Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

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15 giugno 2011 la Città Eterna sotto Eclissi

Report e racconti di osservazioni

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serastrof
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15 giugno 2011 la Città Eterna sotto Eclissi

#1

Messaggio da serastrof »

Dallo Zodiaco di Roma, Monte Mario, 15 giugno 2011, ore 21,00.

Il luogo, la più famosa e panoramica balconata sulla Città Eterna ed un tempo sede dell'Osservatorio Astronomico di Roma (ore ci sono solo uffici dell'INAF e la Torre Solare) era stata presa d'assalto da parte dei romani fin dal tramonto. Viale d'accesso al Parco di Monte Mario bloccato dall'ingorgo, non si procedeva ne avanti ne indietro, mentre l'ora X trascorreva inesorabilmente. Bisogna raggiungere a piedi la rotonda del bar più panoramico ed esclusivo della Capitale. Grande agitazione, quartiere in tilt, troupe televisive con rischio d'inciampo coi loro larghi cavallettoni dalle zampe ammirevolmente esili.
A fatica si conquista il varco sulla balconata, l'ultimo rimasto libero grazie ad un mucchiettone di lucchetti pegno degli innamorati (abituali frequentatori del romanticissimo posto).

Alzo gli occhi al cielo e ..... il sangue mi si raggela nei vasi! Tutto Sereno! TRANNE DOVE DOVEVA SERVIRE!

Una pesante cappa di vapore, impastato da una colata di smog fotochimico, condensato dal calore della città che, dopo una giornata tutto sommato assolata, ha invertito il ciclo evaporando il suo sudore, aveva appena iniziato a sollevarsi dall'intera vastità della megalopoli più antica del mondo.

Fanghiglia grassa ed appiccicaticcia, arrossata dal basso dalla fantasmagoria di milioni di luci fuori norma che quotidianamente scienziati, ambientalisti, astrofili, amministratori pubblici e Vigili Urbani tollerano senza minimamente preoccuparsene, col silenzio complice di una magistratura stranamente inerte su questo tema, ha nascosto definitivamente agli occhi dei romani il più atteso evento del Cielobuio dell'anno.

Ben presto la massa volgare e vociante degli abitini firmati e delle nudità esposte senza vergogna, grazie a Dio ha mollato la presa, delusa e disillusa dall'Atmosfera sovr-urbana che si é presa la libertà di punirli in questo modo.

Persa la Fase Rossa, persa la totalità, pochi resistenti hanno tenacemente atteso la schiarita da raffreddamento di seconda serata, avvinghiati alle loro DSLR prolungate a dismisura dai telezoom, accompagnati dai risolini e lo stropicciante cinquettio delle coppiette pomicianti nel semibuio.

Pochi ardimentosi hanno comunque stazionato le montature ed orientato i tubi, i cerchi graduati sbloccati ed abbandonati all'impossibilità di registrarli, si é proceduto a tentoni nel rosabuio, nella vana speranza di "bucare" con l'oculare l'ondata di fumo che lentamente si diradava.

Vano anche il tentativo in extremis di consolarsi con l'aglietto: Skylive Telescopi Remoti non si apre, Sidereus Nuncius incomprensibile, edge troppo lento per Virtual Telescope, YouTube che non sa come riavvolgersi. Anche la rete ci ha abbandonato. Solo rimane saldo a rammentare la paradisiaca visione Stellarium, che il capannello di curiosi rimanda di bocca in bocca come vera diretta da chissà quale satellite orbitante.

Nel frattempo, la locale sezione del Progetto Buiometria Partecipativa compie silenziosamente e sconosciutissimamente la sua lodevole nonché incompresa missione.
Come promesso, l'Eclissi del 15 giugno viene immortalata luminanzometricamente parlando in modo freddo ed oggettivo. Appartatosi in uno slargo semibuio del Parco di Viale dei Mellini, Riserva Naturale Regionale Orientata Monte Mario di Roma, l'SQM Maple Leaf lampeggia rosso ripetutamente nel compiere il suo dovere di documentare l'invadenza dell'IL sul Caput Mundi.
Il risultato finirà poi su http://www.pibinko.org/bmp.

Notizie più confortanti dal Planetario all'Eur, che nonostante la prigione visuale della cinta del colonnato stile mussoliniano ha dato per certo di aver campo sulla levata di Selene sullo skyline della Città Eterna, e supportato dalla potenza tecnologica (ed economica) di Unitron Italia, ha mostrato all'inizio uno spicchio di rossità di Luna, casualmente evaso dalla morsa di vapore sporco, poi non abbiamo saputo più nulla.

Verso le 23,00, ormai convinti di tentare di riparare all'insuccesso con qualche sprazzo di cielo verso N non obnubilato, si sposta lo strumento, decisi a puntare disperatamente qualsiasi cosa si mostrasse, allo zenith in Uma.

