Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

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COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#31

Messaggio da Gianluk »

E' semplicissimo il calcolo del rapporto focale in luminosità,
io ho un Newton con (diametro specchio primario) D=250mm e (lunghezza della focale) 1200mm,
si fà semplicemente una divisione 1200 diviso 250=4,7 significa f/4,7
un telescopio con D=130 e F=1000 avrà un rapporto di f/7,6.

Più è lunga la focale e meno luminosità abbiamo, però avremo più dettaglio e più ingrandimento.

Questo è ciò che mi ricordo, spero sia semplice la spiegazione.

Gianluca


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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#32

Messaggio da serastrof »

Allora: la lunghezza focale è la distanza tra la lente anteriore principale, ed il punto in cui l'intero sistema di lenti mette a fuoco, ovvero forma l'immagine.
Semplificando, più è lunga più s'ingrandisce, poiché (anche) si restringe il campo inquadrato. Più si restringe il campo inquadrato (il campo visivo, più tecnicamente: angolo di campo), più l'immagine - raccogliendo solo una parte della luce riflessa dal bersaglio, quella della sola porzione inquadrata - diventa meno luminosa.

Se osservi ad occhio nudo a 160-180° gradi, raccogli tutta la luce presente nel campo visivo. Se osservi (ad es.: con un tubo di cartone) solo un particolare dell'ambiente che hai davanti, alla retina arriverà solo la luce riflessa dall'area inquadrata, o poco più.

Quindi, grossolanamente: focale lunga, meno luce raccolta, angolo di campo più stretto, maggior ingrandimento. E viceversa.

Ingrandire però significa anche perdita di definizione, di nitidezza dell'immagine.
Ciò, per i difetti del vetro ottico, per le distorsioni ed "aberrazioni" che il vetro introduce quando viene attraversato dalla luce, perchè viene ingrandito anche il filtro atmosferico (particolato, vapori, etc...) tra la lente ed il soggetto inquadrato.

Per osservare oggetti lontani come i pianeti, sebbene i principali (Venere, Giove, Saturno, Marte) siano molto luminosi, comunque occorre ingrandire molto.
Siccome sono luminosi, si vedranno sempre abbastanza bene. Però a pochi ingrandimenti (30-50x) appariranno comunque come delle pallette colorate del proprio colore caratteristico (es.: Marte color rame vivo, Giove biancogiallastro, Saturno più giallognolo freddo) senza grossi particolari.

Per osservare dettagli della superficie (es: le bande colorate di Giove e la Grande Macchia Rossa) occorre ingrandire di più. Per cogliere la differenza di colore - ad esempio - fra la calotta polare di Marte ed il resto della sua superficie occorrono centinaia di x.

Per ingrandire così, occorre innanzitutto tanta luminosità, poi ottima qualità di tutto il sistema ottico (che deve esser ben collimato - diciamo tutti gli elementi ben in linea).

Serve quindi molta luminosità, che viene data dal diametro della lente principale: più è grande, più luce raccoglierà. Il diametro è tutto in astronomia, e non è mai abbastanza.

infine, occorre considerare il tipo di sistema ottico: se - ad esempio a specchi come i newton puri e semplici (e quindi anche i dobson) o a sistema di sole lenti menisco (rifrattori, il classico "cannocchiale") o lenti+specchi a percorso "ripiegato" catadiottrico+eventuali "lastre correttrici" (Cassegrain o Schmidt-Cassegrain, Maksutov, Mak-Cass., mak-newton, Ritchey-Crétien, Dall–Kirkham...)

In genere sui pianeti si ottiene maggiore definizione con i sistemi a lenti, pure o catadiottriche. Ma ci vuole buona qualità, altrimenti si brucia tutto il vantaggio. Visto che ai tubi newtoniani basta poco per esser luminosi, se lo specchio sta bene, non è ossidato ed è ben collimato, darà ottimi risultati anche sui pianeti.
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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#33

Messaggio da serastrof »

FabbianFra ha scritto:Come mai non vedo più la risposta di serastrof?
L'ho cancellata io stesso. Avevo capito male il senso del tuo intervento, e quindi non ero stato preciso.
mi aveva scritto qualcosa riguardo i binocoli...
Che sono degli strumenti meravigliosamente facili e soddisfcenti, e che più grandi sono, meglio è, e danno sempre grandissimi risultati/soddisfazioni. Permettono di scoprire molte cose nuove, poco "battute" dai telescopari più tradizionali, perchè consentono placide e rilassanti passeggiate astronomiche in un oceano di brillantini rilucenti e fulgidi. Solo con i "gian-binos" (20x80; 25x100, 100 o 150mm con oculari intercambiabili) si da la caccia alle comete ed alle grandi galassie, si gode la bellezza degli ammassi stellari larghi, si scoprono nuovi e personali asterismi.

