro volte il "fattore di contrasto".

Avrebbe quindi un "fattore di Maestà" di otto rispetto al Majesty Factor del semplice Plössl, (equiparato per comodità ad 1)

Per riferimento, il campo reale 0,9 ° inquadrato in tali immagini, potrebbe essere quello prodotto da un telescopio da 14inch di diamentro f/4 di luminosità, che usasse un Ethos 100 ° a 109x, con una pupilla di uscita 3,2 millimetri, od un 26 mm 50 ° Plössl a 55x con una pupilla di uscita 6,5 mm.
(Foto del Doppio Ammasso di Robert Reeves.)
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serastrof
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#11

Messaggio da serastrof »

(A proposito, non sono un accademico di ottica, per cui non prendetemi per oro colato e verificatemi. Quello che ho scritto, l'ho appreso per mia curiosità, spigolando qual e là. Le fonti non sono necessariamente verificate...)
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#12

Messaggio da chicc8Link »

Grazie per l' esaudiente risposta, un' altra cosa, che differenza c'è tra Barlow acromatica e non? Io ho questa (http://www.miotti.it/index.php/item/sku/2764.html) Barlow è buona o no?
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#13

Messaggio da thefrenz »

Le Barlow acromatica è il livello base per capirci, le apocromatiche sono lavorate meglio e con materiali migliori e ti danno un'immagine più corretta.
La tua barlow non l'ho mai provata, ma visto il prezzo non sarà un gran che, tieni presente che la Televue, che io ritengo un'ottima barlow costa sui 100€

Spiegazione delle barlow da wikipedia
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#14

Messaggio da chicc8Link »

Grazie, chiedevo tanto per sapere perché la Barlow l'ho trovata con il telescopio a corredo
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#15

Messaggio da serastrof »

Ciao, chicc8Link,

la barlow Skywatcher del tuo link é - come scritto sul sito venditore - a singola lente, e quindi (correttamente) dichiararata nemmeno "acromatica".

Per semplificare potremmo dire che esistono tre livelli di qualità delle lenti (tutte, non solo le barlow): "semplici", acromatiche, apocromatiche.

Tutto dipende dalla qualità del "vetro da ottica" utilizzato per crearle, dal modo come i minerali di cui sono fatte reagiscono all'attraversamento delle varie frequenze della luce e dalla precisione del taglio curvatura/lucidatura superficiale.

Si creano cioé le cd "aberrazioni ottiche". Una di queste é il "cromatismo", ovvero il fatto che alcune frequenze della luce bianca (cioé alcuni colori) non finiscono perfettamente a fuoco sullo stesso piano delle altre. E' il tipico alone colorato intorno a soggetti luminosi, come una lampada, la Luna o Giove.

Per ridurla, é stato escogitato il "doppietto acromatico":

La lente semplice é semplice, quella acromatica é un "doppietto", cioé due diverse lenti attaccate fra loro. Dal doppietto fu derivato il quadrupletto di Petzval (di fatto un doppio doppietto, in due gruppi)

Quella "apocromatica", a questo punto dovrebbe essere solo un reale e perfetto "tripletto ottico".

Ma aggiungere del vetro non sempre - specialmente in astronomia - ha significato aggiungere il risultato sperato (perché comunque é ulteriore materia, che comporta i suoi difetti), per cui con la dicitura "apocromatico" in realtà s'indicano una molteplicità di soluzioni tecniche, che non sempre ricorrono al tripletto perfetto (che quando c'é, viene espressamente dichiarato).

Si gioca per lo più sulle qualità fisiche dell'impasto di vetro, e sulla precisione della realizzazione, di quello che fondamentalmente resta un doppietto.

Ad esempio, si userà l'espressione "semi-APO", quando la qualità delle lenti risulta superiore all'acromatico ordinario per scarse aberrazioni, per lo più grazie alle realizzazione di vetro "ED" (Extra Low Dispersion).

Alti livelli di trasparenza, scarsa diffrazione, resa cromatica ideale, disponibilità e facilità di lavorazione sono fornite dalla fluorite minerale naturale.

Ne avrai letto - ad esempio - a proposito di intensificatori di luce e visori notturni, ad uso militare.

Ma poiché é debolmente radioattiva, per cui gli scarti di lavorazione risultavano molto inquinanti, essa é stata bandita dagli usi civili, e sostituita con la cd "fluorite sintetica".

Con quest'ultima denominazione passano molte sostanze quarzosilicate industriali per lo più "drogate" con magnesio, che si avvicinano, per "indice di rifrazione" e "numero di Abbe", alla fluorite naturale.

La più famosa di tali sostanze é la S-FPL53 di cui però si discute se sia veramente "fluorite sintetica".

Tra l'altro, al proposito potrai trovare descrizioni di telescopi del tenore seguentre: "cella obiettivo in vetri S-FPL53 Ohara spaziate in olio" e significherà che il le lenti sono in fluorite sintetica di una nota multimazionale vetraria, e che in mezzo anziché aria vi é stato immesso un liquido oleoso che dovrebbe servire a migliorare la trasmissione della luce ed a ridurre dispersione e diffrazione della luce, con riduzione dei vari difetti di percorso.

----------------

Tornando alle barlow, personalmente sono convinto che sia meglio una focale "nativa" piuttosto che una duplicata (cioé: ad esempio meglio un 5mm che un 10mm con barlow 2x). Oppure, che la barlow dev'esser di qualità, quindi almeno ED e/o "APO".

Come diceva Thefrenz, il sistema delle telextender (non sono propriamente barlow, infatti usano lenti positive anziché negative) "PowerMate" della Televue é uno che va per la maggiore.

Infine, un sogno nel cassetto é questo sistema Zeiss-Abbe qua: http://www.unitronitalia.com/prodotti.a ... P&type=130

Cieli Sereni e bui

P.s.: Allora il tele l'hai preso. Ottimo! Raccontaci qualcosina! Cos'é, come va?
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