Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.

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Intenso temporale sulla Capitale a S. Stefano

Meteo e clima, ecosistemi e geoscienze: tutto cio che sta sopra, dentro ed intorno a Gaia

Moderatore: Stefano De C.

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Stefano De C.
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Intenso temporale sulla Capitale a S. Stefano

#1

Messaggio da Stefano De C. »

Il temporale ha interessato ieri la città e dintorni epr circa 1 ora, a tratti la pioggia cadeva con forte intensità.
Molti fulmini, di cui un paio caduti molto vicino (con boato roboante), e in alcuni quartieri la grandine.
Caduti a seconda dei quartieri tra 12 e 25 mm
E' raro avere temporali così in dicembre-gennaio


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elettrorider
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#2

Messaggio da elettrorider »

Non so a Roma, ma qui da me in Toscana nel mese di Dicembre sono stati molti questi temporali (basta vedere i danni fatti in questa zona).
Personalmente non ho mai visto cadere tanta acqua con tanta violenza, senza interruzioni. In un paio di accasioni ho visto anche moltissimi fulmini, una in particolare con fulmini orizzontali molto diramati.
Unico vantaggio di questo meteo sono le temperature miti con notevole rispario energetico.
thefrenz
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#3

Messaggio da thefrenz »

Messaggio inserito da Stefano De C.


E' raro avere temporali così in dicembre-gennaio



Questo mi incuriosisce, l'esperienza mi ha insegnato che i temporali più violenti sono quelli estivi, ma non ne conosco la causa. Puoi darmi qualche informazione?
Stefano De C.
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#4

Messaggio da Stefano De C. »

Allora, poichè per avere i temporali è necessaria aria calda e molto umida, che salendo di quota genera imponenti nubi temporalesche,da noi è più facile avere temporali violenti nel semestre caldo.
Il cumulonembo, cioè la nube temporalesca, può raggiungere anche 8-11 km di altezza alle nostre latitudini, specie in estate.
Però, non è sufficiente che ci sia aria molto calda e umida, serve anche la possibilità che o quest'aria possa salire verso l'alto, o meglio, o presenza di aria più fredda in quota, oppure un vero e proprio fronte di aria fredda che si scontra con una massa d'aria calda e umida.
Sulla Valpadana, sono piuttosto rari i temporali in inverno, per il motivo sopra suddetto.
Nelle zone vicine alle coste, invece, in presenza di una corrente di aria molto fredda si possono formare delle nubi temporalesche, che possono portare intense nevicate anche a quote molto basse, perchè il mare, più caldo della terraferma, fornisce comunque molta umidità, che salendo può lo stesso generare torri temporalesche.
Ciò accade prevalentemente in presenza di aria di origine artica, che in quota è piuttosto fredda, più che al suolo (a differenza dell'aria continentale, quella proveniente dalle steppe russo-siberiane epr intenderci, esempio quella dello scorso febbraio che proveniva dalla Siberia, che è invece molto fredda al suolo, però non "tantissimo" in quota).
Però, tali temporali difficilmente, comunque, assumono la violenza di quelli estivi.
Esistono anche i temporali di calore, che si formano in estate sulle montagne, sono dovuti al surriscaldamento del suolo da parte del sole, laria calda da fondovalle si arrampica sui versanti (l'aria calda è più leggera di quella fredda) e salendo il vapore si condensa, formando talvolta grosse nubi torreggianti (cumulonembo) generando quindi il temporale. Se ci sono correnti in quota, esse ovviamente possono spostare il temporale nella direzione in cui sono dirette. Esempio: con correnti in quota da nordest, sul Tirreno si osserva talvolta che i temporali formatisi sull'Appennino arrivino fino alle coste, alimentati anche dal forte calore presente nelle pianure adiacenti. Con correnti da ovest il fenomeno si osserva sull'Adriatico.
Parliamo ovviamente di situazioni anticicloniche, cioè di alta pressione, in cui ad alta quota siano presenti deboli correnti
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#5

Messaggio da Stefano De C. »

Spero di essere stato chiaro, perchè non sempre riesco a spiegarmi bene
thefrenz
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#6

Messaggio da thefrenz »

In linea generale sei stato chiaro, sono io che devo capire........sei stato molto esauriente, thanks
Stefano De C.
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#7

Messaggio da Stefano De C. »

Aggiungo, hai mai sentito che se l'acqua bolle la temperatura non aumenta più? Ossia rimane a 100°C mentre continua a evaporare? Si chiama calore latente di vaporizzazione. Questo calore, qaundo il vapore condenserà, viene liberato, infatti una massa d'aria satura di vapore (100% umidità relativa) salendo raffredda solo di 0,5°C invece che 1°C ogni 100 m.
Quindi, quando il vapore condensa formando la nube, l'aria si riscalda, ciò enfatizza, diciamo così, il risucchio di aria umida sia dai bassi strati, sia dalle zone circostanti il temporale
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#8

Messaggio da elettrorider »

Grazie della bella spiegazione
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#9

Messaggio da gupise81 »

Interessante! mi son sempre piaciuti questi aspetti della meteorologia
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serastrof
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#10

Messaggio da serastrof »

Messaggio inserito da Stefano De C.
raro avere temporali così in dicembre-gennaio
Altrettanto raro il caldo innaturale che l'ha preceduto e provocato. Peraltro rovescio non previsto fino a poche ore prima. Sempre più frequenti - ragiono solo con empiria ed utilizzo di memoria umana, niente db e modelli previsionali - i temporali improvvisi, violenti, estremanente localizzati, distruttivi.
Stefano De C.
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#11

Messaggio da Stefano De C. »

Quest'autunno, non ci sono state tante eprturbazioni, però le poche hanno generato temporali molto intensi in alcune zone, anche da 300-400 mm, specie in Toscana.
Le cause sono state molteplici, il mare molto caldo (salito in alcuni punti anche a 30°C a fine agosto) dovuto all'estate molto calda (la 2° più calda dopo il 2003), la presenza di alte pressioni sui Balcani che in alcuni casi hanno provocato il rallentamento del moto verso est delle perturbazioni stesse, provocando la stazionarietà e il rialimentarsi continuo di celle temporalesche.
Inoltre, va a ggiunto, che le zone più esposte a questi fenomeni sono la lIguria e l'alta Toscana, poichè le masse d'aria umida marittime portate dai venti meridionali passando sopra il mare stesso, vengono catapultate in un breve spazio ad alta quota (le Apuane arrivano a quasi 2000 m e sono molti vicine alal costa versiliana) favorendo notevolmente la genesi di celle temporalesche.
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