Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali

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APO vs. ACRO

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Koten
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APO vs. ACRO

#1

Messaggio da Koten »

La differenza (a grandissime linee) tra i due modelli di lenti è questa:
- APO = 3 lenti sovrapposte che permettono la messa a fuoco della luce Rossa Verde e Blu su un unico piano
- ACRO = 2 lenti che mettono a fuoco solo Rosso e Blu (creando solitamente cromatismo)

CROMATISMO: siccome nella retina dell'occhio umano sono presenti recettori per il verde in quantità doppia rispetto a quelli per il rosso e il blu, la messa a fuoco di un'immagine (a occhio) si baserà sempre sul canale del verde. siccome nei rifrattori ACRO, il verde non viene messo a fuoco sullo stesso piano degli altri due colori, insieme all'immagine dell'oggetto appariranno altre 2 immagini (più evidenti in caso di basso f/ e soprattutto di scarsa qualità della lente) una rossa e una blu.

ora, per avere buone prestazioni sia in visuale, sia in fotografia, ci si lancia sugli APO, in quanto una messa a fuoco complanare delle 3 principali componenti della luce permette di non avere problemi di cromatismo.

se però per l'acquisizione dell'immagine si utilizzasse un filtro (R, G, B, Ha, Hb, S2, O3, ...) un rifrattore ACRO non avrebbe nulla da invidiare a un Super-APO, in quanto la messa a fuoco dei singoli colori verrebbe fatta in base al filtro. (si perderebbe la parafocalità dei filtri e quindi la possibilità di cambiare filtro e continuare a riprendere senza rifare la messa a fuoco)

questa considerazione viene fatta perché presenta dei vantaggi non indifferenti:
- minor costo delle ottiche (circa 1/10)
- minor rapporto focale a parità di diametro
Bresser Messier 152/760mm f/:5 quadrupletto ACRO spianato a 560€
TS-optics 150/1000mm f/:6,67 tripletto APO FPL53 NON spianato a 5190€

gli svantaggi sono:
- necessità di ccd mono + filtri
- necessità di rifare la messa a fuoco a ogni cambio filtro


DOMANDA: è un ragionamento consono? o comunque è meglio avere un APO?


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elettrorider
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#2

Messaggio da elettrorider »

Credo che il ragionamento fondamentalmente sia corretto,
però oltre alla messa a fuoco diversa per ogni canale si dovrebbe parlare anche di puntiformità delle stelle e degli aloni che spesso creano gli acro sul canale blu.
Non ho però esperienza diretta...
Koten
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#3

Messaggio da Koten »

per capire quanto sono puntiformi le stelle si può guardare qualche parametro fornito nelle schede tecniche? tipo la risoluzione in arcsec?
per gli aloni blu immagino che si vedano al momento e basta....
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renard
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#4

Messaggio da renard »

Dovresti parlarne con FDC che per un certo periodo ha fotografato con un acro 150mm.
Gli mando un mp sperando che voglia intervenire.
Roberto
fdc
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#5

Messaggio da fdc »

Ciao,
purtroppo sono un pò di fretta... ma visto che Roberto mi ha indicato la discussione ti do la mia opinione...
allora non necessariamente un APO ha un obiettivo composto da 3 lenti in quanto non è che sono le tre lenti a mettere a fuoco le tre diverse lunghezze d'onda.. infatti esistono obiettivi apocromatici, solitamente usanti vetri con alti indici di rifrazione come la fluorite, v. il Taka FS 102.. ma anche i plebei skywatcher che, a fuoco, sono fondamentalmente apocromatici...

Non sono esperto di ottica ma da quello che ho capito negli anni l'accoppiamento dei diversi vetri, con diversi indici di rifrazione, curvatura ecc..., serve perché ogni vetro deve correggere "al contrario" una determinata aberrazione del vetro precedente.
Infatti proprio l'altro giorno chiedevo su un altro forum ad un utente molto esperto di rifrattori se il posizionamento di un vetro "nobile" come l'FPL53 sul mio vecchio (che non ho più) acro 152/900 (già di per sé superiore agli altri acro che si vedono in giro) ad una certa distanza dal doppietto principale e molto più vicino al fuoco in modo da poter usare lenti più piccole come diametro poteva bastare per correggere il cromatismo e magari anche spianare il campo (già di per sé buono).... e lui mi ha risposto che probabilmente una lente era poco e mi ha indirizzato verso un progetto dove era presente un correttore (sempre di tipo Petzval e quindi interno al tubo non nel fuocheggiatore) a ben 6 lenti.

