non molti sanno che è possibile ottenere immagini da uno spettroscopio usandolo come un sofisticato filtro selezionabile in ciascuna lunghezza d'onda di interesse.La tecnica vale per il sole, nel qual caso lo spettroscopio assume la denominazione di spettroelioscopio, ma anche per la luna, per qualche pianeta, ed (in teoria) anche per stelle e nebulose, per le quali tuttavia le difficoltà aumentano di molto per la bassa luminosità dell'oggetto.
Allego, a titolo di esempio, una composizione di tre immagini parziali del disco solare riprese lo scorso 19 e 21 aprile nelle tre principali righe della serie di Balmer dell'idrogeno nel visibile (H alfa; H beta e H gamma)nel quadro di una ricerca intesa a definire la differenza di flusso della regione attiva 1193 rispetto alla cromosfera in quiete risultante dalle immagini(i colori non sono reali, essendo stata usata una camera DMK 31 AF momocromatica applicata al mio spettroscopio solare VHIRSS con la tecnica della scansione del disco).
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