Se sono giganti, costano abbastanza e pesano molto, quindi ci vuole anche un idoneo supporto fatto apposta per loro, come forcelle e "pantografi". Ma la "binofilia" è una malattia gravissima, una volta presa non te la vuoi più curare!
l'apertura 50 del binocolo è riduttiva ma buona per cominciare a puntare i primi corpi che si cerca di individuare. Mi piace anche notare come zoomando lo sfondo si fa più nero e compaiono stelle che ad occhio nudo non si vedono
Stai facendo passi da gigante. Presto mi sarai maestro.
per imparare ad orientarsi meglio come mi diceva serastrof 50 è pochetto....
No no! Per orientarsi è l'ideale, per approfondire si, è poco.
Per quanto riguarda le mappe celesti invece, non ne ho ancora scaricate di cartacee.
Hai cercato fra i ns tutorial? (https://www.forumskylive.it/viewforum.php?f=71)

Guarda qui (spero che le pagine linkate esistano tuttora):

https://www.forumskylive.it/viewtopic.php?f=41&t=17156

https://www.forumskylive.it/viewtopic.php?f=41&t=14933

https://www.forumskylive.it/viewtopic.php?f=41&t=14686

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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#34

Messaggio da Gianluk »

Sergio,
mi pare che FabianFra voleva solo sapere come si calcola un rapporto focale,
però tu non hai fatto esempi pratici o schematici.
Secondo me quello che gli hai scritto le risulta arabo e poi bisogna semplificare al massimo!

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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#35

Messaggio da serastrof »

Hai ragione, managgia a me! Comunque non intendevo affatto contraddire o sminuire il tuo contributo, anzi!
Solo.... ampliarlo un po'! :D :oops: :oops: :oops:

Vabbè, spero che comunque torni utile a qualcuno.
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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#36

Messaggio da serastrof »

FabbianFra ha scritto:una focale più corta è migliore per gli oggetti poco luminosi, giusto?
Non esattamente. Una focale corta è una focale d'una certa lunghezza, inferiore rispetto ad un'altra. Punto.

Come detto anche dall'ottimo Gianluk, uomo di grande praticità, la "luminosità" d'uno strumento è data dal cd "rapporto focale" e s'indica in "f"

E' letteralmente il rapporto, la frazione aritmetica fra la lunghezza focale d'un sistema ottico (es. il telescopio), ed il diametro della lente anteriore (o dello specchio primario per i tubi newton, la loro "apertura").

f = F/D

Il metodo di misura coincide con quello dell' "apertura" del diaframma in fotografia, poichè di tale si tratta: nei telescopi il diaframma è sempre "a tutta apertura"! :D

Più il numero è piccolo, più lo strumento sarà luminoso.
E se dovessi fotografare pianeti che sono più luminosi basterebbe ridurre le esposizioni? In ogni caso, si possono fotografare lo stesso?
Gi astrofotografi potranno rispondere più e meglio di me. Comunque ragionando fra sé e sé a voce alta, mi pare che l''esposizione - come nella fotografia terrestre - non si debba ridurre, ma dev'esser sempre quella giusta.
In astronomia la raccolta di luce non è mai in più (eccezion fatta per Sole e Luna), anzi.
Essendo non modificabile "l'apertura", si lavora solo sul tempo di esposizione, che viene allungato opportunamente. Più l'oggetto è debole più il tempo di esposizione sarà lungo.
Se si usano obiettivi fotografici (dotati cioè di diaframmi), lo si può "chiudere" (diaframma più piccolo) al centro della sua escursione (f 5,6-8-11) per eliminare i difetti ottici dei bordi delle lenti (nell'area centrale i raggi della luce saranno più lineari e paralleli, quindi con meno distorsioni e/o aberrazioni).

In astrofotografia inoltre in genere si usa il "trucco" di scattare ("acquisire") più frames (a medesima o diversa esposizione), per poi far selezionare i migliori o addirittura "sommarli" (letteralmente sovrapporli) mediante appositi programmi software (es. Registax).
In tal modo si riesce a migliorare la nitidezza e la definizione dell'immagine, e/o a far emergere ulteriori particolari, zone, colori, etc...

Hai dato un'occhiata ai nostri tutorials sulla fotografia del Sistema Solare? https://www.forumskylive.it/viewforum.php?f=40
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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#37

Messaggio da serastrof »

FabbianFra ha scritto:una focale più corta è migliore per gli oggetti poco luminosi, giusto?
Se intendevi dire: nella fotografia degli oggetti del cielo profondo (DSO, deep sky objects) si usano preferibilmente focali corte (400-750mm), si.

