Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali
Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.
FIRMA LA PETIZIONE!
https://www.change.org/p/president-of-t ... liferation
Aiutaci anche tu a proteggere il cielo stellato!
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viewtopic.php?f=11&t=20325
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Chimica inquinamento luminoso
Moderatore: serastrof
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- Astrofilo Principiante
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Chimica inquinamento luminoso
Salve ragazzi!
tempo fa avevo letto qualcosa sul web riguardo le emissioni a livello chimico della maggior parte di lampioni e luci notturne varie..l'articolo o post,che non trovo più,diceva proprio che l'inquinamento luminoso comprendeva un emissione di certe particelle che nel tempo accumulandosi avrebbero formato una vera e propria 'cappa' che ci avrebbe isolati dal cielo..e che,di conseguenza,nel tempo sarebbe peggiorata,portando a non vedere più le stelle anche mantenendo l'inquinamento luminoso attuale x esempio,proprio x l'accumulo nell'atmosfera di tali sostanze..
non so se mi sono spiegata molto bene eheh ma il concetto,se è corretto,dovrebbe capirsi..
ps:mi ricordo infatti anche che ci sono tipi di lampioni che emettono sostenze diverse o in minor quantità,e che in certi comuni sono stati adottati come illuminazione ufficiale..
o forse si tratta semplicemente dei lampioni 'schermati' di cui ho letto in un post qui di ser?sono confusa
tempo fa avevo letto qualcosa sul web riguardo le emissioni a livello chimico della maggior parte di lampioni e luci notturne varie..l'articolo o post,che non trovo più,diceva proprio che l'inquinamento luminoso comprendeva un emissione di certe particelle che nel tempo accumulandosi avrebbero formato una vera e propria 'cappa' che ci avrebbe isolati dal cielo..e che,di conseguenza,nel tempo sarebbe peggiorata,portando a non vedere più le stelle anche mantenendo l'inquinamento luminoso attuale x esempio,proprio x l'accumulo nell'atmosfera di tali sostanze..
non so se mi sono spiegata molto bene eheh ma il concetto,se è corretto,dovrebbe capirsi..
ps:mi ricordo infatti anche che ci sono tipi di lampioni che emettono sostenze diverse o in minor quantità,e che in certi comuni sono stati adottati come illuminazione ufficiale..
o forse si tratta semplicemente dei lampioni 'schermati' di cui ho letto in un post qui di ser?sono confusa
Forse ti riferisci al contributo dell'IL all'inquinamento atmosferico?
Prova a vedere qua:
viewtopic.php?t=12363
viewtopic.php?t=12230
Circa la "cappa", il dato è vero benchè sarebbe sicuramente di "smog" e non tanto di "luce".
Inoltre in tema di IL si parla spesso di "skyglow", impropriamente confuso con lo stesso IL.
In realtà esso non è altro che l'effetto più appariscente di tale ulteriore "polluzione" di origine antropica, e di fatto consiste nella colorazione rosagrigiastro sporco dei cieli urbanizzati:
http://en.wikipedia.org/wiki/Skyglow
http://www.lrc.rpi.edu/programs/nlpip/l ... kyGlow.asp
Prova a vedere qua:
viewtopic.php?t=12363
viewtopic.php?t=12230
Circa la "cappa", il dato è vero benchè sarebbe sicuramente di "smog" e non tanto di "luce".
Inoltre in tema di IL si parla spesso di "skyglow", impropriamente confuso con lo stesso IL.
In realtà esso non è altro che l'effetto più appariscente di tale ulteriore "polluzione" di origine antropica, e di fatto consiste nella colorazione rosagrigiastro sporco dei cieli urbanizzati:
http://en.wikipedia.org/wiki/Skyglow
http://www.lrc.rpi.edu/programs/nlpip/l ... kyGlow.asp
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- Astrofilo Principiante
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Forse ti riferisci al contributo dell'IL all'inquinamento atmosferico?
si i post che mi hai linkato li ho letti oggi,ma da quel che ricordo si parlava proprio di sostanze emesse dai lampioni.comunque dalle vostre risposte,o avevo interpretato male io l'articolo,o c'erano scritte cavolate..bisogna che lo cerco così ve lo faccio leggere
Trattandosi di sorgenti di luce, si potrebbe porre soltanto un problema di eventuale ionizzazione dei componenti dell'atmosfera, e l'eventuale costituirsi di nuove molecole.Messaggio inserito da Miss_Quantum
da quel che ricordo si parlava proprio di sostanze emesse dai lampioni.
Inoltre, sicuramente si pone un problema di smaltimento di un ulteriore rifiuto tossico/nocivo, quando il bulbo raggiunge il termine del suo ciclo di vita.