A parte questo piccolo cappello la mia esperienza con il suddetto acro TS 152/900, che usa vetri non specificati ma con un indice di rifrazione comunque leggermente migliore rispetto ai normali acro che si vedono in giro (e infatti da test, pur essendo un f/5.9 da risultati leggermente migliori rispetto ai normali f/8 che si vedono in giro), è la seguente:
Con riprese in banda stretta S2-Ha-O3 è una bomba.. benché si debba rifuocheggiare ad ogni filtro (cosa bypassabile utilizzando dei fuocheggiatori elettronici e delle routine di fuoco automatiche)... e devo dire che il cambio di fuoco è, ovviamente, minore tra S2 e Ha (quasi nullo) o tra R e G di quanto non sia con l'OIII e soprattutto con il blu.
Qui, sul blu, purtroppo casca l'asino in quanto entra in gioco lo sferocromatismo che per questo obiettivo è insopportabile al di sotto dei 470 nm e che rende IMPOSSIBILE fuocheggiare correttamente nel blu.
Ovviamente il problema si ripropone nella luminanza in quanto in soggetti ricchi di blu (v. Andromeda.. per non parlare delle Pleiadi) l'immagine risulterà completamente impastata... io ho fatto dei test interessanti utilizzando un filtro uhc-s in luminanza su Andromeda perché questo appunto taglia fuori il blu... però ovviamente diminuisce al contempo la risoluzione.

A parte quello che riguarda il cromatismo c'è da dire che anche in banda stretta un Acro, per quanto ben fatto, non è la stessa cosa di un APO ben fatto.. così come ci sono differenze enormi tra i vari apo quando vai a vedere quelli di fascia alta.
Il mio ex TS 102 con riduttore Riccardi aveva una capacità di concentrazione della luce molto maggiore di quella dell'Individual Acro e infatti rendeva, anche visualmente, come un TSA 102.. senonché quest'ultimo si avvantaggia di un campo piano notevolmente maggiore senza l'utilizzo di correttori (anche grazie al maggior rapporto focale f/8 contro f/7).
Anche in Ha le stelle che produceva il mio vecchio Individual 152, per quanto belle, di sicuro non erano paragonabili a quelle di un TOA 150 o di un TEC 140 in quanto i vetri usati e le lavorazioni sono di tutt'altro spessore (per non parlare della qualità meccanica che in un rifrattore, soprattutto di grande diametro, fotografico conta almeno quanto l'ottica.

Purtroppo la capacità di concentrazione della luce non sempre è facilmente "visibile" nelle specifiche perché il potere separatore normalmente è dato in funzione del diametro però con un test interferometrico, e le ottiche di pregio lo hanno sempre, si vede bene la grandezza della stella al centro del campo e all'allontanarsi dal centro... anche il mio RC GSO 10" di sicuro non produce le stelle che produce un RCOS o un OS di pari diametro.

Spero di essere stato abbastanza chiaro nella spiegazione

ciao,
Francesco
Koten
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#6

Messaggio da Koten »

La spiegazione è eccellente. mi manca solo di capire se con il filtro O3 o Blu l'immagine a fuoco restituisce comunque gli aloni..

Premettendo che al momento non ho la minima intenzione di passare alle riprese in banda stretta e che la mia è solo curiosità, faccio una domandona:
Quanto è più scadente un'immagine con un ACRO rispetto a una con APO (es. tra quelli che hai citato/provato)?
che poi si può tradurre con: Vale la pena di spendere migliaia di € in più?
fdc
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#7

Messaggio da fdc »

ciao,
allora per quello che ho provato io, ma sto parlando di un 152 acro e di un 102 apo, l'apo è forse un pelo più incisivo (in banda stretta) ma se si fa solo banda stretta non ne vale la pena (anche perché andrebbe comparato con un 130 apo, buono, perlomeno e i soldi aumentano di molto)... in banda larga non è utilizzabile se non per esperimento, come feci io per Andromeda con una fatica immane.
In OIII lo sferocromatismo non rompe forse l'fwhm a fuoco é solo un pelino maggiore degli altri due canali ma di un'inezia.. mentre col blu in banda larga non è usabile in quanto non è proprio possibile raggiungere il fuoco! Devo dire però che pochi giorni fa un amico con un ts 102/714 "doppietto" in FPL51 mi ha fatto vedere dei grezzi dove il blu non è che fosse molto migliore di quello dell'individual.. anzi molto molto simile... e lì un pò ti incavoli perché il tele costa circa quanto il 152, forse qualcosa di più, ma con 50 mm di lenti in meno.... ... mentre il tripletto, in FPL53, è perfetto...

ciao,
Francesco
Koten
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#8

Messaggio da Koten »

perciò per le S2HaO3 un individual 152 potrebbe essere perfetto. magari non come un TOA 150, ma con 10000€ di risparmio, in cui passa dentro il CCD, i filtri, lo spianatore e due settimane alle maldive...

per le immagini in colori naturali va benone il 65ino!
fdc
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#9

Messaggio da fdc »

Koten
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#10

Messaggio da Koten »

stavo guardando anche un po' di immagini fatte da te con il 152/900. non vengono per niente male!!!!

se dovessi pensare al narrow andrei sicuramente su un ACRO di quel tipo!
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