Ristazionato e riallineato, sul punto di riavvolgersi attorno all'oculare, dalla piccola folla tracimante sul Tevere dalla scarpata di Monte Mario, a 139 m slm, un brusio si leva, vibra come risvegliata dal torpore, agita in aria i cellulari fotocamere, clikka e scatta, ed infine lascia prorompere un liberatorio e rauco "ECCOLA, ECCOLA!"

Come un sipario appena sollevato da un'invisibile mano lascia trapelare le grazie sensuali della primadonna, un soffio di luce strana, acromatica e bigiorosata sbatte nitida a contrasto sull'informe vaporosità amorfa della condensa illuminata dal basso dalla Città Eterna.

Su uno sfondo del disco pefettamente bruno ed arrontondato della Luna, un punto di luce a forma lineare, come di lama semicircolare ma comunque a profilo netto, indica, col suo inequivocabile colore chiaro giallognolo, da occidente, l'inizio della fine della totalità.

Poco male, la musica degli scatti intorno a noi attacca il suo crescendo, si susseguono i gridolini "dai, famme vedè puro ammè", la frenesia della messa a fuoco lascia macchie di grasso e sudore su tutte le superfici dello strumento, il vapore dell'ansia da prestazione appanna gli occhiali.

"Avete notato come la falce sia ben diversa dal consueto?" Abbozza a commentare un profano attento. "Sembra dritta com'a'n cortello" fa eco il seguente osservatore.

In effetti il lento ma inesorabile risalire della Luce sulla faccia di Selene, a sembianza di lama appena circolare, magnificata dagli oculari a media amplificazione, si rivela una retta mal scritta, imprecisa, lievemente storta ed arzigogolata, come di una mano senile tremula ed ormai incerta.

Prosegue lenta ma decisa, "oh, se vede movesse da sola!". Embeh,,, in effetti la Terra gira, la Luna anch'essa, o meglio si muove intorno a noi.

"Ma é retrograda od oraria?" inaspettatamente chiede dal retro dell'informe capannello un anonimo informatissimo, che preferisce colpire e restare nell'ombra. Il quesito raggela l'astrofilo improvvisatosi anchorman della balconata panoramica. Teso nel considerare il tempismo degli orari, il tecnicismo della strumentazione, la logistica da risolvere, le batterie da ricaricare eccetera eccetera, scopre di essere improvvisamente nudo e disarmato di fronte il ragionevole quanto impertinente quesito, a cui non era mai arrivato da solo egli stesso, e che mai si sarebbe diversamente sognato di sollevare.

Già, ma purtroppo é fondato! Come c... funziona, in effetti?

Si volta e cerca con lo sguardo la provenienza della temutissima domanda dal vero pierino della scena. Scopertolo perché s'avanza a fatica nel ristretto spazio, cerca nel suo sguardo la risposta ad un dubbio mai sollevatosi finora. Non la trova, ma la vede comunque farsi necessità imperiosa, ed intuisce che ci si vuole misurare fra giganti, sinceri o no, é il momento della prova, del confronto, della misura di capacità di prestazione, e dello scontro per il primariato nel ruolo protagonista.

Prende tempo, ci pensa sopra, ragiona, fa ricorso alla sua inventiva per svicolare. "In che senso? Non é esatto porselo, i moti sia di Terra che del suo satellite non cambiano certo per un'eclissi". "Si, ma perché é così lunga, questa? Quelle di Sole sono sempre più veloci!? Ah, meno male, lui stesso m'é venuto in soccorso, pensa silenziosamente l'anchorman senza contratto.

E lentamente ed inutilmente si scivola sulle diverse dimensioni e distanze dei due corpi celesti, presi a scusa per il duello nozionistico, sulle ovvietà da libro di tredicenni sul cono d'ombra, i tempi d'attraversamento che variano solo in funzione delle misure reali perché la velocità é costante, e sennò poveri noi.

Nel frattempo i veri interessati si godono l'immagine che cammina inesorabile da sola, indifferente ed inconsapevole di ciò che accade sotto di se. Smanacciano lo strumento, ne stressano le frizioni ed i meccanismi, lo regolano empiricamente per le vie spicce ed efficaci.

Luna Rossa si scolora, ora appare da lupi mannari per le sfilacciature stracciate di nuvolaglia nerofumo che la striano. Drammatica, non più romantica per la delusione iniziale e lo stress derivante. Ma comunque inusuale, eccezionale. Vale la pena lo stesso, ma é impossibile non distrarsi per mancanza di solituidne.

Giovani fanciulle nel fiore degli anni, come sempre in quest'occasioni, sono le più attive ed animate.
Sinceramente interessate, richiedono continua assistenza intorno allo strumento, che rispettosamente non s'azzardano a toccare. Gentili nelle midolla, godono ammirate del materiale multimediale lasciato scorrere su un 13 pollici, lo sfogliano ammaliate senza toccarlo, sfiorano i tasti con delicatezza, s'appassionano visibilmente alla materia in modo schietto ed amorevole.