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- Astrofilo Principiante
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ok..ho trovato un articolo simile a quello citato all'inizio del post.comunque si parlava di lampade al mercurio e al sodio..e da una prima lettura tempo fa avevo mal interpretato credendo che buttassero in atmosfera tali sostanze..invece diceva semplicemente che,a parte la schermatura,erano meglio quello al sodio perchè la loro luce è filtrabile con gli appositi filtri.
poi probabilmente parlava di questo anche:
poi probabilmente parlava di questo anche:
si potrebbe porre soltanto un problema di eventuale ionizzazione dei componenti dell'atmosfera, e l'eventuale costituirsi di nuove molecole
In tema d'illuminazione artificiale per esterni, l'utilizzo delle lampade ai vapori di mercurio dev'esser combattuta perché ha uno spettro di emissioni esteso su tutta la banda, per cui recano molto disturbo all'attività astronomica. Inoltre, per via della qualità di luce, bianco violacea, simile a quella dei tubi al neon, non risulta idonea per una buona visibilità al suolo (sicurezza pedonale e della circolazione), e per la valorizzazione di monumenti e centri abitati.
Infine quando devono esser buttate, risultano estremamente complesse da gestire in quanto rifiuto tossico-nocivo, per via del mercurio. All'atto pratico tutti quei bulbi si saranno rotti e si romperanno, con fuoriuscita dei vapori e conseguente fall-out in ambiente, nel ciclo alimentare, della respirazione e delle acque, alla faccia dell'ecologia e della prevenzione sanitaria.
Le lampade al sodio (ad alta o bassa pressione) hanno invece una banda molto più ristretta (appunto tutta sul giallo-dorato-arancione), per cui sono state considerate dalla comunità astronomica molto meno disturbanti del cielo buio notturno, in quanto facilmente filtrabile, se necessario.
Risultano avere inoltre un'efficienza energetica maggiore (stesso risultato con meno energia), una migliore qualità tonale su monumenti e centri abitati, e creano sufficiente contrasto sull'asfalto tale da soddisfare le necessità dell'illuminazione stradale, per veicoli e pedoni.
http://www.lightpollution.it/cinzano/libro/node39.html
http://www.lightpollution.it/cinzano/li ... html#fig35
Non ho notizie circa eventuali effetti sanitari (ad es.: sulla pelle o la retina) specificamente derivanti dalle lampade al sodio, mentre quelle ai vapori di mercurio, emettendo anche verso gli UV, ad alte dosi sono sicuramente più rischiose. Va da sé che un'eventuale esposizione prolungata ed ad alte dosi, a qualsiasi luce innaturale, non è assolutamente salubre.
Non mi risultano notizie circa effetti diretti dell'irradiazione sull'aria circostante le lampade medesime, tranne quelle circa l'alterazione del ciclo notturno dei nitrati, che contribuiscono a "ripulire" nottetempo l'atmosfera.
Ma ciò riguarda la luce tout court, a partire da quella solare e lunare, ed a livello di macroarea.
La presenza di ulteriore luce oltre quella naturale infatti, di notte, rallenta fortemente tale ciclo dei nitrati.
Ciò è particolarmente vero negli ambienti urbani, dove il ristagno di polveri e gas è estremamente più alto e dunque rilevante ai fini dell'ecosistema e della salute umana.
Contrastare l'inquinamento luminoso è dunque un imperativo categorico per tutte le società avanzate e "metropolizzate".
Allegato:
- ossidi di azoto.pdf
600,06 KB
Allegato:
IL ed inquinamento atmosferico.pdf
243,04 KB.
Infine quando devono esser buttate, risultano estremamente complesse da gestire in quanto rifiuto tossico-nocivo, per via del mercurio. All'atto pratico tutti quei bulbi si saranno rotti e si romperanno, con fuoriuscita dei vapori e conseguente fall-out in ambiente, nel ciclo alimentare, della respirazione e delle acque, alla faccia dell'ecologia e della prevenzione sanitaria.
Le lampade al sodio (ad alta o bassa pressione) hanno invece una banda molto più ristretta (appunto tutta sul giallo-dorato-arancione), per cui sono state considerate dalla comunità astronomica molto meno disturbanti del cielo buio notturno, in quanto facilmente filtrabile, se necessario.
Risultano avere inoltre un'efficienza energetica maggiore (stesso risultato con meno energia), una migliore qualità tonale su monumenti e centri abitati, e creano sufficiente contrasto sull'asfalto tale da soddisfare le necessità dell'illuminazione stradale, per veicoli e pedoni.
http://www.lightpollution.it/cinzano/libro/node39.html
http://www.lightpollution.it/cinzano/li ... html#fig35
Non ho notizie circa eventuali effetti sanitari (ad es.: sulla pelle o la retina) specificamente derivanti dalle lampade al sodio, mentre quelle ai vapori di mercurio, emettendo anche verso gli UV, ad alte dosi sono sicuramente più rischiose. Va da sé che un'eventuale esposizione prolungata ed ad alte dosi, a qualsiasi luce innaturale, non è assolutamente salubre.