Perchè appunto i DSO sono generalmente deboli ed oscuri, e spesso vasti, come le grandi nebulose, le galassie e gli ammassi stellari, od i popolosi campi stellari della Via Lattea. Per cui una focale corta avrà più facilmente sia vasto angolo di campo, che luminosità. Basterà -ad esempio -un piccolo piccolo rifrattore, tipo 80x500, e ciò significa dimensioni contenute del tubo e quindi poco peso ed anche minor resistenza al vento.
Tutti aspetti da considerare per lo sforzo ridotto che apporteranno alla montatura. Quando si fa astrofoto deep, in genere si usano due tubi sovrapposti (uno è quello di ripresa, l'altro, più piccolino, farà da "guida". Il tubo per la guida servirà a tenere il tubo principale sempre ben puntato sul soggetto, poichè spesso quest'ultimo lo si deve riprendere per ore senza scostamenti o vibrazioni...).

Due tubi pesano, e se fossero entrambi grandi, ci vorrebbe una montatura d'idonea dimensione (e costo proibitivo). I tubi devono essere sempre contro-bilanciati, per non sforzare gli assi ed i motori della montatura, quindi tubi piccoli comporta anche meno peso dei contrappesi.

Quando si fa astrofoto, occorrono sempre un sacco di accessori (sensore di ripresa e sensore guida, prolunghe, barlow, fasce anticondensa, paraluce, etc..) ed il peso sugli ingranaggi e le pulegge dei motori della montatura cresce in un battibaleno.

Infine - last but not least - lenti piccole di alta qualità avranno un costo più accessibile di lenti di grandi diametro e corrispondente qualità....
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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#38

Messaggio da Gianluk »

No no Sergio nessun mannagia,
anzi grazie per l'aiuto!

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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#39

Messaggio da serastrof »

Ma per l'astrofoto sei tu il maestro. A te la parola!
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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#40

Messaggio da FabbianFra »

Ciao Gianluca e Serastrof!!

Grazie mille per le spiegazioni. Sto iniziando a capirci qualcosa di più. A forza di leggere e rileggere "cose" sull'argomento, magari spiegate in modo diverso, sto iniziando a capire quali sono i punti cardine sia in materia di telescopi che di fotografia, solo a livello torico però. Fin che non metterò in pratica..... tra l'altro devo rimandare di un po' l'acquisto del telescopio uffa..

Volevo capire un'altra cosa. Fino ad adesso vi ho proposto telescopi newtoniani perchè cercavo aperture da ALMENO 150 mm.
Considerando i modelli che vi ho linkato sopra e paragonati con questo rifrattore cosa mi dite? (possibilità di osservare cielo profondo?)




Se non ho capito male un refrattore anche se di apertura più piccola, visto il sistema a lenti, da la possibilità di arrivare dove arriva un newtoniano giusto?

A voi la parola.
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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#41

Messaggio da Gianluk »

La regola e' la stessa per tutti i telescopi.
Lunghezza focale diviso con la misura del diametro,

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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#42

Messaggio da FabbianFra »

Gianluk ha scritto:La regola e' la stessa per tutti i telescopi.
Lunghezza focale diviso con la misura del diametro,

Gianluca

Ok. Fin qua ci sono. Il calcolo mi è chiaro. L'utilizzo pratico un po' meno ma ci arriverò con strumenti alla mano.
In questo caso ti chiedevo proprio il confronto rispetto ai telescopi newtoniani che ho già linkato. I newtoniani che ho trovato sono tutti con apertura 150 o al massimo 200.
Questo rifrattore invece ha un'apertura più piccola (120). E' alla portata dei newtoniani da 150?? da quanto ho capito i rifrattori a parità di diametro di apertura sono meglio dei newtoniani. Questo e più piccolo ma in descrizione scrivono che arriva all'osservazione del cielo profondo...confermi?
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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#43

Messaggio da Gianluk »

I rifrattori sono anche meglio per fare riprese rispetto ai Newton per certi aspetti, perchè possono dare più dettaglio,
c'è più qualità, c'è anche (se la focale non è troppo lunga) più campo per riprendere grosse nebulose e grossi ammassi aperti.
nei rifrattori la luce passa attraverso delle lenti in linea retta.
Nei "riflettori" Newton, Cadatriottici e nei Dobson la luce è riflessa
però i rifrattori sono molto meno luminosi sia per foto che in visuale e di conseguenza le pose dovranno essere necessariamente più lunghe
e più curate.