Incredibile, a pensare quanto ciò contrasti con la realtà quotidiana, di una sola astrofila su dieci, venti, forse addirittura cento maschi.
Eppure le uniche non animate dal solo tecnicismo, dalla frenesia di afferrare e rubare l'anima all'universo, s'avverte che il loro atteggiamento di fronte all'affascinate materia é come essa stessa, femminile e sconfinata.

Il disco di Selene nel frattempo scorre, il fumo c'abbruniva la sua superficie si dirada costantemente, la linea d'ombra cammina impassibile e rapida nell'oculare.

Suona la mezzanotte, la luce argentea del Plelinunio é risalita di colpo e crea ombra metallica alla base dei corpi ormai stanchi di tensione e torsioni innaturali.

S'allentano le ghiere, si scivolano i tubi dalla morsa ormai allentata degli anelli, si riavvolgono gli oculari, si fa la conta dei tappi, le lucine dei display telefonici spennellano l'area della postazione per la scansione di controllo finale.

Calano i coperchi, scattano le cerniere, si aprono e si chiudono, si drizzano verticali i bagagli, li si ammucchia.

L'ora è trascorsa, i saluti di rito sono pieni di baci ed abbracci fra sconosciuti, accomunati da un identico fervore. Non sai chi sono ne come mi chiamo, non ci sentiremo mai più d'ora in poi ma ci dispiace lasciarci come fossimo cresciut'insieme. Ci si lanciano appelli a restare in contatto, s'invocano siti web ed indirizzi socialnetwork o forum, si aspetta che l'altro sia il primo ad andarsene timorosi di rompere l'incantesimo dello spirito di sintonia ed unità, sul capannello sceso grazie alla forza del Cielo.

S'afferrano le maniglie, si sollevano i bagagli, inesorabilmente é finita, si deve andare.

L'ultimo sguardo é rivolto a Lei, la protagonista della Notte.
Da lassù, finalmente torna a parlare, e come una bambina timorosa e dolcissima racconta piangendo d'essersi spaventata per l'ombra di Gaia, e d'essersi nascosta dietro le coltri dei vapori.
Ma ora che é tornata nella piena luce, s'é ripresa, splende gioiosa e sicura come sempre, ad argentare i tetti della sporca Capitale.


Stefano De C.
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#2

Messaggio da Stefano De C. »

Vista per alcuni minuti.
Comunque, la difficoltà nel vederla è stata nche epr l'estrema oscurità del fenomeno, una delle eclissi più scure che ho visto (forse paragonabile a quella del 1992, che su un libro ho letto che è stata una delle più scure in assoluto mai viste, a causa delle ceneri vulcaniche del Pinatubo l'anno prima). Infatti ,a nche in cieli eprfettamente sereni, ho sentito molti che hanno avuto aprecchia difficoltà nel trovarla
Claudiocondo
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#3

Messaggio da Claudiocondo »

Grande Serastrof!
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#4

Messaggio da thefrenz »

Peccato per la prima parte, ho "visto" che un po' tutti abbiamo avuto lo stesso problema, nuvole basse e umidità a sud e libero a nord.



Bel racconto, solo che se mi permetti un appunto, sei stato un pò troppo sintetico, magari qualche particolare in più......[:17]
luca.scarparolo
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#5

Messaggio da luca.scarparolo »

Io e Roby (in arte Pite) abbiamo preparato tutto al tele 4, provato webcam, sul mio 400 e messo macchina canon di Pite sul ED80.
tutto era pronto, cielo diciamo..piacioso...ce ne siamo andati in casa a mangiarci la pizza...e lì abbiamo cominciato a disperare! il cielo on ci è stato clemente.Naturalmente le nuvole dove stavano? all'orizzonte sud/est proprio davanti alla luna.
e intanto è arrivato pure Patrik ma neppure lui soffiando non è riuscito a mandar via le nuvole....solo a tarda serata, la luna sè fatta vedere dietro le nubi persistenti, quasi volesse regalarci un attimo di felicità. Pite ha scattato un po di foto, guardandole sembra di vivere nella zona del conte dracula!!!
serata alquanto negativa, ma prendendo l lato positivo, siamo pronti per la prossima luna rossa... nuvole sperando
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serastrof
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#6

Messaggio da serastrof »

Messaggio inserito da thefrenz


Bel racconto, solo che se mi permetti un appunto, sei stato un pò troppo sintetico, magari qualche particolare in più......[:17]



Spaghetto, tu'mme provochi, io me te magno!

L'eclissi in realtà era una scusa, gli scopi veri di quello sproloquio erano solo questi:

1) suscitare ribrezzo contro l'inerzia di tutti, astrofili e non, sull'IL a Roma;
2) evidenziarvi la contraddizione di una su cento.

Che tu possa aver disturbo solo dalla luce zodiacale
thefrenz
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#7

Messaggio da thefrenz »

Nessuno mi ha mai chiamato spaghetto! Se vedi una mia foto da capo a piedi, sapresti il perchè [:53] eh eh
Tornando seri, la tua lotta contro Il è lodevole, e fai bene a mettere in risalto questo problema ogni volta che puoi.
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