Dopo molte vicissitudini e perdite di tempo dovute ad una stella di campo erroneamente interpretata come riga spettrale , sono finalmente riuscito ad elaborare e calibrare lo spettro del QSO Markarian 205 ripreso qualche sera fa insieme alla galassia ospite Ngc 4319, uno degli oggetti più dibattuti e contestati della storia dell'astronomia (vedere gli elaborati di Halton Arp e di Hubble al riguardo).
Partendo dalla considerazione che lo spettro in questione dovrebbe mostrare le principali caratteristiche delle galassie di Seyfert di tipo 1, ( righe in emissione dell’OIII, Hb, Ha, NII) , data la debolezza dello spettro ripreso, in pieno inquinamento luminoso di Roma, sono riuscito a vedere la sola riga Ha + (forse) NII, già sufficiente per una calibrazione.
Questa è stata effettuata con VSpec, usando come stella di riferimento Phecda in Ursa Maior , quindi relativamente vicina all’oggetto e di classe A0V, con le righe delle serie di Balmer dell’Idrogeno ben evidenti.
Dai profili allegati, non corretti per la risposta, risulta un redshift della riga Ha pari a 443 A, corrispondente a z= 0,0675, ed ad una distanza di 930.000.000 A L,entrambi quindi valori inferiori a quella misurati ufficialmente (di 0,070 e 1 miliardo di AL).La differenza dovrebbe essere dovuta ad errori nella misurazione e/o strumentali connessi con la bassa risoluzione del reticolo (l'errore rientra pienamente nei 15 A/pixel di dispersione), mi riservo comunque ulteriori prove, anche se ritengo poco probabile un miglioramento della misura.
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