Per fare prima osservazione, ma anche fotografie in futuro... per la maneggevolezza semplicità, ti consiglio caldamente un bel NEWTON
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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#44

Messaggio da serastrof »

FabbianFra ha scritto:... i rifrattori a parità di diametro di apertura sono meglio dei newtoniani...
Non è che sono meglio o peggio. Ciascun sistema ottico ha dalla sua dei pregi che altre tipologie non hanno, ma quest'ultime magari non soffrono dei difetti del primo sistema.
https://it.wikipedia.org/wiki/Telescopio_ottico
https://digilander.libero.it/photallica/telescopi01.htm

Costruire un buon specchio per un newton risulta in genere più semplice e più economico che realizzare un'ottima lente.

Le lenti soffrono d'una serie di difetti, soprattutto ai bordi, che deteriorano la resa dell'immagine.

Tali "aberrazioni" e/o distorsioni possono esser corretti con altre lenti appositamente calcolate (sicchè - ad esempio si parla di doppietto ottico, tripletto, quadrupletto), ed anche restringendo l'interno del tubo con degli anelli opachi (diaframmi a lama di rasoio, che letteralmente tagliano, "fanno la barba" alla parte più esterna del fascio di luce, perchè è la parte più disordinata e meno precisa, meno nitida).
In questo modo si sfruttano solo i raggi centrali, i più paralleli, i meno deviati qua e là in maniera scomposta.

Ma più lenti vengono interposte nel percorso della luce, più passaggi aria/vetro ci saranno, più il fascio luminoso sarà sia deviato (rifrazioni e diffrazioni) sia ridotto d'intensità (perdita di luminosità), sia potrà subire ulteriori alterazioni (es. perdita di talune frequenze dello spettro luminoso). Per ridurre tali difetti si usa associare diversi tipi di vetro fra loro (es.: Crown e Flint), od eliminare l'aria dagli interstizi fra lente e lente (lenti "spaziate in olio").

Sostanzialmente la qualità delle lenti si divide in due grosse categorie: acromatichee lenti apocromatiche e super-apo.

La seconda tipologia rende immagini migliori, ma ovviamente sono più costose, soprattutto ai grandi diametri.
Inoltre possono essere "ED" (Extra-low Dispersion), od a trasparenza/nitidezza rafforzata (lenti FPL53, "O'hara", Lzos, ed altri costruttori di vetro per ottica). Ad esempio si ricorre all'aggiunta di particolari minerali alla composizione del vetro come la fluorite, per migliorarne le doti di trasparenza e diffrazione, distorsione e riflessione.

Per approfondire: elementi di ottica.
https://www.focus.it/scienza/scienze/a- ... one-ottica
https://www.aristidetorrelli.it/Articol ... zioni.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Aberrazio ... ottica.pdf
http://www.itislanciano.it/web/lavori/o ... rica1.html
http://www.nadir.it/ob-fot/ABERRAZIONI/aberrazioni.htm

Anche i newton non sono esenti da distorsioni. Ma il problema principale che può azzerare la sua qualità ottica è la cd "scollimazione": lo specchio primario (SP) poggia su dei supporti regolabili, affinchè la sua concavità sia perfettamente centrata e faccia convergere il fascio di luce che gli arriva dall'alto del tubo in maniera esatta nel "fuoco", dove viene messo lo specchietto secondario (SS).

Anche lo SS si regola, sia in altezza (più dentro o più fuori del tubo, mediante una vite posta al centro della raggiera di supporto, quella vicino alla "bocca" del tubo (comunemente chiamata "ragno"), sia come centratura (tramite viti di regolazione dei braccetti del "ragno") che in inclinazione (ma solo in strumenti avanzati).
Vedi al riguardo: http://www.webalice.it/albino.carbognan ... zione.html
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Re: COMPARAZIONE TELESCOPI PER PRINCIPIANTI

#45

Messaggio da serastrof »

FabbianFra, t'ho forse stordito con troppi riferimenti e digressioni dotte?

Mi dispiace, volevo solo darti elementi d'approfondimento.

Per essere semplici e sintetici, facciamo così: per cominciare, comprati il telescopio più grande che puoi permetterti, quale esso sia. Rifrattore o newton, catadiottrico o d'altro tipo, vanno tutti bene purchè non sia un giocattoletto di latta e plastica.

Bada più alle dimensioni del diametro che alla lunghezza focale.

Poi, in futuro, quando avrai provato con mano cosa comporta, potrai cambiarlo rivendendolo e/o comprandotene un altro (un telescopio non tramonta mai, o quasi).
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