Non mi risultano notizie circa effetti diretti dell'irradiazione sull'aria circostante le lampade medesime, tranne quelle circa l'alterazione del ciclo notturno dei nitrati, che contribuiscono a "ripulire" nottetempo l'atmosfera.
Ma ciò riguarda la luce tout court, a partire da quella solare e lunare, ed a livello di macroarea.
La presenza di ulteriore luce oltre quella naturale infatti, di notte, rallenta fortemente tale ciclo dei nitrati.
Ciò è particolarmente vero negli ambienti urbani, dove il ristagno di polveri e gas è estremamente più alto e dunque rilevante ai fini dell'ecosistema e della salute umana.
Contrastare l'inquinamento luminoso è dunque un imperativo categorico per tutte le società avanzate e "metropolizzate".
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- ossidi di azoto.pdf
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IL ed inquinamento atmosferico.pdf
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- Astrofilo Principiante
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- Località: Emilia Romagna
Dipende solo dall'attacco disponibile e dalle dimensioni dell'alloggiamento. I bulbi a vapori di mercurio sono il classico fuso in vetro bianco, i bulbi al sodio generalmente cilindrici, la cui lunghezza/diametro è funzione della potenza. I bulbi al sodio hanno bisogno perà di un accenditore, che si può anche installare nel vecchio plafone, se c'è lo spazio.Messaggio inserito da Miss_Quantum
ser..sempre molto esauriente!
nel caso io volessi persuadere chi usa lampade al mercurio o alogene ad adottare quelle al sodio,vorrei capire se sarebbe da sostituire l'intero lampione o basterebbe semplicemente cambiare la 'lampadina' o ancora la parte del lampione in cui vi è la lampada
http://www.nextville.it/index/22
Se è un lavoro da fare in proprio, possiamo parlarne, se è di terzi o del pubblico, deve necessariamente esser realizzato da un tecnico abilitato.
La legge é legge. Se la legge della tua regione te lo consente, perchè rinunciare al proprio diritto al cielo buio? Non è vero che i soldi non ci sono, semmai i Comuni non possono spenderli per il patto di stabilità. Ma la legge va fatta rispettare.x la schermatura invece ahimè dubito che sarà un impresa facile se c'è da spenderci dei soldi..non è certo un periodo facile se si parla di convincere comuni,aziende o privati
Vediamo caso per caso: fai le foto dei singoli corpi illuminanti. Esistono dei vetri piani che possono esser applicati in sostituzione delle coppe, ed anche delle calotte riflettenti da icollare sopra i globi trasparenti.qualche dritta x poter modificare lampioni normali e farli diventare schermati senza doverli sostituire?
Allegato:
VETRERIA PELLINOvertical.pdf
113,44 KB
Ma se sta su palo stradale, generalmente occorre l'intervento di una ditta, ed allora il costo non è certo quello del vetro piano! Inoltre dipende dallo stato di logorio del plafone, per il quale può risultare conveniente (o necessario) sostituirlo ex novo.
Ma è un problema tuo? Se si tratta d'illuminazione stradale, sia pubblica che privata, la legge va fatta rispettare, perchè il cielo e le stello ne abbisognano. Nessuno vuole far sprecare denaro al vento, ma il progresso dello coscienza civile non può restare una pura petizone di principio senza il riflesso pratico! Tanto più che con nuova lampada o nuovo plafone in genere si ottiene sempre una miglioria dell'illuminamento al suolo, per cui apparità comunque positivo a tutti, e sarà difficilissimo che qualcuno trovi da ridire.
(Considero ora qui solo quelli per uso visuale, per foto è tutta un'altra questione).un normale filtro broadband filtra la luce emessa dalle lampade al sodio o ce ne vuole uno a banda stretta o adirittura un OIII?
Che intendi per filtro broadband? Se è a "larga banda" lascia passare tutto, per cui diventa una contraddizione in termini!
Quelli (a banda stretta o strettissima) che promettono di tagliare l'IL sono sicuramente efficaci, ma non t'aspettare miracoli. Inoltre levano luminosità, per cui ti servirà sembre un buon cielo.
I più efficaci contro l'inquinamento luminoso (parlo esclusivamente di luce giallastra da bulbi al sodio) sono i CLS, i neodymium (skyglow) e gli UHC.
Gli OIII (ossigeno3) sono ottimi sotto buon cielo per osservare nebulose a riflessione, residui di supernova e galassie sotto tutt'un'altra "luce". Scuriscono moltissimo il fondocielo, tagliando con efficacia quasi tutte le fonti di inquinamento luminoso. Ma non risultano utili - in visuale - in città.